Ci siamo: dopo una rincorsa durata tutta la notte, poco prima delle ore 8:00 di domenica mattina, l'
Audi è riuscita a ricreare il uso poker davanti a tutti nella classifica della
24 Ore di Le Mans.
Se le posizioni delle due
R18 e-tron quattro, sulle quali al momento sono impegnati
Andre Lotterer e Tom Kristensen, ma anche della prima delle
R18 Ultra erano piuttosto consolidate, l'equipaggio numero 3 ha dovuto sudarsi seriamente la risalita fino al quarto posto.
Il doppio errore di
Romain Dumas, uno al tramonto e l'altro nel corso della notte, l'aveva fatto precipitare a centro gruppo, staccato di diversi giri anche dalle
Lola-Toyota della Rebellion Racing, che comunque rimangono le vetture da battere tra le
LMP1 alimentate a benzina.
A trovare il sorpasso è stato
Loic Duval, che ha dato ancora una volta un saggio di quella che sarebbe potuta essere la sua gara senza le disavventure del suo compagno di squadra. Il francese è risalito a suon di giri veloci, segnando anche il migliore in assoluto della gara in 3'25"671, riuscendo a scavalcare
Nick Heidfeld, sul quale si è subito costruito un margine di sicurezza.
Qualche istante fa poi c'è stato qualche attimo di apprensione ai box, portato dalla
Ferrari #61 di Kauffman/Aguas/Vickers. Dopo aver subito una foratura, la
458 è arrivata ai box con un principio d'incendio piuttosto importante, che ha costretto i commissari ad agire ancora prima di fargli raggiungere la sua piazzola.
Da segnalare, infine, anche lo stop della
Porsche #88 della Felbermayr-Proton, del cui equipaggio fanno parte anche gli italiani
Gianluca Roda e Paolo Ruberti, che ha parcheggiato nei pressi della
Chicane Forza Motorsport, molto probabilmente a causa di un problema di natura tecnica al cambio.
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