Scott Dixon approfitta dei guai altrui e trionfa a Phoenix
Trentanovesima affermazione in carriera per il neozelandese che ha approfittato delle forature occorse a Castroneves ed a Juan Pablo Montoya. Pagenaud, secondo, prende il comando della classifica piloti.
Foto di: IndyCar Series
Grazie al successo conquistato sull'ovale di Phoenix Scott Dixon è riuscito a cogliere la trentanovesima vittoria in Indycar in carriera.
Una affermazione, quella del neozelandese, figlia anche delle forature all'anteriore destra che hanno attardato Helio Castroneves e Juan Montoya, il primo al trentanovesimo giro ed il secondo al novantacinquestimo, quando si trovavano al comando della gara.
Dixon ha tagliato il traguardo in regime di caution, dovuto ad un contatto col muro di Alexander Rossi, ed ha preceduto Simon Pagenaud che, grazie a questo nuovo secondo posto dopo quello di St. Petersburg, si porta adesso in testa alla classifica di campionato.
Il francese deve ringraziare il team Penske per l'ottima strategia adottata per fargli recuperare posizioni in gara. La medesima strategia è stata adottata anche da Will Power, al rientro in gara, ma Pagenaud è stato abile a sopravanzarlo in occasione dell'ultimo pit.
Power ha badato a preservare le proprie coperture per la conquista del terzo gradino del podio, guardando spesso negli specchietti per controllare la rimonta di Tony Kanaan, abile a rimontare furiosamente dopo un pit disastroso ed a sopravanzare nell'ordine Castroneves, Montoya, Sebastien Bourdais, Max Chilton e Graham Rahal.
Quinta posizione per Graham Rahal che così regala un sorriso alla Honda dopo la qualifica infelice che lo ha relegato in diciannovesima posizione, ma gli applausi li merita anche Ryan Hunter-Reay abile a superare gli avversari in occasione di ogni restart ma penalizzato dalle numerose caution che lo hanno alla fine relegato al decimo posto.
Ottimo il settimo posto di Max Chilton, miglior rookie della gara, mentre alle sue spalle hanno chiuso Sebastien Bourdais, abile a recuperare dopo una leggera toccata col muro, e Juan Pablo Montoya.
Luca Filippi ha concluso la sua prima gara su un ovale in ventesima posizione, ma ha offerto una prova solida commettendo un solo errore quando si è girato sullo sporco per agevolare il sorpasso da parte di Helio Castroneves.
Posizione | Pilota | Team | Tempo |
---|---|---|---|
1 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | 1:49:38.3855 |
2 | Simon Pagenaud | Team Penske | +0.6825 |
3 | Will Power | Team Penske | +1.7264 |
4 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | +1.9589 |
5 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan Racing | +2.5272 |
6 | Josef Newgarden | Ed Carpenter Racing | +2.7457 |
7 | Max Chilton | Chip Ganassi Racing | +2.9914 |
8 | Sébastien Bourdais | KVSH Racing | +3.9491 |
9 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | +4.4548 |
10 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | +5.2143 |
11 | Helio Castroneves | Team Penske | +8.0324 |
12 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | +9.3366 |
13 | Marco Andretti | Andretti Autosport | +10.0918 |
14 | Alexander Rossi | Andretti Herta Autosport with Curb-Agajanian | +13.0555 |
15 | Takuma Sato | A.J. Foyt Enterprises | +1 lap |
16 | Conor Daly | Dale Coyne Racing | +1 lap |
17 | Mikhail Aleshin | Schmidt Peterson Motorsports | +2 laps |
18 | James Hinchcliffe | Schmidt Peterson Motorsports | +2 laps |
19 | Jack Hawksworth | A.J. Foyt Enterprises | +4 laps |
20 | Luca Filippi | Dale Coyne Racing | +7 laps |
21 | Ed Carpenter | Ed Carpenter Racing | +55 laps |
22 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | +134 laps |
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