La DragonSpeed debutta in Indycar nel 2019 con un programma parziale per Ben Hanley
La DragonSpeed ha confermato che farà un programma part-time in Indycar nel 2019, con l'intenzione di impegnarsi poi a tempo pieno nel 2020.
#10 Dragonspeed BR Engineering BR1: James Allen, Ben Hanley, Renger Van der Zande
JEP / Motorsport Images
La squadra che partecipa al FIA WEC ha confermato un accordo che porterà in pista uno dei suoi piloti storici nell'endurance, Ben Hanley, alla guida della sua unica monoposto.
E' stato anche confermato che i motori saranno forniti dalla Chevrolet, anche se inizialmente c'era stato un sondaggio anche con la Honda, che però era già a pieno regime e quindi non poteva garantire un'altra fornitura.
La DragonSpeed ha speso buona parte della off-season 2018 per cercare di allestire questo programma, avendo delle discussioni intense con i vertici della Indycar nel mese di luglio, ed ha sempre considerato Hanley essenziale per la chiusura del cerchio.
Il comunicato della DragonSpeed ha inoltre confermato che il debutto in pista avverrà in occasione dei test pre-campionato di Austin, fissati per il 12 e 13 febbraio.
Il programma part-time della stagione 2019 comprenderà la 500 Miglia di Indianapolis, ma anche gli appuntamenti di St. Petersburg, Barber, Road America e Mid-Ohio, con l'obiettivo appunto di prendere le misure alla serie in vista di un impegno a tempo pieno nel 2020.
"La Indycar sta godendo di una grande ripresa grazie alla qualità delle corse garantita dalle normative vigenti. I tifosi lo vedono, i team lo vedono, i costruttori e gli sponsor lo vedono. E penso che lo abbia visto anche la NBC, visto che ha deciso di occuparsi della copertura televisiva" ha detto il team principal Elton Julian.
"Siamo grati per il supporto della Indycar, che ha accettato la nostra proposta di entrare a far parte della serie, ma anche alla Chevy per averci fatto spazio nei loro programmi di fornitura motori".
"Per il team è una questione di esperienza: più ne hai e più puoi far crescere i tuoi obiettivi. Le ultime stagioni nelle gare endurance ci hanno dato una grande piattaforma per la nostra preparazione, a livello di ingegneria, di pit stop e di strategie".
"Abbiamo delle credenziali importanti anche con le ruote scoperte: il passo di Ben e le sue abilità a 'sentire' il set-up e a gestire le gomme saranno una grande risorsa".
"Detto questo, non vogliamo sottovalutare la difficoltà di questa sfida, perché la Indycar è la serie più dura che abbiamo mai affrontato, con la corsa più importante del mondo come fulcro".
"D'altra parte, dieci anni fa siamo partiti dalle gare club e nel 2015 abbiamo vinto il Pirelli World Challenge, poi siamo andati con i prototipi alla 24 Ore di Le Mans. Non puoi fare queste cose se non sai scalare delle montagne e quindi mi fido molto del talento e dello spirito delle persone che abbiamo messo insieme per il prossimo impegno".
Ben Hanley, Dragonspeed
Photo by: ELMS
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