IndyCar | Indy 500: Newgarden batte Ericsson dopo 3 bandiere rosse
Josef Newgarden del Team Penske ha vinto la 107° edizione della 500 miglia di Indianapolis con un sorpasso all'ultimo giro, in una gara funestata da tre bandiere rosse.
Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images
La gara è stata interrotta per la prima volta a 14 giri dalla fine quando Felix Rosenqvist (Arrow McLaren) si è girato alla curva 1 mentre era in quarta posizione, toccando l'auto dell'Andretti Autosport di Kyle Kirkwood che ha sbattuto contro il muro e si è ribaltata alla curva 2.
Questo ha dato il via a una volata di otto giri prima della bandiera a scacchi, anche se è stata necessaria un'altra bandiera rossa perché Pato O'Ward (Arrow McLaren) si è scontrato con Marcus Ericsson (Ganassi) e ha sbattuto contro il muro. Un terzo tentativo ha portato ad una bandiera gialla quasi immediatamente con un incidente di coda tra più vetture.
Newgarden ha poi trionfato in uno shootout all'ultimo giro, passando Ericsson alla curva 3 ed ottenendo la sua prima vittoria nella Indy 500.
Il poleman Alex Palou del Chip Ganassi Racing ha portato alla bandiera verde lo schieramento di 32 vetture (mentre Graham Rahal era fermo ai box per un guasto alla batteria) precedendo Rinus VeeKey (Ed Carpenter Racing) e Rosenqvist. Scott Dixon (Ganassi) è balzato al quarto posto, precedendo Santino Ferrucci (AJ Foyt Racing) e le McLaren di Alexander Rossi e Pato O'Ward. Rahal è rientrato in gara due giri dopo.
VeeKay ha passato Palou, prendendo la testa della corsa all'inizio del terzo giro, mentre Will Power del Team Penske è passato subito all'ottavo posto dal 12° in griglia. Palou ha ricambiato il favore a VeeKay un giro dopo, alla curva 1, e i due si sono scambiati il primo posto per tutto il primo stint.
Dixon è precipitato in fondo al gruppo a causa di una vibrazione del pneumatico sinistro dopo 20 giri. Al 25° giro, Dixon è sceso dalla quarta alla 14° posizione e ha effettuato il pit stop al 27° giro, rientrando in 32° posizione. Romain Grosjean è stato un altro dei primi a fermarsi ai box a causa di problemi di maneggevolezza.
Palou è stato il primo dei leader a rientrare ai box al 30° giro, insieme a Ferrucci, mentre VeeKay è rimasto fuori fino al 32° giro, un giro prima di Rosenqvist, con Rossi, O'Ward e Power hanno proseguito più a lungo di tutti i loro avversari.
Palou è tornato in testa, davanti a VeeKay e Ferrucci, mentre Rosenqvist - che ha subito probleme di blister al pneumatico - è sceso in quarta posizione, davanti a Rossi, O'Ward e Power. Il vincitore della scorsa edizione, Marcus Ericsson, è salito all'ottavo posto a un quarto di distanza, davanti a Josef Newgarden del Team Penske.
Palou ha effettuato la sua seconda sosta al 62° giro, con VeeKay che ha allungato di due giri come in precedenza, sfidando una vibrazione dello pneumatico in questo stint. Le McLaren hanno allungato di nuovo i tempi, con Power che ha consumato più carburante di tutti.
Josef Newgarden, Team Penske Chevrolet, podium
Photo by: Chris duMond / Motorsport Images
Rosenqvist ha scavalcato i primi due a questo punto, con O'Ward che si è portato nella sua scia per fare un 1-2 McLaren, e poi il messicano è passato in testa da solo al 70° giro. Ferrucci si è portato in terza posizione, passando Palou, che sembrava in difficoltà con l'equilibrio in questo stint, e poi VeeKay.
La prima gialla è scattata al 92° giro, quando Sting Ray Robb è finito a muro alla curva 1, dopo essersi affiancato a Rahal ed essere salito in alto sui marbles.
Rosenqvist ha condotto il gruppo ai box, davanti a O'Ward, Ferrucci, VeeKay, Rossi e Palou. Ma il dramma non ha tardato ad arrivare: VeeKay scalda i freni posteriori e va in testacoda all'uscita dei box, spingendo Palou contro il muretto. Palou a quel punto ha dovuto rientrare ai box per sostituire l'ala anteriore.
Rossi ha rischiato di fare un testacoda simile più indietro, quasi colpendo Power, che era stato mancato di poco da VeeKay pochi istanti dopo.
Callum Ilott, partito 27° con la sua vettura del Juncos Hollinger Racing, è rientrato ai box al 91° giro e si è ritrovato fortuitamente in testa al gruppo al 100° giro, a metà gara.
Rosenqvist ha ripreso immediatamente la testa della corsa, mentre O'Ward ha rapidamente infilato Ilott. Ericsson è balzato al quarto posto con una ripartenza incredibilmente energica all'esterno della curva 4, prima che Ferrucci lo superasse per il terzo posto un giro dopo. Power invece ha rischiato di fare un patatrac alla curva 1 ed è precipitato al 16° posto.
A VeeKay è stata inflitta una penalità di drive-through per il suo errore al pit-stop, mentre Dixon è risalito al 14° posto e Palou al 18°.
A 90 giri dalla fine, O'Ward precedeva Rosenqvist - le McLaren si scambiavano il comando ogni tre giri per favorire il consumo di carburante - davanti a Ferrucci, Newgarden, Ericsson e Colton Herta, quest'ultimo risalito di 15 posizioni rispetto alla griglia con la sua vettura della Andretti Autosport.
Il ritmo di gara è sceso a una scioccante velocità di 207 miglia orarie a 75 giri dalla fine, mentre gli strateghi hanno iniziato a ritardare gli ultimi due pitstop. Preoccupantemente per lui, O'Ward è stato il primo leader a fermarsi al 130° giro, a causa dell'impossibilità del suo team di riempire correttamente il serbatoio, un paio di giri prima di Rosenqvist.
Alex Palou, Chip Ganassi Racing Honda
Photo by: Josh Tons / Motorsport Images
Ericsson e Rossi hanno fatto il passo più lungo della gamba per il carburante, mentre le possibilità di Herta sono andate in fumo proprio qui, quando è stato fatto ripartire direttamente sul fianco del compagno di squadra Grosjean.
Con un ordine sensibilmente modificato, Rosenqvist si è ritrovato davanti ad Ericsson, Newgarden, Ferrucci, Rossi e O'Ward. Ed Carpenter ed il compagno di squadra Conor Daly erano subito dietro, davanti alla migliore scommessa di Andretti, Kirkwood, e a Takuma Sato (CGR). Palou era 11° e in grande spolvero, mentre Dixon era 13°.
Ericsson è passato in testa al 139° giro, precedendo Newgarden, Rosenqvist e Rossi a 50 giri dalla fine, quando è scattata la seconda caution a causa di un grave incidente di Grosjean in uscita dalla curva 2. O'Ward è stato quindi il primo tra i leader a rientrare ai box.
Il messicano era tra quelli che avevano bisogno di fare più benzina possibile a causa del problema di rifornimento, come Sato, Carpenter, Power ed Ilott. Palou intanto è passato in settima posizione, rientrando in gioco.
La bandiera verde è tornata a sventolare a 43 giri dalla fine, con Ericsson che precede Newgarden, Rosenqvist, Rossi, Ferrucci e Kirkwood. Ferrucci ha girato all'esterno della curva 1 per conquistare la terza posizione, mentre Ericsson e Newgarden si scambiavano il comando davanti a lui. Ferrucci è passato all'interno di Newgarden alla curva 1 e si è messo all'inseguimento di Ericsson, che ha superato in modo simile a 40 dalla fine. Power ha toccato il muro alla curva 2, rompendo la sospensione posteriore, ma la gara è proseguita senza neutralizzazioni.
Ferrucci ha effettuato il pit stop da leader della corsa a 31 giri dalla fine, ma ha subito una sosta lenta ed uno dei suoi meccanici ha permesso alla ruota anteriore destra di oltrepassare la linea bianca, anche se se l'è cavata senza una penalità per drive-through. Ericsson, Kirkwood, Newgarden e Rosenqvist sono rientrati ai box per l'ultima volta un giro dopo.
Mentre Ericsson e Rosenqvist duellavano davanti, O'Ward si è infilato dietro di loro dopo aver effettuato il suo pitstop supplementare, mentre Newgarden e Rossi lottavano duramente per la quinta posizione.
O'Ward ha passato Rosenqvist per la seconda posizione a 18 dalla fine e ha superato Ericsson prendendo la testa della corsa alla curva 3 un giro dopo, appena prima della terza caution della gara, avvenuto per l'urto di Rosenqvist contro il muro alla curva 1.
Perdendo il controllo, a causa della sospensioni e dello sterzo piegati, lo svedese è finito in testacoda e ha toccato Kirkwood, la cui ruota posteriore sinistra è volata oltre le reti di protezione, prima di sbattere contro il muro e ribaltarsi. Fortunatamente, la ruota di Kirkwood ha sorvolato la tribuna affollata e ha colpito un'auto parcheggiata, senza ferire nessuno.
Kyle Kirkwood, Andretti Autosport Honda
Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images
La gara è stata interrotta con la bandiera rossa per ripulire il circuito, con O'Ward che ha preceduto Ericsson, Newgarden, Rossi, Ferrucci e Palou al via.
Il primo restart è stato annullato, ma al secondo tentativo O'Ward aveva Ericsson alle calcagna e si è spostato all'esterno, ma Newgarden ha aggirato entrambi per passare in testa.
O'Ward ha attaccato Ericsson con una mossa molto tardiva alla curva 3, dove i due si sono toccati con il pilota della McLaren che è andato in testacoda e poi contro le barriera. Più indietro Simon Pagenaud (Meyer Shank Racing) e McLaughlin si sono scontrati, con Pagenaud che è finito a muro. Come se non bastasse, anche Agustin Canapino (JHR) è andato in testacoda nel tentativo di evitare l'incidente e la sua auto, priva di freni, ha sbattuto contro il retro della macchina ferma di O'Ward.
Questo ha dato il la ad una ripartenza a soli quattro giri dal termine con Newgarden in testa davanti a Ericsson, Ferrucci, Rossi, Palou e Dixon, ma un incidente alla curva 4 - che ha coinvolto Carpenter, Rahal, Christian Lundgaard, Marco Andretti e Benjamin Pedersen - ha fatto scattare nuovamente la caution. Ericsson si è aggiudicato il titolo di leader quando ha tagliato il traguardo, davanti a Newgarden, Ferrucci, Rossi e Palou.
A questo punto si è capito che si andava incontro ad una gara di un giro per la gloria della Indy 500 ed Ericsson è ripartito subito in testa con un ampio margine alla curva 1, mentre Palou ha conquistato la quarta posizione su Rossi.
Ma Newgarden è riuscito a prendere una grande rincorsa alla curva 2 e a passare Ericsson alla curva 3, tenendolo a bada fino al traguardo per 0"0974 - il quarto arrivo più ravvicinato nella storia della Indy 500.
Ferrucci si è piazzato terzo, davanti a Palou, Rossi, Dixon, Sato, Daly, Herta e VeeKay.
Indy 500: la classifica finale
Cla | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
Josef Newgarden
|
Team Penske | 200 | 2:58'21.9611 | 168.193 | 51 | ||
2 |
Marcus Ericsson
|
Chip Ganassi Racing | 200 | 2:58'22.0585 | 0.0974 | 0.0974 | 168.192 | 44 |
3 |
Santino Ferrucci
|
A.J. Foyt Enterprises | 200 | 2:58'22.4884 | 0.5273 | 0.4299 | 168.185 | 45 |
4 |
Álex Palou
|
Chip Ganassi Racing | 200 | 2:58'22.7249 | 0.7638 | 0.2365 | 168.181 | 45 |
5 |
Alexander Rossi
|
Arrow McLaren | 200 | 2:58'22.9545 | 0.9934 | 0.2296 | 168.178 | 37 |
6 |
Scott Dixon
|
Chip Ganassi Racing | 200 | 2:58'23.3927 | 1.4316 | 0.4382 | 168.171 | 35 |
7 |
Takuma Satō
|
Chip Ganassi Racing | 200 | 2:58'23.5381 | 1.5770 | 0.1454 | 168.169 | 32 |
8 |
Conor Daly
|
Ed Carpenter Racing | 200 | 2:58'23.8466 | 1.8855 | 0.3085 | 168.164 | 24 |
9 |
Colton Herta
|
Andretti Autosport | 200 | 2:58'24.1859 | 2.2248 | 0.3393 | 168.159 | 23 |
10 |
Rinus van Kalmthout
|
Ed Carpenter Racing | 200 | 2:58'25.2259 | 3.2648 | 1.0400 | 168.142 | 32 |
11 |
Ryan Hunter-Reay
|
Dreyer & Reinbold Racing | 200 | 2:58'25.3834 | 3.4223 | 0.1575 | 168.140 | 20 |
12 |
Callum Ilott
|
Juncos Hollinger Racing | 200 | 2:58'26.0081 | 4.0470 | 0.6247 | 168.130 | 19 |
13 |
Devlin DeFrancesco
|
Andretti Autosport | 200 | 2:58'26.7043 | 4.7432 | 0.6962 | 168.119 | 17 |
14 |
Scott McLaughlin
|
Team Penske | 200 | 2:58'26.9656 | 5.0045 | 0.2613 | 168.115 | 16 |
15 |
Helio Castroneves
|
Meyer Shank Racing | 200 | 2:58'27.4242 | 5.4631 | 0.4586 | 168.108 | 16 |
16 |
Tony Kanaan
|
Arrow McLaren | 200 | 2:58'27.6769 | 5.7158 | 0.2527 | 168.104 | 18 |
17 |
Marco Andretti
|
Andretti Herta Autosport with Marco & Curb-Agajani | 200 | 2:58'30.9411 | 8.9800 | 3.2642 | 168.052 | 13 |
18 |
Jack Harvey
|
Rahal Letterman Lanigan Racing | 199 | 2:58'30.3550 | 1 Lap | 1 Lap | 167.221 | 12 |
19 |
Christian Lundgaard
|
Rahal Letterman Lanigan Racing | 198 | 2:58'30.7177 | 2 Laps | 1 Lap | 166.375 | 11 |
20 |
Ed Carpenter
|
Ed Carpenter Racing | 197 | 2:55'00.2474 | 3 Laps | 1 Lap | 168.853 | 10 |
21 |
Benjamin Pedersen
|
A.J. Foyt Enterprises | 196 | 2:52'20.4559 | 4 Laps | 1 Lap | 170.592 | 11 |
22 |
Graham Rahal
|
Dreyer & Reinbold Racing | 195 | 2:52'16.7176 | 5 Laps | 1 Lap | 152.245 | 8 |
23 |
Will Power
|
Team Penske | 195 | 2:58'34.1167 | 5 Laps | 6'17.3991 | 163.803 | 9 |
24 |
Patricio O'Ward
|
Arrow McLaren | 192 | 2:45'31.1750 | 8 Laps | 3 Laps | 173.998 | 17 |
25 |
Simon Pagenaud
|
Meyer Shank Racing | 192 | 2:45'32.4536 | 8 Laps | 1.2786 | 173.975 | 5 |
26 |
Agustin Canapino
|
Juncos Hollinger Racing | 192 | 2:45'32.7600 | 8 Laps | 0.3064 | 173.970 | 5 |
27 |
Felix Rosenqvist
|
Arrow McLaren | 183 | 2:22'00.7768 | 17 Laps | 9 Laps | 193.292 | 16 |
28 |
Kyle Kirkwood
|
Andretti Autosport | 183 | 2:22'02.4174 | 17 Laps | 1.6406 | 193.255 | 5 |
29 |
David Malukas
|
Dale Coyne Racing | 160 | 2:10'02.4490 | 40 Laps | 23 Laps | 184.557 | 5 |
30 |
Romain Grosjean
|
Andretti Autosport | 149 | 1:52'57.3928 | 51 Laps | 11 Laps | 197.864 | 5 |
31 |
Ray Robb
|
Dale Coyne Racing | 90 | 1:04'01.1077 | 110 Laps | 59 Laps | 210.877 | 5 |
32 |
R.C. Enerson
|
Abel Motorsports | 75 | 1:00'08.6857 | 125 Laps | 15 Laps | 187.049 | 5 |
33 |
Katherine Legge
|
Rahal Letterman Lanigan Racing | 41 | 46'34.9554 | 159 Laps | 34 Laps | 132.024 | 5 |
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