Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Dixon: "Senza l'infortunio Bourdais avrebbe fatto la pole a Indy!"

Il pilota del team Ganassi ha centrato la pole con la miglior media dal 1996 a oggi. Al termine delle Qualifiche ha avuto un pensiero per il suo compagno di squadra in Ford, Sèbastien Bourdais.

Il poleman Scott Dixon, Chip Ganassi Racing Honda

Foto di: Scott R LePage / Motorsport Images

Kenny Szymanski, Master Tire Technician, ripete il suo salto dalla prima vittoria di Ayrton Senna a
Il poleman Scott Dixon, Chip Ganassi Racing Honda
Il poleman Scott Dixon, Chip Ganassi Racing Honda
Il poleman Scott Dixon, Chip Ganassi Racing Honda
Il poleman Scott Dixon, Chip Ganassi Racing Honda
Scott Dixon, Chip Ganassi Racing Honda

Scott Dixon ha centrato la terza pole position della sua carriera alla 500 Miglia di Indianapolis siglando la miglior media nei quattro passaggi di qualifica fatti nella Fast 9, ossia la sessione di prove ufficiali che ha delineato le prime nove posizioni della griglia dell'edizione numero 101 della celebre gara che si svolge nel catino dell'Indiana.

Dixon ha siglato la miglior media in 232.154 miglia orarie, risultando la più veloce da 21 anni a questa parte. Eppure Scott, al termine delle Qualifiche, ha avuto un pensiero per Sébastien Bourdais, infortunatosi nelle libere del giorno prima dopo un incidente terribile alla Curva 2.

"Sébastien è il mio compagno di squadra nel programma di Ganassi con le Ford GT, abbiamo passato un sacco di tempo assieme nel corso degli anni e lui è un pilota fantastico. A essere onesti, penso che se non si fosse fatto male, in pole oggi ci sarebbe lui. Dunque gli auguro tutto il meglio. Spero che torni a guidare una vettura da competizione molto presto".

Mentre era impegnato nel suo tentativo di qualifica, Scott ha ammesso di essere sorpreso della sue medie tenute nei quattro giri più rapidi. Merito anche del suo ingegnere di pista, che gli ha indicato i momenti più adatti per gestire e spremere il motore Honda che equipaggia la sua DW12.

"Non mi aspettavo di fare dei giri del genere. Pensavo che il tempo apparso sul cruscotto fosse falso. Chris Simmons, il mio ingegnere di pista, è stato fondamentale. Mi ha aiutato. Quando ho visto il primo tempo ho pensato: 'Wow, questo è impressionante!'. Ringrazio davvero Honda. Sono stati fantastici, hanno spinto davvero forte per darci un gran motore, stanno sicuramente spingendo al limite".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Alonso: "Forse sarei vicino a Dixon senza un problema con il turbo"
Prossimo Articolo Indy 500, Libere 8: il più veloce è Chilton, Alonso stavolta è 12esimo

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia