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Alonso torna alla Indy 500 con la Arrow McLaren SP

Come aveva promesso, Fernando Alonso sarà al via della 500 Indianapolis anche quest'anno. Curiosamente, però, nonostante il flop dello scorso anno, lo farà con la Arrow McLaren SP

Fernando Alonso, McLaren Racing Chevrolet

Foto di: Scott R LePage / Motorsport Images

Fernando Alonso sarà per la terza volta alla 500 Miglia di Indianapolis quest'anno e lo farà al volante della Dallara-Chevrolet della Arrow McLaren SP.

La vettura #66 del pilota spagnolo scenderà in pista per la prima volta in occasione dell'open test del 30 aprile, e l'ingegnere di pista di Fernando sarà Craig Hampson, uno dei tecnici a tempo pieno della squadra, che sarà composta anche da Patricio O'Ward e da Oliver Askew, che disputeranno l'intera stagione della Indycar.

"Sono un pilota e la Indy 500 è la gara più importante al mondo" ha detto Alonso. "Adoro i fan di Indianapolis, che la rendono una gara speciale, che ti fa venire voglia di tornare a disputarla".

"Ho il massimo rispetto per questa gara e tutti coloro che vi partecipano. Tutto quello che voglio fare è correre contro di loro e dare il massimo, come sempre".

"Per me è stato importante esplorare tutte le opzioni, ma la Arrow McLaren SP è sempre stata la mia preferita. Ho una relazione speciale con la McLaren: abbiamo lavorato insieme per molto tempo e c'è un legamo davvero forte".

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"Ma sono rimasto molto colpito dalla trasformazione che ha fatto la nuova struttura ed ha stretto una partnership tecnica forte con la Chevrolet. Il team è composto da persone esperte, quindi sono fiducioso che possiamo essere competitivi".

Ed è proprio questo il nodo dell'operazione, perché anche lo scorso anno Alonso tentò la fortuna alla Indy 500 con la McLaren, ma fu un'esperienza davvero catastrofica, perché il due volte campione del mondo non riuscì a centrare neppure la qualificazione.

Per questo si pensava che nel 2020 avrebbe puntato su un'altra squadra. E infatti erano forti i rumors legati ad un suo possibile ritorno alla Andretti Autosport, squadra con cui aveva fatto il suo debutto alla 500 Miglia nel 2017, lottando per la vittoria fino a quando è stato tradito dal propulsore Honda della sua Dallara.

Un'operazione che però non è potuta andare in porto proprio a causa del veto della Honda, che non ha voluto riportare nei suoi ranghi l'asturiano, dopo il rapporto travagliato che avevano avuto negli anni della collaborazione in Formula 1 tra la McLaren ed il motorista giapponese. Il suo "GP2 engine", infatti, entrerà probabilmente a far parte della leggenda della F1.

Fernando quindi alla fine ha deciso di dare un'altra occasione alla McLaren, per la gioia del CEO Zak Brown: "Abbiamo sempre detto che eravamo aperti a schierare una terza vettura per Fernando alla Indy 500, quindi siamo lieti che abbia deciso di unirsi a noi. Fernando è uno dei più grandi piloti del motorsport ed è fantastico averlo in squadra".

Dopo aver portato a termine la sfida della sua prima Dakar lo scorso gennaio, l'assalto all'ultimo tassello che gli manca per completare la Tripla Corona è cominciato. Questa volta la McLaren sarà in grado di assecondarlo?

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