Alonso e la McLaren hanno deciso solo sabato di andare alla Indy 500
A rivelarlo è stato Zak Brown durante la conferenza stampa di oggi in Bahrain, raccontando come è nata questa pazza idea supportata dalla Honda, che pensano possa avere un grande ritorno anche per la F.1.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
La notizia del giorno per il mondo del motorsport è senza ombra di dubbio la decisione della McLaren e di Fernando Alonso di andare a disputare la 500 Miglia di Indianapolis con il supporto della Honda e della Andretti Autosport.
Una notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno e su cui non era trapelato praticamente nulla fino all'annuncio della tarda mattinata di oggi. Il motivo è molto semplice: il via libera definitivo al progetto è arrivato solamente sabato scorso in Cina, come ha raccontato Zak Brown durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi in Bahrain.
"E' stato tutto abbastanza veloce. La McLaren ha una grande storia alla Indy 500, avendola vinta tre volte, inoltre avevamo il desiderio di tornare ad Indianapolis. Il pensiero di farlo con Fernando e con la Honda era una splendida idea, ci è sembrato un sogno ed abbiamo deciso di iniziare a perseguirlo" ha detto, iniziando a raccontare la genesi di questa avventura.
"Così, prima dell'Australia, ho chiesto a Fernando se gli sarebbe piaciuto fare Indianapolis insieme per vedere che tipo di reazione aveva. Diciamo che ho lanciato l'amo in acqua. Poi quando eravamo in Australia, Fernando ha tirato fuori l'argomento anche con Boullier, dicendo che uno dei suoi sogni è quello di realizzare il Triple Crown".
"In Cina quindi ne abbiamo parlato di nuovo a cena il venerdì sera, discutendone anche con Eric e con la Honda. Mi sono svegliato sabato mattina e Fernando mi ha detto subito: 'andiamo a fare la Indy 500 con la Honda'. Abbiamo avuto subito un grande supporto dalla Indycar, dalla Honda e da Michael Andretti. E' così che è iniziato tutto e ci ha portato qui oggi ad essere tutti entusiasti" ha detto, chiudendo l'argomento.
Quando poi gli è stato chiesto se teme che questo impegno possa essere una distrazione per la squadra di F.1, ha aggiunto: "No, non sarà una distrazione perché abbiamo uno staff molto ampio. In ultima analisi, poi, sarà la Andretti Autosport la responsabile della gestione della vettura di Fernando, ovviamente però ci saranno anche dei tecnici McLaren che non sono coinvolti nella vita quotidiana della squadra di Formula 1. Vogliamo dare il nostro contributo affiché Fernando possa essere pronto per la gara, ma senza perdere l'attenzione sulla squadra di Formula 1".
L'avventura a stelle e strisce non cambia nulla nei programmi dell'eventurale rinnovo dello spagnolo, il cui contratto scade alla fine dell'anno: "Vogliamo correre insieme, quindi quando si è presentata questa opportunità, che pensiamo possa avere successo, l'abbiamo vista come un'occasione per allargare la nostra grande relazione. Per quanto riguarda l'anno prossimo, prima dell'inizio dell'anno abbiamo deciso di non parlare del futuro prima della metà dell'anno e questo non è cambiato".
Brown però assicura che questo per la McLaren sarà solo un primo passo nelle corse americane: "La McLaren ha il desiderio di tornare ad Indianapolis e per fortuna lo condivide anche Fernando. In futuro vorremmo essere coinvolti in diverse forme di corse automobilistiche, quindi spero che questo sia solo l'inizio del nostro cammino per vincere la Indy 500. Ora ci concentriamo sul mese prossimo con Fernando, ma sono sicuro che sarà qualcosa che andrà oltre ad una singola apparizione".
Inoltre crede che questa operazione sarà molto utile anche a far crescere la popolarità della F.1 in America: "Penso che oggi sia una giorno eccezionale per il motorsport, perché Fernando porterà una grande risonanza alla Formula 1 negli Stati Uniti. E' una grande giornata per la Formula 1, per l'Indianapolis Motor Speedway e per la McLaren. Fernando è carichissimo e penso che abbiano vinto tutti con la sua decisione di partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis".
Informazioni aggiuntive di Jonathan Noble
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