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Conferenza stampa

Alonso ci crede: "Correrò alla 500 Miglia di Indianapolis per vincere!"

L'asturiano della McLaren sogna la "Triple Crown", ovvero vincere il titolo di F.1, la 24 Ore di Le Mans e la 500 Miglia di Indianapolis. L'obiettivo è imitare Alexander Rossi: trionfare a Indianapolis da debuttante.

Fernando Alonso announces his deal to race in the 2017 Indianapolis 500 in an Andretti Autosport run

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Fernando Alonso announces his deal to race in the 2017 Indianapolis 500 in an Andretti Autosport run
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
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Fernando Alonso parla ai media dopo l'annuncio della sua partecipazione alla Iandianapolis 500 in co
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Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
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Fernando Alonso announces his deal to race in the 2017 Indianapolis 500 in an Andretti Autosport run
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per far disputare al pilota la Indianapolis 500 con Andretti Autosport e McLaren Honda
Fernando Alonso announces his deal to race in the 2017 Indianapolis 500 in an Andretti Autosport run
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per far disputare al pilota la Indianapolis 500 con Andretti Autosport e McLaren Honda
Fernando Alonso e Zak Brown, Executive Director, McLaren Technology Group, annunciano l'accordo per

"Amo il motorsport ed è questo il motivo per cui correrò la 500 Miglia di Indianapolis. Amo tutti i tipi di motori, ho avuto a che fare con questi per tutta la vita”. Inizia così la conferenza stampa di Fernando Alonso indetta dalla McLaren questo pomeriggio in un Hotel a pochi passi dal tracciato di Sakhir, in Bahrain, sede del terzo appuntamento del Mondiale 2017 di Formula 1.

Questa mattina il pilota asturiano ha ufficializzato la sua presenza all'edizione 101 della 500 Miglia di Indianapolis assieme alla McLaren, alla Honda e al team Andretti Autosport che fornirà la Dallara DW12 motorizzata dalla Casa giapponese che fornisce i V6 ibridi al team di Woking nella massima serie a ruote scoperte.

Alonso ha parlato a ruota libera delle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare questa grande sfida. Si tratta di un vero e proprio salto nel buio, perché tutti sanno che l'ex ferrarista non ha mai corso su una monoposto IndyCar, non ha mai saggiato le caratteristiche né di un ovale né tantomeno delle bagarre americane che spesso “incendiano” impianti e pubblico. Eppure il sogno di centrare la tripla corona (Tripe Crown) va al di là delle oggettive difficoltà di questo progetto.

“Sono al volante da quando ho tre anni e quando ero piccolo i piloti più forti di ogni categoria potevano confrontarsi in altre cercando di realizzare i propri sogni: come ho sempre detto la F.1, la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans sono più grandi gare al mondo e ho sempre pensato che avrei voluto provare a correrci un giorno e magari vincere”.

“Sono già stato fortunato a vincere in F.1, mentre le altre due categorie sono sconosciute perché è tutto diverso, è una grande sfida, specialmente perché mancano 46 giorni a partire da oggi alla 500 Miglia di Indianapolis e non conosco nulla circa la tecnica di pilotaggio sugli ovali. Non conosco nulla delle strategie di gara, dei pit stop, delle ripartenze. Devo capire tante cose e velocemente in poche settimane. E' davvero una grande sfida. Non sono preoccupato di fare tutto ciò, non sono preoccupato di essere completamente pronto quando sarà il momento di correre. Non vedo l'ora che arrivi il momento di correre”.

“Sarà solo una gara, perché subito dopo dovrò correre al Gran Premio del Canada. La mia attenzione rimane completamente rivolta alla F.1. In IndyCar sarà solo una gara. Magari in futuro mi attenderanno altre gare sia in IndyCar che alla 24 Ore di Le Mans. Una delle più grandi sfide davanti a me è la Triple Crown. Vincere in F.1 è fantastico, vincere 8 mondiali lo sarebbe altrettanto, uno in più di Michael, ma sfortunatamente non ho più il tempo per farlo. Mi considero un pilota completo, capace di adattarmi a qualunque macchina in qualunque condizione. Il miglior modo di dimostrare questo è competere in categorie differenti".

Dopo l'introduzione firmata dallo stesso Alonso, ecco la domanda che tutti avrebbero voluto fare al due volte campione del mondo: vai a Indianapolis perché pensi di vincere? La risposta di Fernando inzialmente è stata vaga, poi, come spesso accade in questi ultimi periodi, è diventata eloquente. Alonso andrà nel celebre catino dell'Indiana per emulare quanto fatto da Alexander Rossi: vincere da rookie la 500 Miglia.

"Non vado a correre a Indianapolis con l'obbligo di avere alte aspettative. Non mi aspetto di arrivare e vincere. Come ho detto ho molto rispetto per i piloti che corrono in IndyCar. Hanno un sacco d'esperienza e la tecnica di guida da utilizzare negli ovali è completamente differente da quella che usiamo nei circuiti di F.1. Ho cercato di parlare con quante più persone che hanno avuto a che fare con la IndyCar negli ultimi anni per cercare di adattarmi più in fretta che posso”.

“Sarà una grande sfida perché questo non è stato programmato mesi fa e avrò poco tempo per imparare tante cose che non so. E comunque prima di Indianapolis ci sono i GP in Bahrain, Russia e Spagna. Non potrò dedicarmi completamente alla nuova sfuda. Vedremo cosa accadrà. Voglio godermi l'esperienza, voglio anche mostrare che andiamo a Indianapolis come una vera squadra, McLaren-Honda-Fernando, dunque questa è una cosa fantastica”.

“Cercheremo di divertirci da una parte e dall'altra... Lo scorso anno la 500 Miglia di Indianapolis è stata vinta da un rookie. Dunque questo è il motorsport. Tutto può succedere. Se sarò là non vado per vedere le monoposto girare in tondo. Andrò per dare il mio meglio e cercherò di fare il massimo sforzo per vincere la gara".

Attualmente il programma che dovrà seguire Alonso per prepararsi alla 500 Miglia è ancora in fase di definizione. Lo spagnolo ha però affermato che, dati i tempi ristretti per prepararsi al meglio, cercherà di utilizzare gli strumenti tecnologici in maniera massiccia. Simulatore, video e anche una visita al team Andretti Autosport per prendere contatto con il team che gli fornirà la Dallara DW12 motorizzata Honda.

"Penso che il programma sia ancora in via di definizione. Non sappiamo esattamente tutti i dettagli e quanto dovremo lavorarci nel corso delle prossime settimane. Potremo dire qualcosa a riguardo quando il programma sarà pronto. C'è solo un fine settimana che separa i GP del Bahrain, di Russia e Spagna. La IndyCar correrà in Alabama. Dunque aspetterò la gara per conoscere il team, capire e percepire l'atmosfera. Non sarà un ovale, non ci sarà molto da imparare in quell'evento ma sfrutterò molto tempo per guardare le gare sul computer e andare in America. Gran parte della preparazione alla 500 Miglia la farò in maniera virtuale".

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