Dopo 11 tentativi a vuoto è finalmente arrivato il momento anche per
Tony Kanaan di vincere la 500 miglia di Indianapolis!
Il veterano brasiliano, unico pilota ad essere sempre stato in testa almeno una volta nelle sue prime sette apparizioni sul mitico catino dell'Indiana, non era mai riuscito a vincere la corsa più famosa del mondo, in cui aveva fino ad ora chiuso secondo, terzo, quinto ed ottavo come migliori risultati.
Caratteristica fondamentale dell'edizione 2013 sono stati
i 68 cambi di leadership, nuovo record della competizione. Kanaan ha riportato in testa il muso della sua Dallara-Chevrolet preparata dalla KV racing a tre giri dalla fine, scavalcando il campione in carica dell'Indycar
Ryan Hunter-Reay.
A quel punto non c'è più stato modo per attaccare il futuro vincitore perché l'incidente di
Dario Franchitti ha costretto la Direzione Gara a mandare in pista la safety car e così la gara si è conclusa in regime di bandiera gialla.
Grandioso risultato quello ottenuto dal rookie
Carlos Munoz, che ha confermato in gara le qualità già messe in mostra nelle prove ed
ha chiuso secondo con la vettura della Andretti Autosport, mostrando una assoluta tranquillità e sicurezza correndo tra i leader per tutto l'evento.
A completare l'ottimo stato di forma della squadra di Michael Andretti ci hanno pensato il terzo posto di Ryan Hunter-Reay ed il quarto di suo figlio
Marco Andretti, anche se probabilmente entrambi pensano più ad una occasione mancata avendo entrambi comandato a lungo.
Primo tra le vetture motorizzate Honda è stato
Justin Wilson, quinto al traguardo, che ha svacalcato
Helio Castroneves negli ultimi giri, mentre
AJ Allmendinger ha chiuso alle loro spalle una bella prestazione finendo settimo.
Partiti forte ma poi venuti pian piano a mancare
Simon Pagenaud, Charlie Kimball ed
il poleman Ed Carpenter, completano la Top 10.
L'incidente di Franchitti che ha messo di fatto la parola fine alle ostilità è stata la chiusura di un pomeriggio decisamente insoddisfacente per lo scozzese, già quattro volte campione della categoria e tre volte vincitore della 500 miglia, che lo ha visto fuori dai primi venti per quasi tutta la gara.
La corsa comunque è stata quasi tutta svolta sotto bandiera verde, ad eccezione della
caution finale e di un altro paio nell'ultima parte, e difatti la velocità media della gara fino a sette giri dalla fine era di 7 miglia orarie sopra al record. Con l'ultima bandiera gialla la media è ovviamente calata, ma comunque ha fatto segnare un nuovo limite a 301,07 km/h.
La prima interruzione si è avuta al terzo giro, quando
JR Hildebrand ha perso il posteriore ed è finito contro le barriere. La stessa cosa che ha fatto
Graham Rahal 194 passaggi dopo provocando la seconda.
L'incidente del figlio d'arte ha chiuso una giornata frustrante per la Rahal Letterman Lanigan, che si è pure vista multare per non aver rispettato i protocolli in pitlane e che ha ricevuto un drive trough con
James Jakes per una sosta che non ha rispettato le regole sulla sicurezza.
Il premio per l'incidente più assurdo comunque è andato a
Sebastien Bourdais, che ha perso il controllo della sua vettura ed è finito contro il muro... in pitlane!
Indycar - 500 miglia di Indianapolis - Gara
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