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Richard Lietz: "La Porsche RSR cresce bene. Saremo al top a Sebring"

Richard Lietz non giudica negativamente le qualifiche della nuova arma di Weissach. Il lavoro dei tecnici della Casa tedesca è stato incentrato sullo sfruttamento delle gomme e sul miglioramento del loro utilizzo da metà stint in avanti.

Richard Lietz, Porsche Team North America

Richard Lietz, Porsche Team North America

Alexander Trienitz

#912 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Kevin Estre, Laurens Vanthoor, Richard Lietz
#912 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Kevin Estre, Laurens Vanthoor, Richard Lietz
#911 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Patrick Pilet, Dirk Werner, Frederic Wakowiecki, #9
#912 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Kevin Estre, Laurens Vanthoor, Richard Lietz
#912 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Kevin Estre, Laurens Vanthoor, Richard Lietz, #3 Co
#911 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Patrick Pilet, Dirk Werner, Frederic Wakowiecki, #912 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Kevin Estre, Laurens Vanthoor, Richard Lietz

L'avventura delle nuove Porsche RSR è iniziata con un quinto e un ottavo posto nelle qualifiche della 24 Ore di Daytona.  La vettura è bella, rivoluzionaria, un autentico prototipo travestito da GT come vuole la moda del momento inaugurata dalla Ford ma sembra ancora bisognosa di qualche aggiustamento.

È per questa ragione che Daytona rappresenta una sorta di collaudo definitivo per capire sia le potenzialità, che sono enormi, sia dove sia necessario intervenire per incrementare la competitività. Nessuno meglio di Richard Lietz, che nel 2015 è stato il campione del mondo GT al volante dell'ormai gloriosa RSR della serie precedente, sa cosa si può fare per centrare l'obiettivo.

"Io sono molto contento di quello che stiamo ottenendo. Fai conto che i tempi delle qualifiche a Daytona contano davvero molto poco, perché si effettuano poche tornate ed è notorio che questa è una corsa che si decide solo nelle ultime fasi della gara. Ho guidato la RSR fin dalle prime fasi del proprio sviluppo e devo dire che i progressi ci sono stati. In ottica IMSA siamo in netto miglioramento sull'uso che la vettura fa dei pneumatici".

"Ora andiamo molto bene anche dove sulle prime apparivamo un po'crisi, ovvero da metà stint fino alla sua conclusione. Non abbiamo più consumo eccessivo e quindi siamo progrediti. L'anno scorso, per esempio, con la vecchia vettura accusavamo sia sottosterzo sia sovrasterzo e la macchina si muoveva troppo. Ora questa tendenza con la nuova RSR è molto diminuita. Siamo ad un livello superiore di comfort di guida per il pilota ma è chiaro che essendo alla prima gara dobbiamo lavorare per eliminare alcuni comportamenti".

Rispetto alla vettura che gareggerà nel WEC quali problematiche vi sono su questa che corre in versione USA con altro tipo di pneumatici?
"Beh credo che il lavoro svolto assieme alla Michelin l'anno passato in sede di evoluzione di RSR darà parecchi frutti nel corso del campionato mondiale. Qui con la versione imsa si cerca di privilegiare altri fattori: giriamo con poco camber, con pressioni differenti e la gomma è stata realizzata per durare e non subìre danni particolari. Per cui siamo in una situazione di compromesso tra prestazione e affidabilità. Penso che già a partire dalla prossima corsa, la 12 Ore di Sebring, saremo molto più vicini al comportamento della versione WEC".

Ti aspettavi la prova di forza delle Ford GT in qualifica?
"Certamente. Quando arrivi a Daytona con quattro vetture lo fai per dominare e cercare di sbaragliare gli avversari. Hanno anche un BoP leggermente favorevole rispetto a tutti gli altri. Però attenzione la 24 Ore è lunga e imprevedibile e noi, Ferrari, Corvette e BMW non partiamo battuti. Nemmeno in prospettiva campionato".

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