IMSA: clamorosa vittoria di Acura e Corvette sotto al diluvio
Il diluvio a 30' dalla fine rimescola le carte e vince il duo Castroneves-Taylor davanti alle Cadillac #10 e #31. Grande beffa per Jarvis-Nunez, doppietta C8.R in extremis, disastro Porsche. Lexus prima col brivido in GTD.
Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA
Acura e Corvette centrano il successo clamorosamente a Road America al termine di una gara combattutissima dell'IMSA, decisa solamente nell'ultimo quarto d'ora a causa di un acquazzone che ha inondato la pista statunitense quando mancavano 40' al termine.
Fino a quel momento era tutto in bilico, ma con mezzo tracciato che pareva un fiume e l'altra metà invece ancora asciutto, non tutti i piloti si sono fidati o hanno avuto il tempo di rientrare ai box per montare gli pneumatici full wet; inevitabile quindi vedere traversi, svarioni, lunghi e sbandate con incidenti vari che hanno costretto i commissari a mandare prima in pista la Safety Car e poi a sospendere la corsa con 30' sul cronometro.
Andando per ordine, Ricky Taylor era partito alla grande dalla pole position tenendo la Acura #7 davanti alla #6 di Dane Cameron, con le Mazda di Harry Tincknell (#55) e Tristan Nunez (#77) subito dietro.
Più staccate le Cadillac di Ryan Briscoe (#10), Felipe Nasr (#31), Joao Barbosa (#5) e Chris Miller (#85) a cercare di tenere il passo dei rivali.
In LMP2 subito un brivido quando al giro 8 la Oreca #18 di Dwight Merriman si è girata perdendo il podio di categoria. Il pilota della Era Motorsport è comunque riuscito a ripartire accodandosi a Patrick Kelly (#52), Henrik Hedman (#81) e Cameron Cassels (#38).
In GTLM Ricky Taylor approfitta subito di una partenza non esaltante di Laurens Vanthoor per portare davanti la Corvette #3 rispetto alla Porsche #912, con le BMW #25 e #24 di Bruno Spengler e Jesse Krohn che scavalcano la Corvette #4 di Oliver Gavin e la Porsche #911 di Frédéric Makoviecki.
La GTD parte con il solito ritornello, ovvero le due Lexus della AIM Vasser Sullivan a comandare inseguite dalla BMW #96 della Turner Motorsport.
Nel frattempo le DPi cominciano le loro bagarre perché Taylor scappa via, ma Cameron, Tincknell e Nunez sono ai ferri corti e al giro 12 le due Mazda si scambiano le posizioni. Intanto Vanthoor prende il comando della GTLM superando la C8.R #3.
Prima girandola di soste che comincia al giro 16 per i prototipi della prima categoria e al rientro in pista ecco il primo colpo di scena, con Tincknell che prova ad attaccare Cameron per la seconda posizione, ma pizzicando la posteriore sinistra della Acura #6 provocandole la foratura. Rientro immediato ai box e Mazda #55 che passa quindi seconda tirandosi dietro la "sorellina" #77 con cui comincia un duello serrato fatto di scambi di posizione più volte.
Mentre le Lexus non hanno grossi problemi in GTD, le GTLM vedono la Porsche #911 di Makoviecki rimontare superando la BMW di Krohn dopo la prima sosta.
La gara prosegue con diversi brividi, soprattutto causati dai doppiaggi, anche perché iniziano i primi cambi pilota al secondo valzer di soste e con essi anche le sorti della gara cominciano a prendere pieghe differenti, visti i cambi di ritmo.
Taylor cede il volante a Helio Castroneves, che però accusa nei confronti di Oliver Jarvis, subentrato a Nunez. Il portacolori Mazda prima si sbarazza del compagno di squadra Jonathan Bomarito (che ha sostituito Tincknell), poi raggiunge la Acura #7 infilandola in fondo al rettilineo principale e prendendo il comando delle operazioni.
Siamo al giro 52 per le DPi e tre tornate più tardi si verifica l'imprevisto della pioggia (che tanto sorpresa però non era visti i nuvoloni minacciosi). Lo scroscio è tale che chi se lo prende non può resistere con le slick, ma chi è sull'altro lato della pista ha tempo per reagire e prepararsi, dato che è tutto asciutto.
Il primo a rimetterci è Pipo Derani, a muro con la Cadillac #31, poi Juan Pablo Montoya con la Acura #6; il colombiano sbatte col posteriore dovendo tornare ai box per sostituire tutti i pezzi danneggiati.
Simon Trummer raccoglie addirittura un cartellone pubblicitario (WeatherTech ringrazia...) con la sua LMP2 #52, ma fra piroette e sbandate chi paga caro l'azzardo è Earl Bamber, dritto nella ghiaia alla curva 1 con la Porsche #912 appoggiandosi alle barriere.
Dapprima viene decretato il Full Course Yellow, poi entra la Safety Car, ma è evidente che bisogna fermare tutto perché cala anche la visibilità. Bandiera rossa e cronometro che viene stoppato a 30' dal termine.
Si attende per un po' con le macchine allineate in pit-lane e dopo circa 20' si riprende dietro la vettura di sicurezza nelle medesime posizioni, senza che i meccanici siano potuti intervenire per cambiare gomme o riparare danni, cosa che il regolamento consente a bandiera verde.
Riparte il cronometro e il gruppone in fila indiana, ma il via libera arriva ad una decina di minuti dalla bandiera a scacchi. La situazione è infuocata perché chi ha le slick rientra immediatamente e Jarvis è il primo, cedendo la leadership a Renger Van Der Zande, risalito incredibilmente con la Cadillac #10, ma con dietro Castroneves in agguato.
Infatti ecco l'attacco dopo un paio di giri del ragazzo del Team Penske, che non si fa pregare nel riprendersi il primato correndo anche un bel rischio all'esterno prima, poi approfittando dell'errore all'uscita dell'ultima curva da parte della DPi griffata Konica Minolta.
Anche Vautier si gira nell'erba, mentre in LMP2 è Ben Hanley con la Oreca #81 a guidare le operazioni.
Cambia tutto in GTLM perché rientrano ai box le Porsche e John Edwards balza in testa con la BMW #24 seguito dalle Corvette. Come se non bastasse però, ecco l'errore del portacolori del Team RLL che proprio all'ultimo passaggio finisce in testacoda piantandosi nell'erba, così come Tandy con la 911 #911.
Ancora qualche secondo con il fiato sospeso e poi è festa per il successo di Castroneves-Taylor davanti a Van Der Zande-Briscoe e Derani-Nasr.
In Top5 si piazzano anche Bourdais-Barbosa e Bomarito-Tincknell con le rispettive Cadillac e Mazda, mentre mastica amarissimo il duo Jarvis-Nunez, solo sesto con dietro Vautier-Miller e Cameron-Montoya.
La Classe LMP2 viene vinta dalla Oreca di Hanley-Hedman (DragonSpeed USA), seguita da quelle di James French-Cassels (Performance Tech Motorsports) e Kyle Tilley-Merriman (Era Motorsports). Quarti Trummer-Kelly (PR1 Mathiansen).
Altra doppietta Corvette in GTLM, ma questa meno scontata e annunciata rispetto alle gare precedenti, con la C8.R #3 di Garcia-Taylor che ha la meglio della #4 di Milner-Gavin. Podio completato dalla BMW con Edwards-Krohn, beffa colossale per le Porsche della CORE Autosport, mentre DePhilippi-Spengler sono sesti con l'altra BMW.
Finale rovente anche in GTD perché Mario Farnbacher supera al penultimo giro la Lexus di Townsend Bell, che però torna davanti a poche curve dal traguardo cer un testacoda della NSX onquistando il successo di categoria assieme a Frankie Montecalvo.
La RC F #12 della AIM Vasser Sullivan ha quindi la meglio della coppia Acura Farnbacher-Matt McMurry, ma anche della "gemella" #14 di Hawksworth-Telitz, che tiene giù dal podio la Ferrari di MacNeil-Vilander.
Cla | Classe | Num | Pilota | Telaio | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Ritirato | Pit stop | Punti | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | DPi | 7 | Helio Castroneves Ricky Taylor |
Acura DPi | 64 | 5 | |||||||
2 | DPi | 10 | Renger van der Zande Ryan Briscoe |
Cadillac DPi | 64 | 0.383 | 4 | ||||||
3 | DPi | 31 | Felipe Nasr Pipo Derani |
Cadillac DPi | 64 | 4.131 | 7 | ||||||
4 | DPi | 5 | Joao Barbosa Sébastien Bourdais |
Cadillac DPi | 64 | 36.994 | 5 | ||||||
5 | DPi | 55 | Jonathan Bomarito Harry Tincknell |
Mazda DPi | 64 | 40.192 | 6 | ||||||
6 | DPi | 77 | Oliver Jarvis Tristan Nunez |
Mazda DPi | 64 | 4'04.486 | 6 | ||||||
7 | DPi | 85 | Chris Miller Tristan Vautier |
Cadillac DPi | 63 | 1 lap | 6 | ||||||
8 | LMP2 | 81 | Henrik Hedman Ben Hanley |
ORECA LMP2 07 | 62 | 2 laps | 5 | ||||||
9 | DPi | 6 | Dane Cameron Juan Pablo Montoya |
Acura DPi | 61 | 3 laps | 9 | ||||||
10 | GTLM | 3 | Antonio García Jordan Taylor |
Corvette C8.R | 61 | 3 laps | 4 | ||||||
11 | GTLM | 4 | Oliver Gavin Tommy Milner |
Corvette C8.R | 61 | 3 laps | 3 | ||||||
12 | LMP2 | 38 | Cameron Cassels James French |
ORECA LMP2 07 | 61 | 3 laps | 5 | ||||||
13 | LMP2 | 18 | Dwight Merriman Kyle Tilley |
ORECA LMP2 07 | 61 | 3 laps | 5 | ||||||
14 | GTLM | 24 | Jesse Krohn John Edwards |
BMW M8 GTE | 61 | 3 laps | 4 | ||||||
15 | GTLM | 911 | Nick Tandy Frédéric Makowiecki |
Porsche 911 RSR - 19 | 59 | 5 laps | 3 | ||||||
16 | GTLM | 912 | Earl Bamber Laurens Vanthoor |
Porsche 911 RSR - 19 | 59 | 5 laps | 4 | ||||||
17 | GTD | 12 | Frankie Montecalvo Townsend Bell |
Lexus RC F GT3 | 58 | 6 laps | 3 | ||||||
18 | GTD | 86 | Mario Farnbacher Matt McMurry |
Acura NSX GT3 | 58 | 6 laps | 4 | ||||||
19 | GTD | 14 | Jack Hawksworth Aaron Telitz |
Lexus RC F GT3 | 58 | 6 laps | 3 | ||||||
20 | GTD | 63 | Cooper MacNeil Toni Vilander |
Ferrari 488 GT3 | 58 | 6 laps | 4 | ||||||
21 | GTD | 16 | Ryan Hardwick Patrick Long |
Porsche 911 GT3 R | 58 | 6 laps | 4 | ||||||
22 | GTD | 74 | Gar Robinson Lawson Aschenbach |
Mercedes-AMG GT3 | 58 | 6 laps | 5 | ||||||
23 | GTD | 96 | Robby Foley Bill Auberlen |
BMW M6 GT3 | 58 | 6 laps | 5 | ||||||
24 | GTD | 44 | Andy Lally John Potter |
Lamborghini Huracan GT3 | 58 | 6 laps | 5 | ||||||
25 | GTD | 76 | Corey Fergus Paul Holton |
McLaren 720S GT3 | 58 | 6 laps | 5 | ||||||
26 | GTD | 30 | Rob Ferriol Spencer Pumpelly |
Audi R8 LMS GT3 | 58 | 6 laps | 5 | ||||||
27 | GTLM | 25 | Bruno Spengler Connor de Phillippi |
BMW M8 GTE | 56 | 8 laps | 4 | ||||||
28 | GTD | 22 | Till Bechtolsheimer Marc Miller |
Acura NSX GT3 | 56 | 8 laps | 6 | ||||||
29 | LMP2 | 52 | Simon Trummer Patrick Kelly |
ORECA LMP2 07 | 54 | 10 laps | 4 | ||||||
30 | GTD | 57 | Alvaro Parente Mikhail Goikhberg |
Acura NSX GT3 | 48 | 16 laps | 2 | ||||||
31 | GTD | 23 | Roman Angelis Ian James |
Aston Martin Vantage GT3 | 0 | ||||||||
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