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IMSA: a Road Atlanta spettacolare trionfo per Acura e BMW

In Georgia succede di tutto nella 6h e alla fine la spuntano R.Taylor-Castroneves davanti a Tincknell-Bomarito-Hunter Reay e Nasr-Derani-Albuquerque. In GTLM colpaccio per De Philippi-Spengler con la M8, battute Corvette e Porsche. In GTD svetta la NSX della Meyer Shank Racing, seguita dalla Lamborghini di Paul Miller Racing e dalla Porsche di Wright Motorsports. LMP2 alla PR1/Mathiasen Motorsports.

#7 Acura Team Penske Acura DPi, DPi: Helio Castroneves, Ricky Taylor

#7 Acura Team Penske Acura DPi, DPi: Helio Castroneves, Ricky Taylor

Richard Dole / Motorsport Images

Sono Acura, PR1/Mathiasen Motorsports e BMW a trionfare nella 6h di Road Atlanta, dove è andata in scena una gara a dir poco meravigliosa dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship.

Parliamo di corse endurance, ma quella vista in Georgia è stata in realtà dal primo all'ultimo giro una battaglia degna delle categorie sprint perché sorpassi, sorprese, colpi proibiti, incidenti e penalità hanno più volte rimescolato le carte.

Alla fine la spuntano Helio Castroneves e Ricky Taylor al volante della Acura DPi #7 del Team Penske, nonostante una doppia penalità per irregolarità nella primissima parte di gara.

La coppia non si è data per vinta e si è tenuta alle spalle in un finale mozzafiato la Mazda #55 di Harry Tincknell, Ryan Hunter-Reay e Jonathan Bomarito (Multimatic Motorsports), con Felipe Nasr, Filipe Albuquerque e Pipo Derani che completano il podio con la Cadillac #31 della Action Express Racing.

In Classe LMP2 festeggia la PR1/Mathiasen Motorsport con la Oreca 07-Gibson #52 condotta da Patrick Kelly, Simon Trummer e Scott Huffaker, autori di una gara tranquilla poiché al via un incidente alla prima curva ha danneggiato pesantemente la Oreca dei loro rivali della Era Motorsport. Dwight Merriman, Kyle Tilley e Colin Braun sono comunque riusciti a sistemare la loro 07 #18 e a portare a termine l'evento, pur molto attardati.

In GTLM super colpaccio del BMW Team RLL che vince grazie alla prestazione maiuscola di Connor De Philippi e Bruno Spengler al volante della M8 #25 con la quale hanno battuto la Corvette C8.R #4 di Tommy Milner ed Oliver Gavin, e i compagni di squadra Jesse Krohn e John Edwards, in una giornata nera per le Porsche della CORE Autosports.

In GTD è ancora il marchio Acura a svettare: la NSX #86 della Meyer Shank Racing with MSR Curb Agajanian condotta da Mario Farnbacher, Matt McMurry e Shinya Michimi ha la meglio della Lamborghini Huracan #48 della Paul Miller Racing affidata a Brian Sellers, Corey Lewis e Madison Snow, bravi a tenersi dietro fino al termine gli aggressivi Patrick Long, Jay Heylen e Ryan Harwick con la Porsche 911 RSR #16 della Wright Motorsports.

PRIMA ORA

Neanche il tempo di far spegnere i semafori che già caos perché Castroneves parte fortissimo con la Acura #7 del Team Penske, ma il suo compagno di squadra Dean Cameron si ritrova la porta chiusa dalla Cadillac di Felipe Nasr (Action Express Racing), salta sul cordolo della curva che immette sul rettilineo e va in testacoda davanti al gruppone.

La Cadillac #85 di Matheus Leist è fianco a fianco con la Oreca 07-Gibson #18 di Dwight Merrimann: "aggancio" delle due vetture che fa girare entrambe. Il pilota della JDC-Miller Motorsports va contro al muretto dei box e piega la posteriore sinistra, cosa che accade al rivale della Era Motorsport con la posteriore destra.

Inevitabile Safety Car, che ridà il via alla gara dopo una decina di minuti. Castroneves è primo in DPi con dietro Nasr, la Mazda #55 di Harry Tincknell, la Cadillac #10 di Renger Van Der Zande, Tristan Nunez con la Mazda #77 e Sébastien Bourdais sulla Cadillac #5.

In LMP2 Patrick Kelly è leader solitario con la Oreca #52 della PR1/Mathiasen Motorsports, visto il K.O. di Merrimane, mentre Nick Tandy tiene il primato in GTLM con la Porsche #911.

In questa categoria, parte bene la Corvette #4 condotta da Tommy Milner, ma ancor meglio Jesse Krohn e Connor De Philippi (Team RLL), che con le BMW M8 #24 e #25 balzano davanti ad Antonio Garcia (Corvette #3) e Laurens Vanthoor (Porsche #912).

In GTD gran spunto di Madison Snow sulla Lamborghini #48 della Paul Miller Racing, che passa il poleman Frankie Montecalvo (Lexus #12 - AIM Vasser Sullivan), con Jan Heylen terzo al volante della Porsche #16 della Wright Motorsports.

Dopo una decina di giri, ecco la punizione per Nasr, reo secondo la direzione gara di aver causato l'incidente del via. Il brasiliano rientra in pit-lane per scontare il Drive Through, scivolando sesto in DPi, dove Castroneves inanella una serie di passaggi record per allungare sui rivali.

Con 4,088km di pista, iniziano presto i doppiaggi e Tincknell non fa sconti a nessuno pur di passare, essendo pressato da Van Der Zande; il britannico infila prepotentemente la BMW di De Philippi alla curva 6 colpendola e staccandole uno specchietto, che rimane in mezzo alla carreggiata. Altra Safety Car mandata in pista e gruppone che si compatta annullando il vantaggio di Castroneves.

Questo dà modo a tutte le DPi di effettuare la prima sosta dopo nemmeno mezz'ora di gara, ma Castroneves commette l'erroraccio di superare il limite di velocità, beccandosi il Drive Through che passa il primato nelle mani di Van Der Zande, con Cameron secondo avendo recuperato dalle retrovie, Bourdais terzo, poi Nunez, Nasr e Tincknell.

L'incubo per il Team Penske non finisce qui perché Helio si prende anche uno Stop&Go di 60" per non essersi fermato al semaforo rosso in fondo alla corsia box nell'istante in cui ripartiva dalla sosta.

Al giro successivo rientrano anche le vetture GTLM e a guadagnarci è Vanthoor, che rientra terzo passando la Corvette #3 di Garcia e le BMW, mentre in GTD gli unici a proseguire sono Steijn Schothorst con la Lamborghini #11 della GRT Magnus, balzato ora in testa, e la Ferrari #63 di Jeff Westphal (Scuderia Corsa).

La Safety Car esce di scena a 5h27'50" dal termine, Castroneves torna in pit-lane per le due penalità e Milner supera di slancio Tandy per la leadership GTLM.

Intanto la bagarre per la Top5 in GTD vede Misha Goikhberg (Acura #57) franare addosso alla BMW #96 facendo andare in testacoda Robby Foley, che crolla ultimo in classifica. La "Legge del Contrappasso" colpisce il pilota dell'Heinricher Racing, che va in testacoda alla curva 7, evitato per un pelo dalle due Lexus-AVS; segnalando anche che i giudici non prendono provvedimenti sull'episodio con la M6.

La direzione gara ha parecchio lavoro ed ecco un'altra penalità dopo i pit-stop: Drive Through a Vanthoor per aver preso contro il materiale della piazzola box di un altro team, con il belga che finisce sesto in GTLM.

In DPi, Nasr cerca di risalire la china e si riprende il terzo posto dietro a Van Der Zande e Cameron, in GTD sorpasso di Snow nei confronti di Westphal, che viene incalzato anche dalla Acura #86 di Shinya Michimi (Meyer Shank Racing) per il podio di categoria.

SECONDA ORA

I doppiaggi sono sempre un brivido e Cameron lo sa bene, specialmente se si ha Nasr negli scarichi: la Acura #6 ha fretta e infila all'interno la Corvette di Milner, che nel frattempo dall'altro lato ha la Oreca di Kelly; finisce che Cameron sorpassa entrambi, ma prende contro a quest'ultimo col rischio di danneggiargli la parte anteriore destra.

Torna ai box Nunez per cedere il posto della Mazda #77 ad Oliver Jarvis. Dietro di loro, prima sosta anche per la Lamborghini #11 e cambio tra Schothorst e Richard Heinstand, ma ecco un nuovo Full Course Yellow con Safety Car in pista per pulire l'asfalto da detriti alla curva 10.

Van Der Zande si è fermato con una gomma malmessa dando il volante della Cadillac #10 a Ryan Briscoe e quindi al comando DPi c'è Cameron davanti a Nasr, Bourdais, Tincknell, Briscoe, Jarvis e Castroneves (che però ha un giro di ritardo).

Questi però si fermano alla tornata successiva (la 50) per effettuare anche il cambio pilota, per cui Briscoe torna primo con dietro Juan Pablo Montoya (#6), Nasr, Ryan Hunter-Reay (#55), Joao Barbosa (#5) e Ricky Taylor (#7).

Pit-stop anche per le GTLM e GTD: Frédéric Makowiecki (#911) esce con dietro Garcia, Bruno Spengler (#25), John Edwards (#24), Earl Bamber (#912) ed Oliver Gavin (#4) pr quanto riguarda le GTE, mentre fra le GT3 torna prima la Lamborghini #48 ora di Bryan Sellers, davanti a Michimi, Frankie Montecalvo con la Lexus #12, Ryan Hardwick (Porsche #16) e Gar Robinson (Mercedes #74). Dillon Machavern resta invece bloccato ai box per un problema alla BMW #96.

A 4h41'50" dalla fine si ricomincia, Makoviecki non è irresistibile e viene passato in sequenza da Garcia, Spengler ed Edwards. Intanto Briscoe spinge subito forte staccando il duo Montoya-Nasr, con Hunter-Reay che invece deve tenere a bada Jarvis, al sorpasso per prendersi il quarto posto dopo alcuni giri di "studio".

Grande rischio per Goikhberg a metà ora: il cofano della Acura #57 si apre spaccandosi in due dopo una escursione nell'erba alla curva 1 e quindi c'è il forzato rientro ai box della Henricher Racing per le riparazioni e cambio con John Potter, che riparte comunque con la parte anteriore scoperta.

Intanto torna in azione Merriman, che dopo l'incidente del via è fanalino di coda, ma comunque sul podio LMP2 essendo le Oreca in gara solamente due.

Terza girandola di soste inaugurata da Briscoe al giro 71, gli altri invece attendono e il primo a seguirlo è Jarvis al 77°, poi Montoya, Nasr (che lascia a Felipe Albuquerque la Cadillac #31) e Hunter-Reay al 79°, e infine Barbosa e Taylor all'81°.

In LMP2, dopo la parentesi di Simon Trummer, tocca al neoarrivato Scott Huffaker prendere in mano la Oreca #52 della PR1/Mathiasen, ovviamente sempre prima in solitaria nella categoria.

In GTLM tutte le macchine sono raggruppate, con Garcia che ha giusto 9" sulle BMW di Spengler ed Edwards, tallonate dalle Porsche di Makowiecki e Bamber. Più lontano Gavin con l'altra Corvette.

TERZA ORA

Sorpasso di Makowiecki ad Edwards per il terzo posto GTLM; il francese dà il via alla caccia nei confronti anche di Spengler, ma il suo cofano anteriore comincia ad aprirsi sul lato di sinistra pericolosamente. Alla Core Autosport preferiscono non rischiare e richiamano la #911 anticipando la sosta e rimettendo Tandy al volante.

Si fermano i leader della GTD, Sellers (per Corey Lewis) e Michimi, e per la prima volta Montecalvo è primo con la Lexus della AIM Vasser Sullivan, che richiama prima la #14 di Michael De Quesada (per Daniel Morad) e poi la #12, sulla quale sale Aaron Telitz.

Primo c'è quindi Corey Lewis sulla Lambo #48, poi Matt McMurry con la Acura #86 e Telitz, che a 4" ha la Lamborghini #44 di Andy Lally. Più attardato Tony Vilander sulla Ferrari #63.

Mentre si ferma Gavin, il caos dei doppiaggi tra le DPi e le GTLM consente a Spengler di allungare lievemente su Edwards, che viene attaccato da Bamber. Bruno rientra e lascia spazio di nuovo a De Philippi, seguito da Garcia per Jordan Taylor, Edwards per Krohn e Bamber per Vanthoor. Intanto Tandy sorpassa la Corvette di Taylor ed è il nuovo capoclassifica di categoria, dove le BMW lottano sempre fra loro per il podio.

E' nuovamente il momento delle soste anche per le DPi, con Briscoe ancora ad effettuarla per primo. Montoya, Jarvis (per Olivier Pla) e Hunter-Reay (per Jonathan Bomarito) optano per lo stesso giro (108), Albuquerque e Taylor (per Castroneves) la fanno a quello dopo e Barbosa (per Tristan Vautier) al 110°. Le posizioni non cambiano e quindi Briscoe mantiene il primo posto con 4" su Montoya, 6"2 su Albuquerque, seguito a ruota da Pla, mentre Bomarito, Castroneves e Vautier sono attardati.

Albuquerque è protagonista di un testacoda senza conseguenze, che però gli fa perdere il terzo posto a vantaggio di Pla nel giro 114.

In GTLM Tandy guida la truppa allungando a 7"8 su De Philippi, che nel frattempo ha scavalcato Taylor, poi abbiamo Krohn, Vanthoor e Gavin.

Per un po' si prosegue senza grandi stravolgimenti di fronte, ma ancora una volta i doppiaggi creano emozioni, specialmente se ad essere rallentato è il leader Briscoe, raggiunto da Montoya e dal velocissimo Pla. Dopo alcune fasi di "studio" e timidi tentativi, il pilota della Wayne Taylor Racing prende ancora margine, per poi andare a fermarsi al giro 134 e far salire in macchina Van Der Zande.

QUARTA ORA

In GTLM Tandy tiene a 5" De Philippi, mentre Krohn ha in scia Jordan Taylor e Vanthoor minacciosi.

Altra tattica fotocopia DPi per Montoya (per Cameron), Castroneves, Vautier, ai box al giro 138. Al 139 tocca a Pla, Albuquerque e Bomarito. Pla nel giro di rientro spinge anche troppo andando a tagliare un paio di "Esses" dopo la curva 1,; la notizia bella per lui è che riesce a mettersi all'inseguimento di Van Der Zande, che lo precede per qualche secondo, mentre quella cattiva per entrambi è che Cameron è il nuovo leader della gara con 7" su entrambi.

Albuquerque, Bomarito, Castroneves e Vautier restano nelle posizioni dalla 4 alla 7 delle DPi.

Si fermano anche Tandy (per Makowiecki) e Krohn (per Edwards) in GTLM, Spengler continua il suo stint con 5" da recuperare su "Mako", 'protetto' da Edwards, mentre si staccano le Corvette. Vanthoor è l'ultimo della Classe a fermarsi e si ritrova dietro alle C8.R perdendo anche due giri per sostituire l'impianto frenante posteriore. Questa operazione richiede più del previsto e la direzione gara recapita un Drive Through alla #912.

In GTD Lewis prende margine su McMurry, Pumpelly (che rientra più tardi rispetto agli altri) e Telitz, tutti racchiusi in una quindicina di secondi. Long, MacNeil, Morad, Schothorst e Keating sono gli unici a pieni giri.

Come sempre, è la Cadillac #10 la prima a fermarsi ai box e Van Der Zande rientra al giro 161, Pla raggiunge Cameron e comincia a pressarlo; al giro 167 il pilota del Team Penske si ferma, seguito da Albuquerque (per Pipo Derani) e Castroneves (per Ricky Taylor). Pla (per Nunez) e Bomarito imboccano la pit-lane dopo un altro passaggio e in pista ci si ritrova tutti attaccati a 2h20' dal termine, come se fosse un round classico dell'IMSA.

Nunez passa al comando con mezzo secondo su Cameron; Derani e Bomarito hanno 4 e 6 secondi da recuperare, Van Der Zande è in scia alla Mazda #55. Gli unici fuori apparentemente dai giochi restano Ricky Taylor e Bourdais.

In GTLM Spengler raggiunge Makoviecki e lo tallona ad 1"8, Edwards è comodamente terzo, le Corvette arrancano, ma tenendosi alle spalle l'ormai lontanissimo Vanthoor.

Nunez sa che deve cercare di scavare il solco fra sè e gli avversari, per cui comincia a firmare giri veloci a ripetizione che gli consentono di portare a 7" il margine su Cameron, Derani, Bomarito e Van Der Zande, che ad ogni doppiaggio rischiano grosso pur di provare a superarsi.

QUINTA ORA

Derani rompe gli indugi al giro 186 e alla curva 10 attacca Cameron, soffiandogli il secondo posto. Il pilota della AXR prova a scappare mettendosi i doppiati in mezzo, ma un po' troppo "allegramente". Il povero Pumpelly sta già impostando la traiettoria della curva 4 quando la Cadillac si infila come se non ci fosse un domani: fra i due c'è un contatto e la Lamborghini #44 piomba violentemente contro il muro di gomme, sfondando una prima barriera.

Dopo attimi di apprensione, il pilota della GRT Magnus esce dal rottame della Huracan GT3 e la gara viene nuovamente neutralizzata con l'ingresso della Safety Car. Aperta la pit-lane, rientrano per la sosta prima tutte le DPi e poi le GTLM e GTD.

Nunez si ritrova così primo con gli altri rivali incollati alla sua Mazda. Derani, Cameron, Taylor, Briscoe (che ha sostituito Van Der Zande), ma soprattutto Hunter-Reay e Bourdais hanno di nuovo la possibilità di combattere per il successo.

Dopo una attenta revisione dell'episodio, i giudici decidono per punire Derani con un Drive Through, il secondo della gara per la Cadillac #31 dopo quello iniziale di Nasr.

In GTLM Makowiecki resta davanti a Spengler, Jordan Taylor balza terzo superando Edwards e Milner, Bamber si accoda al gruppetto avendo sempre 2 giri di ritardo.

In GTD è Mario Farnbacher a prendere il comando con la Acura #86 davanti alla Lexus #12 di Townsend Bell e alla Lamborghini di Snow, che deve guardarsi dalla Lexus di Jack Hawksworth, Westphal con la Ferrari e Jan Heylen sulla Porsche #16. Seguono la Mercedes #74 di Lawson Aschebach e la Aston Martin #23 di Darren Turner, ultimi a pieni giri.

La gara riprende con 1h39' da affrontare ed è subito bagarre serratissima in tutte le categorie. Derani rientra per scontare la penalità, quindi Nunez si ritrova negli scarichi le due Acura di Cameron e Ricky Taylor, più Briscoe, Hunter-Reay e Bourdais che cercano di non perdere contatto. Il leader però pare avere un altro passo e guadagna immediatamente un paio di secondi.

Snow è nella morsa delle Lexus, ma mentre prova ad infilare Bell, Hawksworth ne approfitta per soffiargli il terzo posto GTD, con Farnbacher che invece ringrazia della lotta fra loro per mettere 3" di margine.

Davanti a loro, Jordan Taylor affianca nella discesa verso la curva 10 la BMW di Edwards, che però pianta la staccatona per difendere il podio GTLM.

Le DPi prendono le GTD e nel caos Bourdais sopravanza Hunter-Reay conquistando la Top5 e provando a beffare anche Ricky Taylor. Una piccola toccatina coi prototipi provoca la foratura dell'anteriore destra alla Lexus #14 di Hawksworth, che deve rientrare ai box con anche la carrozzeria danneggiata e sorriso di Snow, che risale sul podio virtuale della Classe.

Nunez va ai box al giro 206 per il cambio con Jarvis, ma la Mazda #77 ha problemi perché i meccanici della Multimatic Motorsports staccano il muso evidenziando il fumo fuoriuscire dalla parte anteriore. Le operazioni proseguono anche sul posteriore e intanto Cameron torna davanti inseguito da Ricky Taylor, Briscoe, Bourdais e Hunter-Reay.

Derani si ferma al giro 213 e Nasr risale sulla #31 per l'ultimo stint. Intanto le Acura allungano ad oltre 6" su chi insegue; nel doppiaggio delle due Corvette, Cameron esita alla curva 10 e Ricky Taylor lo supera portandosi al comando, guadagnando subito sul compagno di squadra ben 4" in un giro e mezzo.

Bell appare in difficoltà in GTD, dato che viene infilato in sequenza da Heylen e Westphal, e con Aschebach ad arrivare di gran carriera dietro la sua Lexus per prendergli la Top5.

Giro 218 che vede Hunter-Reay rientrare e scendere per la sostituzione con Tincknell, imitato poco dopo da Taylor e Cameron (che dà il volante a Montoya). Rientrano al 222° passaggio Bourdais (per Vautier) e Briscoe, con le Acura di Ricky Taylor e Montoya che tornano davanti, ma separate da 10".

Anzi, il colombiano è invischiato nel traffico e Tincknell si fa vedere, tirandosi dietro Briscoe, mentre Vautier e Nasr sono un po' più distanti dal gruppetto che combatte per il podio.

SESTA ORA

Gli ultimi 60' sono una gara-sprint, come in realtà lo è stata tutta la corsa fino a questo momento (una delle caratteristiche più belle dell'IMSA, che per essere Endurance ha dei duelli mozzafiato ad ogni giro).

Cominciano le ultime soste anche per le GTD e i primi ad effettuarle sono Farnbacher, Westphal (per Vilander) e Turner, poi Snow (per Sellers), Aschenbach e Bell nel giro dopo. Infine Heylen, fra i piloti che combattono per la vittoria.

Anche le GTLM rientrano: Spengler (per De Philippi) e Jordan Taylor (tocca a Garcia) lo fanno prima di Makowiecki (per Tandy) ed Edwards (per Krohn). Gli ultimi della categoria sono Milner e Bamber, ma il colpaccio lo fa De Philippi superando al giro di rientro la Porsche di Tandy, e poi la Corvette di Milner.

Tandy è anche in pienissima lotta con la BMW di Krohn, mentre Garcia resta dietro pronto ad approfittarne.

Intanto Ricky Taylor continua la sua fuga, aiutato anche da un Montoya che non sembra essere in forma; prima "JP" fa da tappo, poi si fa superare da Tincknell lasciandogli il secondo posto, ma ormai a 14" dalla vetta.

In GTD Farnbacher scava subito il solco di 10" che lo mette al sicuro da Sellers, che invece ha Long e Vilander attaccati al sedere. Le Lexus perdono terreno perché Bell finisce sesto dietro ad Aschebach e oltretutto viene punito per non aver dato spazio nei doppiaggi.

A 37' dalla fine è Nasr ad inaugurare l'ultimo valzer di pit-stop per le DPi (giro 245). Tincknell rientra al giro 246, Ricky Taylor al 247 dando il volante a Castroneves, Vautier al 248, e infine Montoya e Briscoe. I due poco prima si sono anche toccati e l'evidenza è data dalla posteriore sinistra malmessa della Acura, ma anche dal muso della Cadillac ammaccato, visto che Briscoe ha tamponato malamente Montoya all'ingresso della corsia box.

Castroneves torna quindi primo con 7" su Tincknell e 23" su Briscoe, che però viene punito col Drive Through per la spinta a Montoya, nel frattempo finito dietro a Vautier. e incalzato da Nasr.

Vautier, Montoya e Nasr proseguono in fila indiana provando a fregarsi a vicenda per il podio DPi, Long fa più volte i fanali a Sellers per prendergli la seconda posizione GTD, ma quando tutto ormai sembra andare verso la conclusione, ecco il patatrack ad un quarto d'ora dalla bandiera a scacchi!

Vilander è in procinto di essere doppiato da Vautier, il quale gli dà una toccatina nelle "Esses" pur di levarselo di torno; la conseguenza è che il finlandese perde il controllo e taglia dritto nell'erba, ma nel rientrare in pista inevitabilmente centra la Acura di Montoya, il quale va in testacoda distruggendosi sulle barriere, con anche la Ferrari #63 che si blocca alla curva 5.

Inutile dire che tutto viene ancora una volta congelato dalla Safety Car, che aspetta Castroneves, Tincknell e Nasr, salito terzo approfittando dell'incidente mettendosi dietro Vautier.

L'auto di sicurezza esce di scena ad 1'40" dalla fine e qui si decide la gara perché sono due le tornate al termine. Castroneves spinge forte tenendosi dietro Tincknell, Nasr, Vautier e Briscoe, andando a vincere la Classe DPi.

In GTLM De Philippi riesce a difendersi bene da Milner, con Krohn a completare il podio davanti a Tandy, Garcia e Bamber.

Nemmeno in GTD cambiano le posizioni e Farnbacher riesce a vincere con dietro Sellers e Long.

Cla   Classe Num Pilota Telaio Giri Tempo Gap Distacco Ritirato Pit stop Punti
1   DPi 7 Brazil Helio Castroneves
United States Ricky Taylor
Acura DPi 273         12  
2   DPi 55 United States Jonathan Bomarito
United Kingdom Harry Tincknell
United States Ryan Hunter-Reay
Mazda DPi 273 0.983       10  
3   DPi 31 Brazil Felipe Nasr
Portugal Filipe Albuquerque
Brazil Pipo Derani
Cadillac DPi 273 2.067       13  
4   DPi 5 Portugal Joao Barbosa
France Sébastien Bourdais
France Tristan Vautier
Cadillac DPi 273 3.442       11  
5   DPi 10 Netherlands Renger van der Zande
Australia Ryan Briscoe
Cadillac DPi 273 3.993       11  
6   DPi 6 Colombia Juan Pablo Montoya
United States Dane Cameron
Acura DPi 265 8 laps       11  
7   LMP2 52 United States Patrick Kelly
Switzerland Simon Trummer
Scott Huffaker
ORECA LMP2 07 264 9 laps       10  
8   GTLM 25 Canada Bruno Spengler
United States Connor de Phillippi
BMW M8 GTE 254 19 laps       7  
9   GTLM 4 United Kingdom Oliver Gavin
United States Tommy Milner
Corvette C8.R 254 19 laps       8  
10   GTLM 24 Finland Jesse Krohn
United States John Edwards
BMW M8 GTE 254 19 laps       8  
11   GTLM 911 United Kingdom Nick Tandy
France Frédéric Makowiecki
Porsche 911 RSR - 19 254 19 laps       7  
12   GTLM 3 Spain Antonio García
United States Jordan Taylor
Corvette C8.R 254 19 laps       9  
13   GTLM 912 New Zealand Earl Bamber
Belgium Laurens Vanthoor
Porsche 911 RSR - 19 252 21 laps       10  
14   GTD 86 Germany Mario Farnbacher
United States Matt McMurry
Japan Shinya Michimi
Acura NSX GT3 245 28 laps       7  
15   GTD 48 United States Bryan Sellers
United States Madison Snow
United States Corey Lewis
Lamborghini Huracan GT3 245 28 laps       7  
16   GTD 16 United States Ryan Hardwick
United States Patrick Long
Belgium Jan Heylen
Porsche 911 GT3 R 245 28 laps       8  
17   GTD 74 United States Gar Robinson
United States Lawson Aschenbach
United States Ben Keating
Mercedes-AMG GT3 245 28 laps       7  
18   GTD 12 United States Townsend Bell
United States Frankie Montecalvo
United States Aaron Telitz
Lexus RC F GT3 245 28 laps       8  
19   GTD 23 United Kingdom Ian James
Canada Roman Angelis
United Kingdom Darren Turner
Aston Martin Vantage GT3 245 28 laps       8  
20   GTD 57 Portugal Alvaro Parente
Canada Mikhail Goikhberg
United States Trent Hindman
Acura NSX GT3 244 29 laps       9  
21   GTD 11 United States Richard Heistand
Netherlands Steijn Schothorst
United Kingdom Richard Westbrook
Lamborghini Huracan GT3 243 30 laps       10  
22   GTD 63 United States Cooper MacNeil
Finland Toni Vilander
United States Jeff Westphal
Ferrari 488 GT3 237 36 laps       6  
23   LMP2 18 United States Dwight Merriman
United Kingdom Kyle Tilley
United States Colin Braun
ORECA LMP2 07 232 41 laps       12  
24   DPi 77 United Kingdom Oliver Jarvis
United States Tristan Nunez
France Olivier Pla
Mazda DPi 230 43 laps       12  
25   GTD 14 United Kingdom Jack Hawksworth
United States Michael Quesada
Canada Daniel Morad
Lexus RC F GT3 204 69 laps       10  
26   GTD 96 United States Bill Auberlen
United States Robby Foley
United States Dillon Machavern
BMW M6 GT3 182 91 laps       10  
27   GTD 44 United States Andy Lally
United States John Potter
United States Spencer Pumpelly
Lamborghini Huracan GT3 166 107 laps       6  
28   DPi 85 Brazil Matheus Leist
South Africa Stephen Simpson
Cadillac DPi 54 219 laps       5  

 

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