I fratelli Taylor dettano legge a Detroit
Vittoria sul tracciato di Belle Isle per il duo del Wayne Taylor Racing con Jordan Taylor autore di un gran sorpasso a Barbosa rivelatosi decisivo per il trionfo. In GTD successo per Jeroen Bleekemolen e Ben Keating.
Il vincitore della gara Ricky Taylor, Jordan Taylor, Wayne Taylor Racing Chevrolet Corvette DP
Action Sports Photography
E' stato un successo d'autorità quello conquistato da Ricky e Jordan Taylor sul tracciao di Belle Isle. Il duo del Wayne Taylor Racing ha subito mostrato di poter lottare per la vittoria e, grazie soprattutto ad una manovra eccellente di Jordan Taylor ai danni di Barbosa, è riuscito a trionfare meritatamente.
Allo start il poleman Fittipaldi ha mantenuto il comando delle operazioni, mentre alle proprie spalle Ricky Taylor ha subito sopravanzato Goossens per prendere il secondo posto.
Proprio Goossens è stato protagonista, al giro 7, di un contatto con le barriere che ha strappato via l'ala posteriore della propria vettura ed al giro successivo, proprio a causa della mancanza di downforce, è andato a muro.
Riprese le operazioni, Fittipaldi ha mantenuto il comando ed ha successivamente ceduto il volante della propria vettura a Joao Barbosa mentre la gara entrava in regime di bandiere gialle a seguito dello stop di una vettura della classe PC.
La safety car ha così ricompattato il gruppo ed alla ripartenza Barbosa si è fatto sorprendere da una grande manovra di Jordan Taylor che ha così preso il comando della gara. Le bandiere gialle sono sventolate nuovamente dopo pochi giri, ma la direzione gara ha dato nuovamente il via libera alle operazioni quando mancavano poco più di 30 minuti al termine.
Taylor ha iniziato ad imporre il suo passo gara, girando un secondo più veloce di Barbosa, ma una nuova situazione di caution ha impedito al leader di scappare via.
Al restart Barbosa è stato decisamente aggressivo, ma Jordan Taylor ha difeso la prima posizione ed ha così tagliato il traguardo con un secondo e sette decimi di vantaggio sul diretto inseguitore, mentre il terzo posto è stato conquistato da Jonathan Bomarito e Tristan Nunez autori di una gara in solitaria priva di particolari acuti grazie anche ai guai accusati alla sospensione posteriore destra, ed al seguente lungo pit stop, della vettura di Katherine Legge e Ozz Negri.
Negri ha salvato la giornata del Michael Shank Racing giungendo quinto, alle spalle del duo composto da Joel Miller e Tom Long, anche se con tre giri di ritardo.
Nella classe Prototype Challenge, Renger van der Zande ed Alex Popow hanno colto il successo grazie ad un attacco proprio di van der Zande nei giri finali ai danni della vettura del CORE Autosport di Jon Bennett e Colin Braun.
Bennett inizialmente ha risposto bene alla pressione del pilota del team Starworks, ma nei minuti finali ha commesso un testacoda che ha spalancato le porte del successo a van der Zande. Il terzo posto è stato conquistato da Robert Alon e Tom Kimber-Smith, davanti all'equipaggio del Performance Tech Motorsports composto da Kyle Marcelli e James French, quarti, ed al duo Johnny Mowlem/Tomy Drissi.
La classe GT Daytona ha visto il successo di Jeroen Bleekemolen e Ben Keating con quest'ultimo abile a passare dal quarto al primo posto nelle prime fasi di gara non solo grazie ad una guida particolarmente efficace, ma anche grazie anche ad un pit stop indovinato.
Bleekemolen ha così ereditato la Viper in prima posizione ed è stato abile a tenere alle proprie spalle la Porsche 911 del Park Place Motorsports guidata da Jorg Bergmeister e Patrick Lindsey giunta al termine seconda.
Terzo gradino del podio per la Ferrari 488 della Scuderia Corsa condotta da Christina Nielsen ed Alessandro Balzan, mentre la Porsche dell'Alex Job Racing di Mario Farnbacher ed Alex Riberas ha conquistato il quarto posto davanti al duo Andrew Davis/Robin Liddell, quinti al volante della Audi R8 del team Stevenson Motorsports.
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