Daytona: Ferrari sul podio, ma a 91 millesimi dalla Porsche!
Fisichella, Vilander e Calado con la 488 GTE del team Risi Competizione hanno concluso terzi in classe GTLM: vince la Ford grazie ad un duri attacco di Mueller, mentre Calado stava conducendo nella modalità di risparmio benzina.
Foto di: Ferrari
La Ferrari 488 GTE del team Risi Competizione si è giocata la 24 Ore di Daytona fino all’ultimo giro portando a casa un terzo posto dopo essere anche riuscita a comandare la corsa per diversi giri.
A guidare la vettura del team basato a Houston, Giancarlo Fisichella, Toni Vilander e James Calado che si sono piazzati a 3” dalla Ford numero 66 di Joey Hand, Dirk Mueller e Sebastian Bourdais e ad appena 91 millesimi dalla Porsche numero 911 di Patrick Pilet, Dick Werner e Frederic Makowiecki.
GTLM: Calado in difesa per risparmiare benzina
La 488 GTE del team Risi Competizione è stata per tutta la gara nel gruppo di testa conducendo la corsa a più riprese, come nell’ultima ora. L’episodio decisivo a mezz’ora dal termine quando Dirk Mueller si è infilato di prepotenza alla prima curva appoggiandosi alla Ferrari, guidata in quel momento da James Calado, che era costretto a guidare pulito per risparmiare carburante. La manovra è stata estrema, le vetture sono venute a contatto ma alla fine i commissari hanno considerato regolare la manovra.
Come conseguenza dell’attacco della Ford il pilota britannico è stato superato anche dalla Porsche di Pilet che è poi risultato l’ostacolo che ha impedito a James di provare a recuperare sulla vettura numero 66. Il team Risi Competizione e la Ferrari hanno dimostrato un’ottima competitività al pari dei due piloti che cercheranno di conquistare il titolo IMSA disputando l’intera stagione americana: Giancarlo Fisichella e Toni Vilander, un vero leone sotto la pioggia battente caduta per tutta la notte.
GTD: il motore ko ferma Balzan
Le Ferrari hanno fatto sognare anche in classe GTD, ma alla fine nessuna delle due 488 GT3 iscritta alla gara è passata sotto la bandiera a scacchi. L’amarezza più grande è arrivata ad esattamente due ore dal termine, quando la vettura numero 63 del team Scuderia Corsa si è improvvisamente fermata in pista mentre Sam Bird stava guidando con quasi 15 secondi di vantaggio sul primo degli inseguitori.
Alessandro Balzan, parte dell’equipaggio insieme a Christina Nielsen e Matteo Cressoni, stava per salire a bordo per disputare l’ultimo stint, e la vittoria sembrava possibile. Il guasto, probabilmente al motore, ha interrotto il sogno.
La gara dell’altra vettura, la 51 del team Spirit of Race era, terminata molto prima per colpa di un problema tecnico dopo che era partita dalla pole position grazie alla straordinaria qualifica di Alessandro Pier Guidi.
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