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Daytona, 3a ora: Cadillac e Corvette al comando nel caos

Dopo ben tre Safety Car, la DPi V.R di Mustang/JDC si sta contendendo il primato con l'Acura, mentre la Mazda paga una penalità. In LMP2 scende quarta la Dallara Cetilar dopo un bell'avvio, SCM in vetta alla LMP3. In GTLM disastro al via, le C8.R sono in forma.

#79 WeatherTech Racing Porsche 911 RSR - 19, GTLM: Cooper MacNeil, Gianmaria Bruni, Richard Lietz, Kevin Estre, #3 Corvette Racing Corvette C8.R, GTLM: Antonio Garcia, Jordan Taylor, Nicky Catsburg, #4 Corvette Racing Corvette C8.R, GTLM: Tommy Milner, Nick Tandy, Alexander Sims, #25 BMW Team RLL BMW M8 GTE, GTLM: Connor De Phillippi, Philipp Eng, Timo Glock, Bruno Spengler, #21 AF Corse Ferrari 488 GT3, GTD: Nicklas Nielsen, Daniel Serra, Matteo Cressoni, Simon Mann, #14 VasserSullivan Lexus RC F GT3, GTD: Jack Hawksworth, Aaron Telitz, Oliver Gavin, Kyle Kirkwood, incidente al via

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Cala il sole su Daytona, dove Cadillac e Corvette sono al comando dopo le prime tre ore di una 24h scattata (e proseguita) nella confusione totale.

Sotto il cielo assolato ha preso il via la stagione 2021 dell'IMSA, tutt'altro che in tranquillità perché se i prototipi sono partiti relativamente ordinati, le GT hanno incontrato il caos creato da Bruno Spengler.

Il pilota della BMW, che era in terza fila GTLM con la M8 #25 evidentemente non stava nella pelle per questo evento; il canadese ha dato gas troppo in fretta tamponando rovinosamente la Porsche di Kévin Estre, che si è intraversato colpendo la fiancata della Ferrari di Alessandro Pier Guidi per poi girarsi.

Chiaramente dietro tutte le GTD si sono aperte a ventaglio sfruttando l'ampia carreggiata e oltre, con Spengler che inevitabilmente ha dovuto scontare un Drive-Through per l'episodio, mentre Estre ha tentato di proseguire col paraurti posteriore spezzato a metà.

Il francese dopo una manciata di giri perdendo qualche pezzo qua e là, ha visto staccarsi definitivamente i resti della carrozzeria e del diffusore, dovendo rientrare ai box dove i meccanici della WeatherTech Racing/Proton Competition hanno impiegato 13 tornate prima di rimandare la 911 RSR-19 #79 in pista.

"Non so spiegare cosa sia successo, evidentemente la Porsche ha avuto un problema perché era verde e abbiamo tutti accelerato, ma me la sono trovata davanti senza che la potessi evitare - ha detto Spengler alla NBCSN - Sembrava l'unica macchina a non andare, credo che la penalità non sia meritata".

Estre ha risposto tuonando sui social: "Non ci posso credere, abbiamo perso la gara prima ancora che iniziasse! Stavo aspettando che il poleman partisse e la BMW dietro a me mi ha tamponato senza nemmeno guardare avanti. Incredibile!"

Il Full Course Yellow per raccattare i pezzi della macchina di Estre è stato deleterio per il poleman della Classe LMP3, Moritz Kranz (Muehlner Motorsports America) e Ryan Norman (Forty7 Motorsports), le cui Duqueine M30-D08 #6 e #7 alla ripartenza si sono agganciate girandosi nel primo settore. Entrambi hanno lentamente fatto rientro ai box per riparare i danni finendo nelle retrovie.

Un secondo Full Course Yellow si è verificato nella seconda ora ed è durato per ben 26', causato da Rob Hodes: il portacolori della DragonSpeed ha perso il controllo della sua Oreca 07-Gibson #81 impattando frontalmente contro il muretto della curva 1 e finendo col forare l'anteriore destra spargendo pezzi ovunque. Lo statunitense ha comunque lentamente riportato la sua LMP2 ai box.

Peggio è andata al Racing Team Nederland, che appena 8' dopo la seconda bandiera verde ha visto Frits Van Eerd piombare rovinosamente a muro alla "Bus Stop" rimanendo incastrato con la Oreca #29 nel pilone di gomme; un mestissimo ritiro per la squadra olandese, che aveva fatto i salti mortali la settimana scorsa per essere pronta dopo i ritardi nella spedizione della LMP2 gialla.

Come se non bastasse (ed evidenziando il problema sollevato la settimana scorsa), nel tentativo di tenere il contatto con la Corvette di Tommy Milner la Ferrari #62 su cui era salito James Calado si è scontrata alla "Bus Stop" con la Ligier #38 di Cameron Cassels, mostrando quanto GTE ed LMP3 debbano faticare fra loro avendo prestazioni simili.

Altro Full Course Yellow e team dei prototipi che ne hanno approfittato per effettuare la terza sosta, con Calado a scontare il Drive-Through per l'infrazione sopracitata.

In tutto il marasma, alla fine chi ci ha rimesso è Felipe Nasr, a lungo in testa con un ritmo decisamente superiore agli avversari e poi ritrovatosi alle spalle di Renger Van Der Zande dopo 180'.

Le Cadillac avevano pressoché dominato la scena fra le DPi e si sono scambiate le posizioni dopo l'ultima girandola di soste, che ha favorito la risalita delle Acura.

La DPi V.R #5 della Mustang Sampling Racing/JDC-Miller MotorSports è passata in testa con Tristan Vautier dopo l'inizio di Loic Duval, superando la ARX-05 #10 di Ricky Taylor/Filipe Albuquerque (Wayne Taylor Tacing), con la Cadillac #01 della Chip Ganassi Racing (Van Der Zande/Kevin Magnussen) sul podio virtuale davanti alla Acura #60 di Olivier Pla/Dane Cameron (Meyer Shank Racing).

Harry Tincknell ha riportato la Mazda RT24-P #55 in Top5 dopo che il suo compagno Oliver Jarvis era stato costretto ad osservare un Drive-Through per velocità limite superata in corsia box nella prima sosta (partendo pure a rilento con un problema al cambio). Completano la lista delle DPi le Cadillac della Action Express Racing #48 (Jimmie Johnson/Simon Pagenaud) e #31 (Nasr/Chase Elliot).

In Classe LMP2 la Era Motorsport ha approfittato dell'ultimo FCY con Safety Car per portarsi davanti con la Oreca #18 di Paul-Loup Chatin/Dwight Merriman) superando la #52 della PR1 Mathiasen Motorsports (Ben Keating) e la #8 di Timothe Buret/John Farano (Tower Motorsport).

Peccato per la Cetilar Racing, che era anche riuscita a rimontare fino alla vetta con Roberto Lacorte ed Antonio Fuoco, scivolando poi quarta di categoria. Al momento la Dallara #47 è passata nelle mani di Andrea Belicchi.

In LMP3 la Ligier #33 della Sean Creech Motorsport (Lance Willsey/Wayne Boyd) si è issata in vetta guadagnando secondi preziosi sulla #74 di Riley Motorsports (Gar Robinson) e la #54 della Core Autosport (Jonathan Bennet/George Kurtz).

Da notare che le tre auto sopracitate sono tutte dietro alle GTLM nella classifica generale. Le GTE vedono la coppia di Corvette C8.R comandare in parata, con la #4 di Milner/Nick Tandy davanti alla #3 di Antonio Garcia/Jordan Taylor.

La BMW #24 di Tracy Krohn/John Edwards (Team RLL) è risalita sul podio approfittando dei guai dei rivali, tirandosi dietro la sorellina #25 di Spengler/Philipp Eng. La Ferrari #62 di Risi Competizione (Pier Guidi/Calado) è quinta molto distante dopo l'incidente con la LMP3, ultima invece la Porsche #79.

Anche in GT Daytona c'è stato parecchio rimescolo, ma la Lexus #14 della Vasser Sullivan Racing condotta da Aaron Telitz/James Kirkwood ha compiuto una grande rimonta fino al primato.

Seconda in scia la Aston Martin #23 della Heart Of Racing (Darren Turner/Ian James), tallonata dalla Porsche #16 della Wright Motorsports (Trent Hindman/Jan Heylen), ma qui i giochi sono apertissimi perché in 5" ci sono 6 macchine e in 16" se ne contano 12.

Attardata la Acura NSX #44 della Magnus with Archangel per una foratura accusata da John Potter sul finire dei primi 60', così come per la Lamborghini #1 della Paul Miller Racing dato che Madison Snow è stato punito con un Drive-Through per aver superato un avversario nella corsia di rallentamento verso i box in fase di seconda sosta.

Amarezza in Vasser Sullivan per un guaio alla sospensione anteriore destra occorso alla RC F #12 di Frankie Montecalvo, che nelle fasi iniziali era balzato anche in testa per poi ritrovarsi in coda alla categoria.

Penalità anche per la Mercedes #28 della Alegra Motorsports, visto che la decisione su Daniel Morad come pilota al via è stata presa oltre tempo massimo; il canadese ha quindi scontato un Drive-Through in avvio di gara, segnalando che oltretutto Michael De Quesada è risultato positivo al Covid-19 in mattinata e quindi verrà sostituito da Mike Skeen.

 

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