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Daytona, 15° Ora: cinque regimi di bandiere gialle condizionano la corsa

Tra incidenti e un lunghissimo regime di neutralizzazione di 54' la 24 Ore continua a non avere favoriti e a concedere a molti le chanche di successo. Cadillac di nuovo al comando tra i prototipi e Ferrari prima tra le GTLM

#90 VisitFlorida.com Racing Multimatic Riley LMP2: Marc Goossens, Renger van der Zande, René Rast

#90 VisitFlorida.com Racing Multimatic Riley LMP2: Marc Goossens, Renger van der Zande, René Rast

Alexander Trienitz

Pit stop, #10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi: Ricky Taylor, Jordan Taylor, Max Angelelli, Jeff Gor
#62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE: Toni Vilander, Giancarlo Fisichella, James Calado
#62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE: Toni Vilander, Giancarlo Fisichella, James Calado
Pit stop, #33 Riley Motorsports Mercedes AMG GT3: Jeroen Bleekemolen, Ben Keating, Mario Farnbacher,
#33 Riley Motorsports Mercedes AMG GT3: Jeroen Bleekemolen, Ben Keating, Mario Farnbacher, Adam Chri
#19 BMW Team RLL BMW M6 GTLM: Bill Auberlen, Alexander Sims, Augusto Farfus, Bruno Spengler, pit sto

Dalla 12sima alla 15sima ora Daytona offre il campionario classico delle corse americane: bandiere gialle a ripetizione, una neutralizzazione lunghissima di ben 54' per assicurare condizioni accettabili di sicurezza sull'asfalto bagnato e una situazione più aperta rispetto alle fasi precedenti. In totale sono tredici le bandiere gialle dall'inizio della corsa e ben cinque nelle ultime tre ore.

È successo infatti che quando Angelelli sembrava avere saldamente in pugno la corsa sia andata a toccare il muro del banking alla staccata della bus stop la Porsche GTD di Nic Jonson costringendo la direzione corsa a esporre le prime bandiere gialle.

L'italiano ha visto quindi frantumarsi il vantaggio che aveva nei confronti della Riley di René Rast. In più la Cadillac ha subìto un drive through per aver infranto la procedura del pit stop, con un rifornimento effettuato senza che ci fosse l'estintore obbligatorio tra le mani del meccanico addetto.

Il risultato è stato che Rast ha preso la testa fino a quando le condizioni molto critiche della pista non hanno obbligato a una neutralizzazione che si è protratta per quasi un'ora. Al restart ci ha pensato la Mercedes AMG GTD di Mac Neil di toccare le barriere nel tratto misto per far esporre nuovamente la bandiera gialla proprio nei momenti in cui Jordan Taylor stava riprendendo il comando delle operazioni. Poco dopo si è ripartiti e la situazione sembrava stabilizzarsi.

Ma non è stato così perché sotto la pioggia all'uscita della curva numero 6 si è fermata l'Oreca PC di Hidman, il che ha portato neutralizzazione in appena due ore e mezza. Altri quindici minuti in fila indiana e alla ripartenza  la Cadillac di Taylor precedeva la Riley di Marc Goossens, salito al posto di Rast, e la seconda Cadillac di Albuquerque, staccato di un giro  davanti alla Ligier-Nissan di Derani.

La classifica però è apertissima soprattutto tra le GT. In GTLM  è ritornata a lottare per la vittoria la Ferrari 488 di Calado che si è prodotta in una bella lotta con le Porsche RSR di Lietz e Werner andando al comando proprio quando per le condizioni meteo è apparsa la quinta bandiera gialla. Insomma Daytona non smentisce se stessa. Si deciderà solo all'ultimo istante, in piena tradizione americana....

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