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Analisi

Cadillac LMDh: come è stata realizzata partendo da un concetto

Chris Mikalauskas, designer capo di Cadillac, ha collaborato con Cadillac Racing e Dallara allo stile della V-LMDh per imprimere l'identità del marchio su un'auto da corsa a tutti gli effetti. Ecco il suo racconto su come si è arrivati a questo risultato.

Alexander Sims, Cadillac V-LMDh

Foto di: Andreas Beil

L'anno prossimo Cadillac parteciperà al FIA World Endurance Championship e all'IMSA SportsCar Championship contro molti marchi di alto livello, come Porsche, Ferrari, Peugeot e altri. L'aspetto più entusiasmante della nuova era di questo genere di corse è che i fan potranno osservare griglie numerosissime che non sono composte da auto di serie. L'aspetto diverso delle macchine è ciò che caratterizzerà la serie.

Per noi di Cadillac è importante arrivare con una forte identità visiva alle spalle con la V-LMDh. Abbiamo imparato molto con la Daytona Prototype international, ma le regole della LMDh ci hanno offerto una grande tela su cui lavorare. Dal punto di vista del disegno ci hanno dato tutto quello che avremmo potuto chiedere: la LMDh è molto più larga e un po' più lunga, oltre a essere più snella in alcune aree rispetto alla precedente generazione di vetture.

Avere più libertà nelle regole e poter collaborare con Cadillac Racing e con il nostro partner per il telaio, Dallara, fin dal primo giorno, ci ha permesso di avere un impatto maggiore sulla vettura. Avere l'immagine e l'ispirazione del design in anticipo ha aiutato Dallara a capire cosa volevamo dal punto di vista del marchio. Questo ha aperto alcune porte per aiutarci a raggiungere l'obiettivo, soprattutto rispetto alla DPi, che è stata una sfida più impegnativa perché le basi erano già state gettate da tempo quando siamo stati coinvolti.

La V-LMDh era uno dei miei numerosi incarichi all'epoca, insieme ai veicoli di serie, e l'abbiamo affrontata in modo molto simile a come faremmo con un'auto stradale. Si prendono schizzi e modelli in creta e si cerca di trovare forme e linguaggio delle superfici che piacciano a tutti. Questo è solo il punto di partenza, poi si va avanti e indietro. Più si va avanti, meno iterazioni ci sono, perché ci si concentra sugli obiettivi.

La parte più divertente di questo lavoro è cercare di trovare soluzioni che permettano di ottenere ciò che si desidera senza perdere l'aspetto artistico, perché si tratta di una forma d'arte. L'auto deve essere bella: questo è ciò che dobbiamo avere alla fine. Ma dal punto di vista di Cadillac Racing e Dallara deve essere veloce, la macchina deve vincere. Abbiamo dovuto rispettare le loro indicazioni, abbiamo imparato dove potevamo allargarci e dove rimanere entro certi limiti. Abbiamo prodotto la Cadillac Project GTP Hypercar, per la quale abbiamo lavorato in collaborazione con Dallara e gli ingegneri per produrre qualcosa di artistico e unico nel suo genere per un'auto da corsa.

Project GTP Hypercar was a helpful exercise, reflecting where Caddy was in the development process at a certain moment in time

Project GTP Hypercar was a helpful exercise, reflecting where Caddy was in the development process at a certain moment in time

Photo by: Cadillac Communications

E' stato un esercizio utile, che rifletteva il punto in cui Cadillac si trovava nel processo di sviluppo in quel determinato momento.

Un'area della vettura di cui sono particolarmente orgoglioso è quella delle appedici sui parafanghi anteriore e posteriore. Sono 'fluttuanti' perché è come fossero sospesi nello spazio. Se si guarda al grande libro del patrimonio degli anni Cinquanta e Sessanta, le Cadillac erano riconoscibili per le loro forme a pinna e gli elementi a lama fluttuante ispirati allo spazio e alle corse dell'epoca.

Pensavo a un aereo velocissimo, come un caccia. Hanno tutti quegli elementi orizzontali che conferiscono loro una presenza, una sensazione di eleganza. Con queste appendici prendiamo elementi che abbiamo nel nostro DNA e li riproponiamo.

Ogni parte della vettura ha una funzione e una forma. Dal punto di vista del design non volevamo fare qualcosa solo per estetica, ma che potesse essere integrato in qualcosa di funzionale.

La V-LMDh dà a Cadillac una presenza sul palcoscenico mondiale e nordamericano, e la possibilità di unire i legami con le auto stradali che abbiamo prodotto o di cui stiamo parlando con i modelli Blackwing della Serie V e con la berlina elettrica di lusso Celestiq. Sono davvero entusiasta di questo.

The new V-LMDh will race in both WEC and IMSA with Ganassi and Action Express

The new V-LMDh will race in both WEC and IMSA with Ganassi and Action Express

Photo by: Cadillac Communications

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