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Balzan: "Partenza critica per chi non ha esperienza con queste gomme"

Alessandro Balzan, campione in carica della GTD, elogia le gomme Continental realizzate appositamente per Daytona ma prevede problemi per i piloti non abituati a gestire pneumatici freddi.

Alessandro Balzan, Scuderia Corsa

Alessandro Balzan, Scuderia Corsa

Action Sports Photography

#63 Scuderia Corsa Ferrari 488 GT3: Christina Nielsen, Alessandro Balzan, Sam Bird, Matteo Cressoni
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#63 Scuderia Corsa Ferrari 488 GT3: Christina Nielsen, Alessandro Balzan
Alessandro Balzan e Christina Nielsen
#68 Ford Performance Chip Ganassi Racing Ford GT: Billy Johnson, Stefan Mücke, Olivier Pla; #63 Scud
Christina Nielsen, Scuderia Corsa
#51 Spirit of Race Ferrari 488 GT3: Peter Mann, Maurizio Mediani
#51 Spirit of Race Ferrari 488 GT3: Peter Mann, Maurizio Mediani, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigo
#51 Spirit of Race Ferrari 488 GT3: Peter Mann, Maurizio Mediani
#51 Spirit of Race Ferrari 488 GT3: Peter Mann, Maurizio Mediani

A Daytona c'è stata la conferma della bontà delle Ferrari 488 nella classe GTD, con una bella doppietta ottenuta nelle qualifiche da Alessandro Pierguidi, sull'esemplare del Spirit of Race, emanazione diretta dell'AF Corse, e dal campione in carica Alessandro Balzan sulla vettura di scuderia  Corsa. Il rodigino, ormai  punto di riferimento dell'automobilismo Usa, si è trattato di un ottimo inizio di stagione.

"Per noi è quasi un debutto perché l'anno scorso a Daytona avevamo gareggiato con la 458 e su questa pista la differenza tra le due vetture è notevole. Direi che abbiamo preparato molto bene questa 24 Ore. Il lavoro di avvicinamento è iniziato in dicembre. Poi due settimane fa  abbiamo definito il tutto nei test preliminari collettivi. Si è trattato di un lavoro molto importante perché inizialmente c'erano temperature elevate poi tra il venerdì e il sabato è arrivata la pioggia e ha portato a un abbassamento. Grazie a questa variabilità abbiamo potuto comprendere quanto la 488 sia sensibile alle differenze del meteo".

"La 458 era diversa: migliorava il proprio comportamento in presenza di temperature basse mentre la 488 cambia radicalmente il bilanciamento del treno anteriore rispetto a quello posteriore, ragion per cui bisogna comprendere che tipo di lavoro sia necessario fare. Questa diversità deriva dal fatto che la 458 era una vettura che in campo aerodinamico era meno sofisticata, mentre la 488 è un'auto da corsa in tutto e per tutto, con un'aerodinamica  molto sensibile ai cambiamenti . Bastano pochi gradi in meno o in più sull'asfalto che le reazioni cambiano. Il tutto si traduce in una finestra di utilizzo più ristretta. La 488  è più professionale, devi realmente andare a cercare il millimetro di altezza o di allineamento e convergenza. Il set up deve essere meticoloso".

La qualifica si è risolta in un trionfo sia dei piloti italiani nel complesso sia della Ferrari. Quanto i tempi che avete ottenuto tu e Pierguidi possono essere indicativi per la corsa?
"Le prove sono andate molto bene. A differenza di altri noi abbiamo qualificato le vetture con i piloti Pro e questo ci ha fornito un vantaggio non indifferente. Qualcuno credo si sia nascosto volutamente. Come Scuderia Corsa il nostro obiettivo è stato quello di lavorare in ottica gara e soprattutto stint. Poi siamo felici del secondo posto a un centesimo dalla pole di Alessandro ma la cosa più importante è sapere che siamo ben preparati per la corsa".

"Vogliamo avere tra le mani una macchina prevedibile in tutte le condizioni, anche perché il meteo ha messo forte possibilità di pioggia. In ogni caso credo che l'obiettivo di tutti i ferraristi sia quello di vincere: in pochi lo ricordano ma siamo nel 50simo anniversario della trionfo delle P4 con l'arrivo in parata ed è il 70simo anniversario della Ferrari stessa. Avere due macchine in prima fila è un buon inizio ma bisognerà confermarsi anche alla 24sima ora. Sopravvivere alla pioggia sarà fondamentale. Qui non ho mai guidato sul bagnato e non credo si tratti di un'esperienza particolarmente piacevole. A Daytona c'è sempre il modo di recuperare.  Nel WEC ad ogni stint cerchi di costruirti un vantaggio che difficilmente poi viene annullato. In Imsa con le bandiere gialle esposte in media ad ogni ora è importante  essere nel gruppo perché ti viene data sempre  l'opportunità di effettuare rimonte importanti".

In molti sono preoccupati per la partenza che vi vede tutti assieme a differenza del passato. Perché?
"Ha ragione chi lo pensa. C'è una spiegazione tecnica:qui le termo coperte sono vietate e quindi si parte tutti quanti con le gomme fredde. Le Continental sono concepite per Daytona, per sopportare lo stress che deriva dalla pressione aerodinamica che si subisce sul banking. Quando guidi non avverti che stai stressando il pneumatico ma in realtà sulla sopraelevata sfiori i 300kmh con 1500kg di carico aerodinamico. Giustamente la gomma è stata realizzata per rispondere a queste esigenze di sicurezza e affidabilità ma non si può pretendere che possa fornire perfomance immediate sul fronte delle temperature".

"Per farla rendere in moto ottimale servono quasi tre giri completi; questo può mettere in difficoltà i piloti meno esperti. Noi, come classe GTD,  siamo gli unici che possiamo contare sull'ABS ed è prevedibile che all'inizio costituisca un vantaggio non tanto sulle GTLM, dove i piloti sono tutti pro e quindi professionisti, quanto sui PC-ndr i prototipi vecchia concezione- ai quali bisogna prestare molta attenzione perché essendo guidati da equipaggi misti, professionisti e amatori, spesso si rendono protagonisti di mosse che non ti aspetti".

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