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24h di Daytona, 18a Ora: martello "VDZ", Porsche davanti in GTLM

Van Der Zande spinge fortissimo con la Cadillac #10, mentre quella #31 perde terreno scivolando dietro alla #5 e alla Mazda #77. Problemi ai freni per la BMW in GTLM, ne approfittano nuovamente le 911. Lamborghini tiene il primato in GTD.

#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Ryan Briscoe, Scott Dixon, Kamui Kobayashi

#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Ryan Briscoe, Scott Dixon, Kamui Kobayashi

Richard Dole / Motorsport Images

Renger Van Der Zande è un martello e ha imposto un ritmo che nessuno è riuscito a tenere quando siamo giunti alla 18a ora della 24h di Daytona, con l'alba che comincia ad illuminare nuovamente il tracciato della Florida.

Il portacolori della Wayne Taylor Racing è ormai fuggito via con la Cadillac #10 e fra l'altro alle sue spalle si infuoca la lotta per il secondo posto, dato che la Cadillac #31 della Action Express Racing #31 di Nasr-Conway-Derani-Albuquerque ha dovuto cedere la piazza d'onore ai colleghi di marchio Barbosa-Bourdais-Duval (Mustang-JDC), che con la DPi V.R. #5 precedono la Mazda #77 di Jarvis-Nunez-Pla.

Il terzetto sopracitato è ormai lontano dal leader, mentre sta cercando di recuperare terreno l'altra Mazda del Team Joest, la #55 con sopra Bomarito-Tincknell-Hunter Reay.

Sesti rimangono Montoya-Cameron-Pagenaud sulla Acura del Team Penske #6, con dietro la seconda Cadillac #85 della JDC affidata a Piedrahita-Leist-Miller-Vautier.

In Classe LMP2 si è invece materializzato il colpo di scena perché la Oreca #52 della PR1 Mathiansen Motorsports è dovuta tornare di fretta ai box per un guasto, che quindi priva Boulle-Aubry-Keating-Trummer di un primato che pareva ormai al sicuro. Ora i nuovi leader sono Hanley-Hedman-Braun-Newey con la 07 della DragonSpeed, mentre il quartetto della Era Motorsport (Minassian-Merryman-Tilley-Lewis) resta terzo, anche se deve guardarsi dal possibile rientro della Tower Motorsport by Starworks.

Anche in GTLM sono cambiate le cose per grattacapi nei quali sono incappati Krohn-Edwards-Mostert-Farfus con la BMW #24 del Team RLL. La M8, dopo essere stata tallonata a lungo dalla Porsche #912, è dovuta rientrare in pit-lane per sostituire i freni, perdendo così parecchio. Le 911 RSR-19 hanno quindi ripreso la loro parata con Jaminet-Vanthoor-Bamber che precedono per una decina di secondi i compagni di squadra Tandy-Makowiecki-Campbell.

Sul terzo gradino del podio virtuale sale la Corvette C8.R #3 di Garcia-Taylor-Catsburg, con dietro appunto la M8 #24 e - più distante - la Ferrari 488 di Pier Guidi-Calado-Serra-Rigon (Risi Competizione).

In GTD la Lamborghini Huracan #48 di Caldarelli-Sellers-Snow-Lewis (Paul Miller Racing) resta prima, ma alle spalle del mezzo di Sant'Agata Bolognese sta risalendo furiosamente la Audi R8 LMS di Bortolotti-Ineichen-Morad-Vanthoor (WRT), che ha passato la Lamborghini #44 della GRT Magnus. Alla 16a ora problema tecnico ha invece mandato K.O. la Porsche della Pfaff Motorsport che era partita in pole, mentre va sempre tenuta d'occhio la 911 #16 che la Wright Motorsport ha affidato a Hardwick-Long-Imperato-Bachelor, al momento quarta, ma in piena lotta per il podio.

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