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24 Ore di Daytona, 12° ora: le Cadillac si portano al comando a metà gara

Pipo Derani si trova al comando a metà gara al volante della Cadillac #31 davanti alla vettura gemella di Jordan Taylor, ma le Acura sono vicine.

#31 Whelen Engineering Racing Cadillac DPi, DPi: Felipe Nasr, Pipo Derani, Eric Curran

Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

Bandiere e ruota panoramica
#54 CORE autosport Nissan DPi, DPi: Jonathan Bennett, Colin Braun, Romain Dumas, Loic Duval
Audi Pace Car
#84 JDC-Miller Motorsports Cadillac DPi, DPi: Simon Trummer, Stephen Simpson, Chris Miller, Juan Piedrahita
#67 Ford Chip Ganassi Racing Ford GT, GTLM: Ryan Briscoe, Richard Westbrook, Scott Dixon, #912 Porsche GT Team Porsche 911 RSR, GTLM: Mathieu Jaminet, Earl Bamber, Laurens Vanthoor
#63 Scuderia Corsa Ferrari 488 GT3, GTD: Cooper MacNeil, Toni Vilander, Jeff Westphal, Dominik Farnbacher

Una strategia leggermente differente, separata da circa sette minuti, ha visto le due Cadillac DPi-V.Rs scavalcare le due Acura del team Penske affidate ad Alexander Rossi e Juan Pablo Montoya, ma questi sono ritornati su strategie simili poco prima dello scoccare della dodicesima ora.

Il team Penske ha vissuto momenti di frustrazione per il tempo perso nel precedente pitstop, ma non è paragonabile con quanto accaduto al CORE autosport in pista con l’unica Nissan DPi. Prima dell’undicesima ora Romain Dumas, in lotta nella top five, è stato colpito da problemi elettrici che hanno colpito il funzionamento del cambio semiautomatico.

Questo inconveniente ha fatto salire i suoi tempi sul giro di tre secondi ed è stata necessaria una lunga sosta. La Nissan è così scivolata in settima posizione, con al volante Jon Bennett, ed è attardata di sei giri preceduta dalla Mazda #55 di Jonathan Bomarito, in ritatdo di un giro, e dalla Cadillac di Devlin DeFrancesco in ritardo di due.

In LMP2 continua il dominio del DragonSpeed con Sebastian Saavedra in vantaggio di un giro sul compagno di team Nicolas Lapierre, mentre il Performance Tech Motorsports è terzo con sei giri di ritardo.

Nella GT Le Mans la Corvette C7.R #3 era riuscita a recuperare i due giri di svantaggio accumulati ad inizio gara a causa di una collisione con la vettura gemella in pit lane,  ma quando Antonio Garcia si trovava al comando è rimasto fermo in pista senza benzina.

Lo stop ha fatto proclamare l’ottava caution ed una inevitabile corsa ai pit stop. All’uscita dalla corsia dei box Philipp Eng sulla #25 BMW M8 ha preso la prima posizione seguito dalle Porsche 911 RSR di Nick Tandy ed Earl Bamber, Oliver Gavin sulla #4 Corvette, Dirk Muller  alla guida della Ford GT e Davide Rigon sulla Risi Competizione Ferrari 488.

Nella GT Daytona la prima posizione è in mano di Cooper MacNeil alla guida della Ferrari 488 della Scuderia WeatherTech davanti alla Acura del Meyer Shank Racing di Justin Marks seguiti da Parker Chase su Audi R8 dello Starworks Motorsport e Christopher Mies alla guida dell’Audi del Montaplast by Land.

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