GTWC: Audi e Lamborghini trionfano nello spettacolo di Zandvoort
Due gare stupende in Olanda che vengono conquistate da Tomita-Van Der Linde ed Altoè-Costa, i quali riscattano un primo round sfortunato. Podio anche per Gachet-Palette, Chevalier-Jean. Grenier-Siedler penalizzati. Ferrari regina in Pro-Am.
Sono Audi e Lamborghini le regine di Zandvoort, dove le due gare Sprint del GT World Challenge Europe hanno regalato emozioni davvero stupende con tanti colpi di scena.
Ryuichiro Tomita e Kelvin Van Der Linde si impognono nella bagnata Gara 1 con la R8 LMS del Belgian Audi Club Team WRT, mentre il sole del secondo round ha illuminato la Huracan di Giacomo Altoè ed Albert Costa in quello che è il primo loro successo del 2020.
GARA 1: La pioggia premia Tomita e Van Der Linde, amarezza Lamborghini
Gara 1 è stata una di quelle di rara bellezza, soprattutto su un tracciato ostico per i sorpassi come è quello di Zandvoort. A rimescolare le carte regalando ancor più spettacolo ci ha pensato la pioggia, che ha iniziato a cadere poco prima del via nonostante i raggi di soli si stessero facendo largo tra le nubi.
Qui la carta vincente nel mazzo l'hanno subito avuta i piloti che hanno scelto le gomme da bagnato, mentre quelli speranzosi di miglioramenti meteo hanno ricevuto una discreta mazzata fin dal giro di formazione, al termine del quale Tommaso Mosca, Aurélien Panis e Nelson Panciatici hanno fatto rientro ai box per sostituire gli pneumatici.
Non è stato di questo avviso il poleman Mikael Grenier e il ragazzo della Emil Frey Racing ha pagato a carissimo prezzo l'azzardo venendo via via risucchiato nel gruppo con una Lamborghini #14 al limite dell'inguidabile, mentre il suo compagno di squadra Altoè è stato un fulmine scattando dal 10° posto e balzando secondo con la Huracan #163.
Al comando si è portato immediatamente Tomita, bravissimo a controllare la situazione (piuttosto insidiosa visto che a tratti il fondo presentava chiazze di bagnato e parti asciutte), soprattutto perché l'Audi R8 LMS #31 ha avuto per metà gara il pressing di Altoè.
Dietro al veneto è risalito Steven Palette con la Audi #26 della Saintéloc Racing, addirittura Pierre Alexandre Jean ha portato la Bentley #108 della CMR dal 18° al 4° posto tirandosi dietro la Mercedes #90 di Ezequiel Perez Companc (Madpanda Motorsport) e la Ferrari di Louis Machiels (AF Corse).
In generale chi era più indietro ha optato per le coperture scanalate piuttosto che le slick: queste ultime le hanno invece montate Jim Pla, Oscar Tunjo e Rougier, finiti rapidamente fuori dalla Top10, mentre Timur Boguslavskiy e Charles Weerts e Finlay Hutchison hanno fatto rientro in pit-lane dopo il primo giro.
Con Grenier intestardito nell'insistere con le slick e addirittura doppiato al giro 8, l'attenzione principale si è spostata sulle bagarre per i vertici assoluti e di Pro-Am. Qua abbiamo avuto un bel braccio di ferro tra le 488 e Chris Froggatt (SKY-Tempesta Racing) ha raggiunto al giro 14 e passato Machiels, salendo anche sesto.
Davanti Tomita non ha mollato di un millimetro nonostante Altoè desse l'impressione di averne di più. "Giacomino" esattamente a metà gara è invece incappato nell'enorme beffa di vedere esplodere la gomma posteriore sinistra, proprio un paio di metri dopo aver superato l'ingresso della corsia box. Il ragazzo di Adria si è trovato a percorrere i 4,2km del tracciato su tre ruote, riportando poi la Lamborghini al suo team per cedere il volante ad Albert Costa.
Nella girandola delle soste, la maggior parte ha preferito non rischiare e continuare con le gomme da pioggia, seppur il sole continuasse a presenziare imperterrito. Van Der Linde (#31) ha tenuto il primato prendendo il posto di Tomita, Simon Gachet (#26) è salito secondo davanti ad Hugo Chevalier (#108) e Costa, intento a combattere duramente con Andrea Bertolini (#52).
Il modenese, leader della Pro-Am, ha cercato per qualche giro di resistere allo spagnolo, poi pian piano è scivolato indietro in classifica.
Chevalier ha preso la scia di Gachet passandolo al giro 29, ma le emozioni più grandi che le hanno regalate Eddie Cheever (#93), Nick Foster (#20) e Joules Gounon (#107), raggiunti poi da Thomas Neubauer (#15) e Mattia Drudi (#55) in una battaglia serratissima per la Top5.
Fra sportellate, staccatone e ruote sull'erba, oltre che bellissime azioni a tre macchine affiancate, alla fine Gounon è riuscito a scavalcare sia la Ferrari che la Mercedes, salendo quinto, ma senza la possibilità di raggiungere Costa, che nel frattempo aveva allungato.
Van Der Linde ha controllato la situazione senza patemi tagliando il traguardo vittorioso con ben 30" su Chevalier, che si aggiudica la Classe Silver davanti al duo Gachet-Palette.
Quarto posto generale per Gachet-Palette, secondi nella prima categoria, nella quale troviamo anche Panciatici-Gounon, a completare la Top5.
Col sesto posto assoluto, Perez Companc-Axcyl Jefferies si portano a casa il terzo in Silver Class, precedendo la Lexus di Panis-Neubauer e l'Audi di Mosca-Drudi.
Froggatt-Cheever sono invece noni e conquistano la vittoria in Pro-Am in un finale concitato che vede Lee Mowle-Phil Keen portare seconda (e decima assoluta) la Mercedes #18 della ERC Sport con cui erano partiti addiruttura ultimi.
A Nick Foster-Valentin Pierburg va il terzo gradino del podio Pro-Am con la Mercedes #20 della SPS Automotive Performance.
GARA 2: doppietta Lamborghini, che beffa per Weerts-Vanthoor!
Il riscatto delle Lamborghini arriva in Gara 2 con Altoè-Costa e Grenier-Siedler, autori di una fantastica doppietta per la Casa del Toro, ma complice anche una infrazione commessa in fase di pit-stop dal Team WRT che costa il primato a Weerts-Vanthoor, penalizzati a fine corsa.
In partenza il poleman Siedler ha tenuto la prima posizione chiudendo la porta a Van Der Linde, a sua volta incalzato da Costa. Haase si è invece ritrovato nella morsa dei rivali prendendo un colpo da Gounon e finendo in testacoda, per poi ripartire in ultima posizione.
Fraga ne ha approfittato per salire quarto superando Gounon, con dietro Vanthoor. Il belga ha ceduto il passo a Drudi nel corso del terzo giro, ma il romagnolo è stato costretto a rientrare ai box qualche tornata più tardi per un problema, così come Gachet.
La bagarre fra il gruppetto dei primi sei si è accesa fin da subito perché Siedler non è riuscito a scappare via, mentre Van Der Linde ha dovuto guardarsi le spalle più volte da Costa, che nel frattempo aveva negli scarichi Fraga, Gounon, Vanthoor e Foster.
Al giro 11, Van Der Linde ha provato l'attacco disperato al primato nella chicane 12-13, ma è andato lungo nella terra; rientrando ha creato un bel caos per cercare di tenersi dietro Vanthoor e Gounon, ma il francese della Bentley ha ricevuto un colpo ed è finito a sua volta nella via di fuga sul curvone "Kumho" ritrovandosi addirittura 12°.
In tutto ciò hanno ringraziato le Mercedes di Foster e Fraga, che Van Der Linde ha respinto alla "Tarzan" con un'altra staccata al limite condita da contatto.
Nel passaggio seguente, avvicendamento fra le Lamborghini grazie al sorpasso effettuato da Costa su Siedler, prendendosi il primato proprio poco prima dell'apertura della finestra per i pit-stop.
Qui si è giocato nuovamente col meteo perché al 30' di gara qualche goccia di pioggia ha iniziato a scendere ancora dal cielo, rischiando di far saltare i piani a chi si era già fermato.
I primi a rientrare sono stati Siedler (per Grenier), Van Der Linde (Tomita), Haase (Rougier) - che pian piano era risalito in Top10 con un ritmo fantastico - Neubauer (Panis) ed Hites (Pla) al 15° giro, con Costa che ha ceduto il volante ad Altoè al 17° rientrando davanti alla Lamborghini "gemella", pur con qualche grattacapo per via dell'insidiosa pioggerellina.
Gli ultimi ad effettuare cambio gomme-pilota sono stati Vanthoor (con Weerts), Foster (Pierburg) e Cheever (Froggatt). Chi ci ha guadagnato sono sicuramente stati i due del Team WRT perché Weerts è uscito dalla corsia box proprio davanti ad Altoè e Grenier, con Tomita quarto e Boguslavskiy quinto, incalzato da un Rougier che ha proseguito la rimonta iniziata da Haase.
Il francese ha sfilato la posizione al russo con un sorpassissimo all'esterno della curva 11, mentre il portacolori di AKKA ASP è stato raggiunto anche dalla Lexus di Panis, senza però cederle nulla.
Intanto Pierburg ha buttato alle ortiche un possibile piazzamento in Top10 (e il potenziale successo Silver) finendo nella ghiaia alla curva "Marlboro", ma l'attenzione si è per forza di cose spostata sui primi due.
Weerts ha cercato di resistere ad Altoè, che ha dato l'impressione di averne nettamente di più, ma di attendere il momento propizio per sferrare l'attacco al belga. La doccia fredda per il leader è invece arrivata dalla direzione gara, che lo ha punito con un Drive Through per una violazione al regolamento durante il pit-stop.
Weerts non si è fermato e quindi la penalità si è trasformata in termini cronometrici che relegano lui e Vanthoor al decimo posto in classifica generale.
Vittoria meritata per Altoè-Costa (la prima per loro nella serie) e 1-2 Lambo grazie al secondo posto di Grenier-Siedler. Tomita-Van Der Linde salgono sul terzo gradino del podio precedendo gli ottimi Haase-Rougier, che alla luce dell'incidente iniziale sono autori di un recupero incredibile.
Top5 per Boguslavskiy-Fraga, nonché i migliori delle Mercedes, mentre dietro alla AMG-GT3 #88 abbiamo il trio di vetture che formano il podio della Classe Silver.
A vincerla sono Panis-Neubauer, per un pelo davanti alla Mercedes di Oscar Tunjo-Juuso Puhakka (#2 Toksport WRT), al riscatto dopo una Gara 1 negativa. Terzi abbiamo invece Perez Companc-Jefferies.
In casa Bentley-CRM si registra il nono posto per Panciatici-Gounon e l'undicesimo di Jean-Chevalier.
La Classe Pro-Am va ancora a Froggatt-Cheever, che stavolta battono Machiels-Bertolini e Pierburg-Foster.
Nel post-gara sono però arrivate delle penalità che hanno cambiato la classifica: la Lamborghini #14 della Emil Frey Racing ha ricevuto 30" per "unsafe release" al pit stop, mentre l'Audi #31 del Team WRT è stata punita con la stessa sanzione per una mossa troppo aggressiva ai danni della Huracan #163 di Altoè-Costa. Anche la Mercedes #90 della Madpanda Motorsport viene penalizzata per aver accelerato al pit-stop con le ruote non ancora a terra.
In questo modo, Siedler-Grenier (#14) scivolano decimi assoluti, mentre Van Der Linde-Tomita (#31) sono dietro di loro e la AMG di Perez Companc-Jefferies si ritrova 15a generale e sesta in Silver Cup.
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