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L'Audi vince la 24 Ore di Spa per appena 7 secondi!

Successo per Rast/Vanthoor/Winkelhock, che hanno piegato la BMW della Marc VDS. Ferrari ok in PRO-AM

Quella di quest'anno è stata probabilmente una delle 24 Ore di Spa-Francorchamps più combattute e ricche di attimi di suspence degli ultimi anni: basta pensare che dopo un giorno intero di gara, alla fine i primi due equipaggi hanno chiuso distanziati di appena 7".

A spuntarla è stato l'equipaggio del Belgian Team WRT composto da René Rast, Markus Winkelhock e Laurens Vanthoor, che hanno quindi regalato all'Audi la terza affermazione negli ultimi anni. A cercare di rendergli la vita difficile ci ha provato la BMZ Z4 della Marc VDS, che con Dirk Werner, Markus Palttala e Lucas Luhr si è proprio alternata in continuazione al comando con la R8 LMS Ultra che poi si è imposta.

Il dualismo al vertice è cominciato nel corso della notte e nelle prime ora del mattino sembrava che ad avere la meglio potesse essere proprio l'equipaggio di casa BMW, che pareva avere una migliore gestione delle gomme e dei freni. Non a caso aveva preso un po' di margine quando i rivali di Ingolstadt hanno dovuto sostituire i dischi freno anteriori e le pastiglie ad un paio d'ore dal termine.

La svolta però è arrivata quando mancavano solamente una quarantina di minuti al termine quando la Marc VDS ha effettuato la sua ultima sosta, decidendo di non montare le gomme nuove. Questo ha permesso a Dirk Werner di tornare in pista con una ventina di secondi di vantaggio. Peccato per lui però che sulla R8 che lo inseguiva c'era un René Rast davvero indiavolato e nell'arco di dieci giri è riuscito ad andare a riprenderlo e a scavalcarlo, chiudendo appunto con un vantaggio di 7".

Le Audi comunque hanno monopolizzato la parte alta della classifica, piazzandosi anche al terzo ed al quarto posto, con l'altra della WRT affidata a Mies/Stippler/Nash, che ha conquistato l'ultimo posto disponibile sul podio ai danni di quella della Sainteloc portata in gara da Ortelli/Sandstrom/Guilvert. Dopo la vittoria della passata stagione, la Mercedes SLS AMG della HTP Motorsport questa volta si è invece dovuta accontentare del quinto posto finale con Bukh/Gotz/Jaafar.

Solo 12esimi invece i vincitori della 24 Ore di Le Mans, Andre Lotterer, Marcel Fassler e Benoit Treluyer, che ovviamente al volante di una Audi erano stati terzi fino alla 20esima ora, prima di essere attardati da un contatto con una delle Mercedes della Black Falcon. Questo comunque non ha impedito alla Casa di Ingolstadt di completare una bella tripletta di successi nelle 24 Ore più importanti di quest'anno, aggiungendo quella delle Ardenne a quelle di Le Mans e del Nurburgring.

Continuando a scorrere la classifica, si merita un applauso l'equipaggio della AF Corse che ha portato la Ferrari 458 #53 al sesto posto assoluto e quindi alla vittoria in classe PRO-AM. Stiamo parlando di Niek Hommerson, Louis Machiels, Andrea Bertolini, Marco Cioci, che si sono imposti per appena 23" al termine di un bellissimo duello con la BMW della Ecurie Ecosse, con Sims/Bryant/Smith/McCaig che nel finale hanno approfittato di qualche acciacco ai freni della 458 per rifarsi sotto. Terzo gradino del podio di PRO-AM poi per l'altra Rossa dell'equipaggio Wyatt/Rugolo/Lowndes/Piccini.

Decima la prima delle Aston Martin, che è stata quella della MP Motorsport affidata a Ambra/Osborne/Poole/Turner, mentre ha chiuso addirittura 13esima la Bentley Continental GT3 che aveva vinto gli ultimi due appuntamenti della Blancpain Endurance Series con Smith/Meyrick/Kane, rallentati prima da un problema ai freni e poi alla centralina. Nera invece la prova delle McLaren MP4-12C della ART Grand Prix, entrambe costrette al ritiro ancora prima di arrivare a metà della distanza.

Dopo essere stati al comando per buonissima parte della corsa, nel Gentlem Trophy si sono invece imposti Peter Mann, Alexander Talkanitsa, Cedric Mezard e Francisco Guedes, che componevano l'equipaggio della Ferrari #51 schierata dalla AF Corse.

La corsa è stata caratterizzata nella prima fase anche da diversi incidenti spettacolari, che fortunatamente non hanno avuto conseguenze tragiche come magari poteva apparire in un primo momento. Ad aprire le danze è stato quello della Ferrari di Maleev all'Eau Rouge, al quale è seguita la maxi-carambola che ha coinvolto Danyliw, Demirdjian e Muller nello stesso punto. A gelare il sangue però è stato il terribile botto di Marcus Mahy e Vadim Kogay a Stavelot, che ha portato anche all'esposizione della bandiera rossa nella quinta ora di gara.

Il primo, infatti, è stato trasferito d'urgenza in ospedale in elicottero, ma prima della fine della corsa sono arrivate notizie positive sulle sue condizioni: dopo una breve fase di coma indotto, ora il 53enne è cosciente e reagisce agli stimoli, oltre a muovere tutti gli arti. In ogni caso ad attenderlo ora c'è una lunga degenza.

24 Ore di Spa-Francorchamps - Classifica Finale

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