Una grande rimonta per Montermini a Bathurst
Il pilota italiano è scattato cinquantesimo e ha recuperato sino al sesto posto assoluto e secondo di categoria
Una tenace rimonta dal 50esimo e ultimo posto della griglia al secondo posto di categoria e sesto assoluto ha caratterizzato l'esordio stagionale di Andrea Montermini. Il campione modenese è stato grande protagonista alla 12 Ore di Bathurst, in Australia, al volante della Ferrari 458 GT3 del team Vicious Rumor Racing di Melbourne.
Sul complesso tracciato di Mount Panorama Montermini ha condiviso l'abitacolo della rossa numero 49 con l'australiano Renato Loberto e il danese Benny Simonsen, lanciandosi in un'impresa che sembrava impossibile dopo i problemi patiti in qualifica: raggiungere il podio di classe GT3-Am.
La classica gara endurance, vinta dal team ufficiale Nissan con l'equipaggio Strauss-Chiyo-Reip, è stata caratterizzata da venti ingressi della safety car, ma sono stati gli inconvenienti all'impianto frenante durante le prove ufficiali del sabato a condizionare la domenica di Andrea e i suoi compagni di squadra, costretti a partire dal fondo dello schieramento di partenza. Infatti, dopo 12 ore di sorpassi e duelli mozzafiato il distacco dai vincitori è rimasto quello delle prime fasi della gara, quando Simonsen era riuscito a rimontare attestandosi intorno al 20esimo posto. Montermini ha preso per la prima volta il volante alla quarta ora in 14esima posizione. A lui è toccato anche lo stint finale, quello che ha permesso di festeggiare sul podio di categoria un secondo posto conquistato con tanta grinta e un perfetto.
“Abbiamo certamente fatto il massimo - racconta Montermini - questa gara è incredibilmente impegnativa, in più abbiamo dovuto rimontare fin dal primo metro. Il grande lavoro svolto nell'intero weekend ci ha ripagato con un risultato importante a fronte di avversari di alto profilo. Le tante safety car hanno interrotto il nostro ritmo, che alla fine si vedeva che era ottimo, ma siamo felici per quanto conquistato in rimonta e di quanto dimostrato in pista anche da Simonsen, sempre efficace, e Loberto, che ha tenuto un buon passo. Risolte le piccole noie ai freni al sabato, la Ferrari 458 ci ha permesso di gareggiare sempre al top e l'affiatamento di tutto il team è stato decisivo per raggiungere i vertici”.
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