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Analisi

Maserati: quale futuro nelle corse fra GT e Formula E?

Una delegazione del Tridente è stata vista con Agag in occasione dell'E-Prix di Roma. E subito si sono sparse le voci di un ingresso del marchio italiano in Formula E. In realtà la serie elettrica è solo una delle opzioni che si stanno discutendo a Modena. Andiamo a scoprire quali sono gli scenari e le tempistiche perché Maserati torni protagonista nel Motorsport.

Maserati Logo

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Alessio Morgese

Quale sarà il ruolo della Maserati nel motorsport? Il Tridente ha acceso la curiosità del mondo intero perché i vertici del marchio modenese erano a Roma in occasione dell’E-Prix.

E dopo un pranzo di Alejandro Agag con l’amministratore delegato, Davide Grasso, le voci di un ingresso in Formula E si sono inevitabilmente moltiplicate, perché l’abile manager spagnolo ha lasciato intendere che la serie elettrica avrebbe proprio bisogno della presenza di un marchio italiano per completare lo scacchiere delle Case automotive coinvolte.

In realtà, stando ai bene informati, la discesa nell’Urbe della delegazione Maserati era dovuta essenzialmente all’incontro con Xavier Mestelan Pinon, direttore di DS Performance, che è stato nominato da Carlos Tavares in qualità di capo del Motorsport Stellantis, la galassia automobilistica nata dalla fusione del Gruppo PSA con FCA, nella quale la Maserati deve rappresentare il brand del lusso, mentre Alfa Romeo, DS e Lancia sono raggruppate nell’area dei marchi premium.

Il 9 settembre scorso Davide Grasso, nel giorno del lancio della MC20, aveva ufficializzato che la Maserati sarebbe tornata alle corse, ma per impegnarsi dove e quando? Tavarez ha chiesto di stilare un piano di lungo respiro che guardasse a un periodo temporale di quindici anni.

E, considerato che metà della produzione è orientata sul nuovo motore Nettuno, il 6 cilindri a V da 630 cavalli dotato di pre-camera di combustione in stile F1, e l’altra metà punta su modelli full electric è facile pensare che lo sguardo si sia orientato specificatamente su categorie: il GT e la Formula E.

Inizialmente era stato fatto qualche pensiero anche su una presenza alla 24 Ore di Le Mans, ma l’analisi dei costi ha consigliato di guardare a programmi agonistici che fossero più in linea con i numeri attuali del marchio, cercando la collocazione che possa dare il massimo ritorno da un impegno sportivo.

La trasferta romana, quindi, è stata molto utile per “annusare l’aria” e farsi un’idea precisa di un campionato che già Sergio Marchionne, quando era CEO di FCA, aveva indicato come un possibile teatro di sfida per Maserati, non essendo sbocciata l’idea di portare il Tridente in F1 sulla Haas come era stato fatto, invece, con l’Alfa Romeo sulla Sauber.

Nel dossier che a Modena è stato aperto sulle corse, la Formula E ha un suo perché, ma non è l’unica soluzione percorribile perché l’ideale collocazione agonistica sarebbe nel Gran Turismo dove la Maserati ha impresso pagine gloriose di storia.

Come dimenticare l’epopea della MC12 nel campionato GT FIA: la biposto progettata dall’ingegner Giorgio Ascanelli ha dominato la scena per cinque anni di fila dal 2005 fino al 2009 facendo man bassa di successi con una vettura imbattibile nonostante i ripetuti tentativi di renderla meno competitiva a livello regolamentare.

È normale che Maserati ambisca a riallacciare il cordone ombelicale con quella meravigliosa esperienza, anche perché le gare GT possono trasformarsi in un business a margine dell’attività ufficiale, incentivando la presenza di team o clienti interessati a riportare il marchio modenese alle diverse latitudini del globo.

E in una proiezione nel tempo non è da escludere anche il ritorno di una serie monomarca che riprenda una tradizione iniziata con la Biturbo e poi proseguita con la Ghibli e, infine, con la GranTurismo.

Pinon, che nel frattempo è stato nominato direttore tecnico della FIA al posto di Gilles Simon, sta lanciando anche una serie GT elettrica che dovrà avere le prestazioni delle attuali GT3, ma si tratta di una categoria di cui ancora poco si conosce.

Nessuna decisione è stata ancora presa, ma a livello strategico il mese di maggio potrebbe diventare cruciale: Xavier Mestelan Pinon andrà a Modena per analizzare i diversi progetti che lo staff di Davide Grasso avrà proposto, valutandone la fattibilità dal punto di vista finanziario.

In seconda battuta l’idea scelta che verrà portata avanti verrà discussa con Carlos Tavares che dovrà dare l’imprimatur definitivo al ritorno della Maserati nelle competizioni. Parliamo di tempistiche che arriveranno verso la fine dell’anno. È pensabile, quindi, che l’avvio di un progetto possa avvenire nel 2022, ma un eventuale debutto non potrà avvenire prima del 2023. Agli appassionati toccherà aspettare ancora un po’…

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