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Lamborghini: Reggiani nuovo vice presidente Motorsport

Con l'arrivo di Rouven Mohr da Audi nel ruolo di Chief Technical Officer di Lamborghini, Maurizio cambia ruolo e si occupa di Motorsport: la nomina di un personaggio così rappresentativo della Casa di Sant'Agata Bolognese indica che in un prossimo futuro possiamo aspettarci un salto di qualità nelle corse con l'ingresso nelle gare endurance con un Prototipo LMDh.

Grid girls con il logo Lamborghini

Grid girls con il logo Lamborghini

Maurizio Reggiani è il nuovo vice presidente Motorsport di Automobili Lamborghini. La nomina arriva a completamento di un cambiamento nell’organizzazione dell’area Direzione Ricerca e Sviluppo della Casa di Sant’Agata Bolognese.

Rouven Mohr arriva da Audi per assumere la responsabilità del Dipartimento R&D in qualità di Chief Technical Officer prendendo le consegne da Maurizio Reggiani, che assume una posizione strategica nello sviluppo di Squadra Corse diretta da Giorgio Sanna.

Reggiani è un pilastro della Lamborghini: è entrato in azienda nel 1995 e da allora ha seguito la nascita e lo sviluppo di tutti i modelli che hanno seguito la Murcielago. Soddisfatto Stephan Winkelmann, presidente e CEO di Lamborghini: “Maurizio Reggiani è stato alla base di ogni decisione fondamentale che ha consentito a questa azienda di raggiungere i risultati di oggi. È stato il padre dei modelli Lamborghini di maggior successo, dall’Aventador all’Urus, dall’Huracan alla Countach LPI 800-4, modelli che sono diventati o diventeranno presto icone nella storia di questo marchio”.

Dopo una gloriosa carriera che lo ha portato al timone della direzione tecnica nel settore delle supercar, il 63enne manager di San Martino Spino si dedica alle corse lasciando intendere che il suo arrivo possa preludere all’ingresso della Lamborghini nel mondo dei Prototipi LMDh, seguendo la strada che è già stata aperta da Porsche e Audi.

Il Toro, infatti, potrebbe beneficiare proprio delle aperture del regolamento WEC e IMSA che permettono di sviluppare un’aerodinamica propria sulla base di una vettura condivisa con i marchi gemelli, avviando un’operazione molto prestigiosa ma con costi particolarmente contenuti.

L’esperienza di Maurizio può essere particolarmente utile anche nella definizione di un futuro più sostenibile per Lamborghini anche nell’ambito delle corse.

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