FIA GT World Cup: Mortara guida la prima fila tutta Audi a Macao
Il pilota italiano ha dovuto sudare sette camicie, ma alla fine fine è riuscito a piegare per 154 millesimi il compagno di squadra Laurens Vanthoor. Terzo tempo per la Porsche di Earl Bamber.
Foto di: Alexander Trienitz
Viene presentato come “Mr.Macao”, e con queste premesse può sembrare scontato trovarlo in cima alla classifica dei tempi al termine della sessione di qualifica. Ma Edoardo Mortara non è proprio dello stesso parere, e per ottenere il miglior tempo nel turno di prove ufficiali della Coppa del Mondo FIA GT ha dovuto sudare non poco.
"Qui a Macau è sempre dura – ha commentato “Edo” – è una pista che non fa sconti, neanche a chi già vinto in altre occasioni. Credo che abbiamo scelto una via di assetto corretta ma anche non semplice. La priorità era quella di avere il massimo sul fronte della velocità di punta, e vi assicuro che fare la curva Mandarin in pieno (a 265 km/h) con poco carico aerodinamico non è proprio una passeggiata. Domani mi monteranno la telecamera on-board, quindi avrete modo di vedere".
La pole position di Mortara è arrivata anche con il brivido dell’ultima curva. "Sapevo che era un giro buono – ha spiegato – ma sono entrato nell’ultima curva un po’ troppo forte e mi sono appoggiato alle barriere. Ho deciso di tenere giù il piede, ed in effetti è arrivato il miglior tempo. La macchina ha avuto qualche bottarella, ma ne valeva la pena".
L’Audi ha festeggiato una prima fila tutta rossonera (questi i colori sfoggiati a Macao dalla casa tedesca) grazie alla seconda posizione di Laurent Vanthoor, a soli 0.154 dal compagno di squadra. Terzo sotto la bandiera a scacchi Earl Bamber, al volante della rinnovata Porsche 911GT3R, ma il neozelandese è sotto investigazione per un sospetto salto della procedura del peso. Se arriverà una sanzione, salirà in terza posizione Maro Engel, primo della pattuglia Mercedes.
Anche oggi molte le bandiere rosse che hanno interrotto più volte la sessione. La prima è stata causata da Pasin Lathouras, che ha perso il controllo della sua Ferrari 488 GT3 alla Mandarin finendo violentemente con il posteriore della sua vettura contro le barriere. Dieci minuto dopo è stata la volta di Richard Lyons, autore anch’egli di un botto che ha distrutto la sua Porsche.
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