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WEC | Ferrari: presentata la 296 GT3 per continuare a vincere

La Casa di Maranello a Spa-Francorchamps ha ufficialmente tolto i veli al mezzo che prenderà il posto della mitica 488 nelle corse GT dal 2023. Resa più efficiente come guida ed interventi da parte dei team e piloti, esordio a Daytona.

Ferrari 296 GT3
Ferrari 296 GT3
Ferrari 296 GT3
Ferrari 296 GT3
Ferrari 296 GT3
Dettaglio Ferrari 296 GT3
Dettaglio Ferrari 296 GT3
Ferrari 296 GT3
Il motore della Ferrari 296 GT3
Il motore della Ferrari 296 GT3
L'abitacolo della Ferrari 296 GT3
Alfa Romeo C42 dettaglio tecnico
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L'avevamo vista in pista a Fiorano il 12 aprile nella livrea mimetica rosso-nera ed ora si presenta più fiammante che mai: la Ferrari ha mostrato ufficialmente la 296 GT3 nel paddock di Spa-Francorchamps, teatro della 24h del GT World Challenge che si disputa questo fine settimana, e gli applausi scroscianti quando si è alzato il telone bisogna ammettere che sono stati meritatissimi.

Una scelta particolare, quella di avere come palcoscenico il tracciato delle Ardenne, dato che un anno fa arrivò la storica vittoria con il grandioso sorpasso compiuto da Alessandro Pier Guidi ai danni dell'Audi quando mancavano 10' al termine di una corsa pazzesca.

"La 488 raffigura è il nostro presente in pista, che merita di essere celebrato, i cui numeri e vittorie ottenuti dal debutto sono storia e rappresentano la storia che probabilmente ha avuto più successo per noi", ha detto Antonello Coletta, responsabile delle Attività GT, alla presentazione in anteprima cui ha preso parte Motorsport.com.

"La 296 è nata per continuare la storia GT3, abbiamo scelto questo modello per vari motivi. Il primo era avere una vettura divertente da guidare, ma anche che incarnasse le caratteristiche richieste dalla categoria. E' un progetto Ferrari sviluppato dai nostri ingegneri a Maranello utilizzando l'esperienza e le conoscenze. E' stato fatto un grandissimo lavoro".

"E' una macchina bellissima, completamente differente dalla 488, e so che è molto veloce! E' il risultato di un approccio innovativo a 360° in termini di tecnologia e per le collaborazioni scelte per portare avanti il progetto. L'idea era quella di avere un mezzo adatto ai piloti PRO e gentlemen, l'obiettivo è semplice e vorremmo vincere ripetendo quanto fatto con la 488, dando supporto a tutti i team clienti".

Da questo punto di vista, Alessandra Todeschini, responsabile delle Competizioni GT, ha spiegato quanto segue: "Abbiamo iniziato nel 2002 il progetto delle corse GT e siamo arrivati oggi alle vittorie in GT3 e con una nuovissima macchina per Le Mans. E' un punto di arrivo e un nuovo punto di partenza, molto emozionante".

"E' stato fatto un lavoro meticoloso e con grande attenzione, ovviamente portare avanti in parallelo due progetti così importanti come la 296 GT3 e la Hypercar non è affatto semplice, ma abbiamo l'esperienza e le forze tecniche, logistiche e commerciali per farlo. C'è una azienda intera che lavora a questo, dal Centro Stile ai dipartimenti tecnici".

"I team clienti sono la nostra attenzione primaria, li abbiamo ascoltati molto per migliorare e quando abbiamo deciso di intraprendere il nuovo progetto è stato fatto pensando a loro, configurando l'auto in maniera particolare e preparandoci al supporto in pista coi nostri tecnici e ingegneri, oltre a piloti e alla fornitura di ricambi".

Ferrari 296 GT3

Ferrari 296 GT3

Photo by: Ferrari

"Inoltre abbiamo lavorato moltissimo pensando alla sostenibilità, che è importante per noi, come confermano i premi che abbiamo ricevuto recentemente. Abbiamo cercato di trovare soluzioni migliori per l'utilizzo e lo sfruttamento dei nuovi biocarburanti, ma anche nella produzione delle componenti".

Questa vettura rappresenta il futuro del Cavallino Rampante nelle corse GT, ma soprattutto avrà il peso dell'eredità lasciata dalla 488, che al settimo anno di vita continua a vincere ovunque dimostrandosi una delle macchine più riuscite della categoria e per la Casa di Maranello.

Ora si volta pagina e la 296 incarna tutte le caratteristiche adatte all'utilizzo sia da parte di team e piloti professionisti che di squadre clienti e amatori, ma senza rinunciare ad una serie di tecnologie e soluzioni innovative derivate dalla stradale 296 GTB, dalla quale non prende il sistema ibrido.

Dal 2020 è cominciata tutta l'operazione 296 GT3, partendo dalle prime simulazioni CFD, studiando l'aerodinamica coi modellini in galleria del vento, prove al banco e test di resistenza nella cella 4WD di Maranello.

I tecnici Ferrari hanno creato con il Centro Stile una livrea accattivante fatta da un rosso che incorpora inserti nero-opaco cangiante a seconda della luce, con l'immancabile tricolore presente sul muso, nella parte inferiore della fiancata e a contornare il cofano in color carbonio del motore centrale posteriore, la cui carrozzeria e l'ala sono neri unendosi perfettamente alla parte superiore e quella laterale con delle sottili strisce.

L'idea era quella di avere un'auto divisa in tre tronconi - anteriore, centrale e posteriore - per semplificare gli interventi, sia dal punto meccanico (per pacchetto sospensioni e trasmissione) che da quello estetico per quanto riguarda lo smontaggio delle parti di carrozzeria. Ad esempio, l’alternatore è attaccato al cambio, rendendo più semplice l’accesso per gli interventi.

Il cambio Xtrac a 6 marce attuato elettronicamente è nuovo e sviluppato appositamente per la 296 GT3, con frizione monodisco anch'essa elettronica controllabile al volante e non tramite pedale.

Il motore della Ferrari 296 GT3

Il motore della Ferrari 296 GT3

Photo by: Ferrari

In questo senso si è cercato di ridurre al minimo i cablaggi per evitare complicazioni, mentre il nuovo motore V6 cilindri a 120° nel quale sono installati i turbo, in modo da avere più compattezza, è posizionato più in basso e al centro rispetto alla 'sorellina' stradale, guadagnando in rigidezza e torsione circa il 10%, secondo quanto affermano da Maranello.

L’architettura è vincente per ordine di combustione, integrazione dei collettori di aspirazione e supporti motore sulle fiancate di aspirazione della testa cilindri: il motore risulta più compatto e leggero, vista l’eliminazione di polmoni e supporti esterni, e la fluidodinamica beneficia della riduzione dei volumi aumentando l’efficienza in aspirazione.

Tutta la fluidodinamica interna del motore e le componenti specifiche adottate per la versione da pista del propulsore sono state studiate e messe a punto dagli ingegneri di Ferrari e dai suoi collaboratori per garantire prestazioni, affidabilità e guidabilità senza compromessi, da sfruttare sia nelle gare Sprint che in quelle Endurance.

L'aerodinamica è chiaramente derivata dai regolamenti GT3, ma c'è stato un lavoro certosino per scegliere nella maniera giusta tutte le appendici, come ad esempio e deviatori di flusso posti dietro alle ruote anteriori, liberamente ispirati alla F1, guadagnando il 20% in termini di carico verticale rispetto alla generazione precedente.

Si è inoltre operato per ridurre al minimo le problematiche di guidabilità, consapevoli che la macchina verrà condotta anche dai piloti cosiddetti 'gentlemen', che potranno contare su una efficienza di altissimo livello anche in scia ad altre vetture, grazie a splitter anteriore ed estrattore posteriore caratterizzato da un diffusore disegnato tridimensionalmente.

Ferrari 296 GT3

Ferrari 296 GT3

Photo by: Ferrari

L'abitacolo è stato studiato per migliorare la visibilità del pilota, riducendo gli ingombri della cellula di sicurezza, ma mantenendo le caratteristiche di sicurezza. I comandi sono facilmente raggiungibili dal guidatore e sul volante ora sono presenti diversi comandi, proprio come in quelli sofisticati di F1. E' inoltre presente l’impianto di condizionamento da poter sfruttare nelle gare più calde.

Nuovo anche il telaio in alluminio, reso più leggero possibile per alloggiare meglio le zavorre, con un passo leggermente più lungo rispetto alla versione stradale, sospensioni a doppi bracci oscillanti e barre antirollio a varie regolazioni, mentre le pinze e i dischi freno sono inediti, così come i cerchi Rotiform prodotti in esclusiva.

"Questo nuovo V6 è davvero speciale e molto potente, siamo partiti pensando bene a come cambiare le varie parti del motore di serie a seconda delle necessità regolamentari, inserendo il turbo dentro la 'V', che è una novità utile ad ottimizzare gli spazi e migliorare l'efficienza", ha affermato Ferdinando Cannizzo, responsabile dello sviluppo in pista delle GT.

"Da qui abbiamo cominciato a studiare le linee degli scarichi e la posizione dell'intecooler, in modo da avere una compattezza migliore, così come la distribuzione dei pesi. L'aerodinamica è stata una bella sfida da affrontare perché la base era ottima, ma bisognava sviluppare e migliorare l'efficienza e la sensibilità della macchina".

"La stabilità è importante per fare rendere al meglio i piloti, che hanno necessità a caratteristiche differenti, dunque anche sui cerchi si è lavorato molto in peso e forme. Anche il comfort e la visibilità all'interno del mezzo erano una priorità della fase di progettazione".

"Il volante è stato studiato lavorando con le informazioni avute dai piloti, cercando di cambiare il disegno e la grafica, ma rendendo tutto il più semplice possibile nell'utilizzo. Ad esempio, una delle difficoltà è guidare di notte nelle corse endurance, questo è uno dei momenti dove si notano i maggiori cambi di prestazioni; ecco perché anche l'incorporamento dei fanali aggiuntivi all'anteriore è stato pensato per dare un vantaggio ai conduttori".

"Infine è molto importante la struttura della macchina, divisa in tre parti per semplificare gli interventi. Così si può fare quello che serve con una sola operazione ai box, avendo un accesso più semplice alle varie componenti".

La 296 GT3 è stata assemblata in collaborazione con Oreca e a Spa è intervenuto anche Hugues de Chaunac, che ha commentato questa nuova avventura per la sua azienda.

"E' stata una grande emozione avere la possibilità di lavorare a questo progetto con i nostri ingegneri - ha detto il Presidente del Costruttore francese - E' difficile dire qual è la parte più bella dell'auto, ma parlerà la pista".

Infine sono intervenuti anche i due piloti ufficiali GT della Ferrari, Andrea Bertolini e Davide Rigon, che stanno portando avanti lo sviluppo della Rossa assieme ai loro colleghi.

"E' difficile spiegare a parole le emozioni che si provano quando hai la possibilità di guidare una nuova macchina come questa - ha detto l'emiliano - Fin dal primo giorno è stata una emozione, così come ogni giorno".

"Ogni volta in Ferrari la sfida è impegnativa perché bisogna fare un'auto più veloce della precedente, ma ora lo è di più, dato che parliamo della 488. Ha vinto di tutto in ogni parte del mondo, ma l'obiettivo per un pilota è sempre avere un mezzo veloce, prevedibile nel comportamento pensando ai gentlemen, e confortevole".

"Fin dal primo giorno sono rimasto stupito dal livello dal quale siamo partiti, per cui grazie ad Oreca e a tutti i tecnici per il grandissimo lavoro svolto dall'inizio".

Il veneto ha aggiunto: "E' stato molto emozionante guidare questa macchina, non ho girato così tanto come Andrea, ma fin da subito ho avvertito grandi emozioni e sensazioni incredibili, che sono la cosa più importante per andare in sintonia con essa".

"Sono rimasto stupito e non vedo l'ora di poterla condurre in campionato l'anno prossimo".

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Ferrari 296 GT3

Ferrari 296 GT3

Photo by: Ferrari

FERRARI 296 GT3 - SCHEDA TECNICA

MOTORE

Tipo F163CE, 6 cil. V 120°, 4 valvole per cilindro, 2992 cm3, GDI Turbo Alesaggio/corsa: 88 x 82 mm
Potenza massima: circa 600 CV* a 7250 giri/min Coppia massima: circa 710 Nm* a 5500 giri/min

CAMBIO

Cambio trasversale sequenziale, 6 velocità
Rotary e-shift actuator gearshift with paddles on the steering wheel E-clutch, attuatore elettronico della frizione con palette al volante Cambio in magnesio con serbatoio recupero olio integrato

TELAIO

Carreggiata: 1726 mm anteriore / 1710 mm posteriore Larghezza: 2050 mm max (senza specchietti)
Passo: 2660 mm Peso a secco: 1250 kg
Sospensione anteriore e posteriore: doppio triangolo sovrapposto, bracci delle sospensioni in acciaio tubolare
Ammortizzatori regolabili a 5 vie
Cerchi: anteriore 12,5” x 18”, posteriore 13” x 18” Pneumatici: anteriore 30/68/18, posteriore 31/71/18 Dischi freno: anteriore Ø 400x36, posteriore 332x32 Pinze freno: anteriore 6 pistoncini, posteriore 4 pistoncini Pastiglie freno: anteriore 30 mm, posteriore 26.5 mm

* Soggetto a Balance of Performance

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