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Winter Series: Porsche e Ferrari 1-1 al Paul Ricard

La 911 GT3 del Deboeuf Racing vince gara 1, la seconda va alla Ferrari 458 della Vita4One Italy

Bel successo per il primo evento Winter Series, disputatosi al Paul Ricard e finito con un pareggio fra Porsche e Ferrari, com’è nella miglior tradizione del GT Open. La 911 GT3 del Deboeuf Racing, con Marco Seefried e Thomas Gruber ha ottenuto una significativa vittoria in gara 1, che ripaga la compagine austriaca della tanta sfortuna dello scorso anno, precedendo un’altra 911, preparata da Alméras per Beltoise-Hassid e la Ferrari 458 del debuttante Vita4One Italy di Amos-Gai. Questi si sono imposti in gara 2, dando al neonato team diretto da Matteo Bobbi un successo al debutto. Gai-Amos hanno preceduto Beltoise-Hassid, secondi e ancora a podio, e la Ferrari AF Corse di Cirò-Ardagna. GARA 1 Sedici (su 21 presenti) le vetture iscritte alle gare, con purtroppo il forfeit della Ferrari GT2 di Talkanitsa, molto danneggiata in un’uscita nell’ultimo turno di libere. E’ Mirko Venturi (Ferrari Black Bull Swiss) a partire in testa dalla pole, seguito dalle Porsche di Seefried e Hassid in piena lotta, poi da Cirò, Kessel, Homerson e Alexander. La vettura del Black Bull Swiss si mantiene al commando anche dopo il cambio piloti, con Andrea Invernizzi, mentre continua il duello fra gli inseguitori porschisti, ora con Gruber e Beltoise. Le cose si bloccano al 17esimo giro, quando Gruber supera Invernizzi e s’invola, imitato due giri dopo da Beltoise. A pochi momenti dal termine, un contatto fra Invernizzi e Gai si conclude in favore di quest’ultimo, che raccoglie il terzo posto. A seguire Kox, Alexander e lo sfortunato Invernizzi GARA 2 Grande performance iniziale della Lamborghini LP600 di Reiter, con Peter Kox in pole che scatta meglio di tutti e si costruisce subito un buon vantaggio su Rugolo, Gai, Ardagna, Gruber, Beltoise, Ledogar e Dermont. L’olandese arriva con quasi 30 secondi di vantaggio al pit stop, effettuato allo scadere della finestra, e il compagno Nico Pronk è bravo non solo a mantenerlo ma anche ad incrementarlo leggermente. Lo seguono Sdanewitsch, Amos, Hassid, Cirò e Seefried. Sfortunatamente, la Lambo, quando sembrava ormai avviata al successo, si ammutolisce al 17esimo giro. Va in testa Amos, che va a vincere davanti a Hassid, Cirò, Venturi e Sdanewitsch, autore di una bella gara, mentre Seefried è fermato al penultimo giro dalla rottura di un giunto omocinetico.

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