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Stefano Gai è il campione del GT Italiano Endurance 2019

La vittoria conquistata in coppia con Antonio Fuoco al Mugello ha permesso al pilota della Scuderia Baldini di superare in classifica la BMW, costretta al ritiro. Colombo e la Linossi, terzi, vincono il titolo PRO-Am.

#27 Ferrari 488 Evo 27 GT3 PRO, Scuderia Baldini 27: Gai-Fuoco

Foto di: acisportitalia.it

Weekend carico di tensione per questo ultimo appuntamento della stagione del Tricolore GT Endurance, con Mul che parte dalla pole position al Mugello. Prima fila fila calda con Mul in Pole e Fuoco in seconda posizione, al Semaforo parte bene Mul, Fuoco si accoda con Di Amato terzo e le due Mercedes dell’Antonelli.

Di Amato prova su Fuoco al Correntaio ma nulla di fatto, con Zanardi che perde una posizione ed é sesto. Duello ancora tra Fuoco e Di Amato, con il pilota di Baldini che chiude le porte, mentre Mul fa parziali da record e Gersekowski pressa Riccardo Cazzaniga. In Gt4, Magnoni si difende dalla Maserati di Chodzen, ma in testa alla classe c’é Chiesa davanti davanti a Gnemmi e Pajuranta.

Al quarto passaggio Safety Car in pista per l’insabbiamento della Maserati di Antoni Chodzen, con Mul che sigla il giro veloce con 1’48”985. Al quinto passaggio, riparte la corsa, la Linossi si difende da Rovera e Fuoco contiene Di Amato. Spinge Mul, l’unico sotto il muro dell 1’50” mentre Baratto e Picciolipassano la Mercedes GT4 di Magnoni.

Al giro 11 Gersekowskipressa Cazzaniga, ma va largo in uscita dell’Arrabbiata 2, fortunatamente riprende la pista, ma dovrá pulire le coperture. Al dodicesimo passaggio, Rovera infila la Linossi alla Luco e conquista la quarta posizione. Fascicolo con la M4 fa pressionesulla Porsche di Gnemmi per la terza posizione in GT4. Di Amato segue come un'ombra la Ferrari di Fuoco che si districa tra i doppiaggi delle GT4. Ottimo secondo posto per Pajuranta con la Maserati della V-Action.

Dopo trenta minuti di gara, Zanardi si avvicina alla Mercedes della Linossi e pressa la Lady. Ottima prestazione per Chiesa con la Porsche di Autorlando in GT4 che comanda la classifica su Pajuranta e Fascicolo. Di Amato passa Fuoco e conquista la seconda posizione al giro diciotto. Al ventiduesimo, Cioci perde una posizione, causa un doppiaggio di una delle Maserati. Lotta a tre tra Zanardi la Linossi e Cazzaniga con Cioci che si aggancia al gruppo.

Contatto con le barriere per un Cazzaniga incolpevole al Correntaio, Cioci si infila, toccaleggermente la Porsche di Piccioli (gara finita) che a sua volta tocca Cazzaniga. Il romano della Easy Race si avvicina alla Mercedes della Linossi al ventisettesimo passaggio, ma passa a quello succesivo, mentre si apre la finestra per I cambi. Di Amato arriva sugli scarichi di Mul con Fuoco in scia. Cerati IN per Fondi, Zanardi per Comandini.

Al trentesimo Baratto lascia per Bernazzani (Maserati V-Action) mentre Fascicolo lascia a Fontana la M4, mentre Mul entra per Frassineti e Cressoni  sale al posto di Mann. Al giro 33 entra Skaras e lascia a Cristoni mentre Magnoni lascia a Schjerpen, Cioci scende per Balzan, Fuoco per Gai e Di Amato per Vezzoni. Bernazzani si insabbia. Dopo i cambi, Gai si avvicina a Vezzoni e cerca di recuperare sul leader Frassineti.

Al giro 36, entra la Safety Car per il recupero della Maserati di Bernazzani. Dopo due passaggi, bandiera verde, Gai spinge e passa  Vezzoni alla Luco. Giallo per il restart di Frassineti con la Safety Car, con Gai che si mette negli scarichi del pilota dell’Imperiale Racing. Staccatona di Balzan alla Luco che passa Cressoni e si mette sugli scarichi di Vezzoni al giro 41 e lo passa con un sorpassofotocopia. In GT4, Ghezzi comanda la classifica su Fontana, Neri e Schjerpen. Momento distasi della classifica a metá del secondo stint, forse in attesta dei cambi pilota per la parte finale della gara.

Duello ravvicinato tra Gai in seconda posizione e Zampieri con la Mercedes in terza. La decisione dei commisari sportivi, infligge cinque secondi di penalitá alla vetture di Frassineti per “violazione della procedura di restart dopo la safety car”. Al giro 55 Perolini si mette sugli scarichi di Vezzoni che resoste agli attacchi. Due passaggi dopo si apre la seconda e ultima finestra dei cambi e Vezzoni entra Subito e lascia a Di Amato, Perolini lascia Zonzini, Moiseev a Agostini e Gai lascia a Fuoco e Pianezzola prende il testimone dalla Mayer.

Colombo prende il testimone da Zampieri al giro 61, mentre Magnoni risalesulla Mercedes GT4 per l’ultimo stint. Frassineti, sfrutta tutto il tempo e entra al giro 63, come il Numero della macchina, con Postiglione che prende il testimoneinsieme a Johansson che sostituisce Comandini. Al giro 64 colpo di scena con Johansson che va in testacoda e si ritira per un problema tecnico. Safety Car in pista e scatta la penalitá per Agostini per sosta al box di 2”325. Sorpasso di cattiveria di Fuoco su Veglia e conquista la terza posizione, al passaggio successivo, Pianezzola passa Michelotto e conquista la vetta nella Light. 

Fuoco si piazza sugli scarichi di Colombo e lo passa alla San Donato,conquistando la seconda posizione. Finisce in anticipo la gara di Riccitelli che va in sabbia alla Luco, forse per un contatto da dietro con De Marchi. Al giro 74, Michelotto rientra ai box per un controllo e riparte dopo poco. Fuoco toglieottodecimi dal ritardo su Postiglione, leader della classifica assoluti. Babini leader nella GT4, davanti a Guerra e un’ottimo Francia con la Maserati di V-Action, mentre Zamparini si ferma ai box per un problematecnico.

Nelle ultime fasi di gara Fuoco prova ad avvicinarsi a Postiglione, mentre Colombo conferma l’ottimo weekend suo e di Francesca, insieme a Daniel Zampieri. Sorpasso “maschio” di Francia su Magnoni e conquista il terzo gradino del podio in Gt4. Il giro veloce rimane quello di Agostini con 1’48”304. Fuoco passa la #51 di Mann e si avvicina a Postiglione, guadagna 1”3 nel corso del giro 85.

Fuoco ci prova fino alla fine ma si piazza secondo, primo Postiglione con Colombo terzo, ma con la penalità inflitta alla Lamborghini della Imperiale è proprio la coppia della Scuderia Baldini ad imporsi. Una gara dalle mille sfaccettature, vincitori e vinti tutti riuniti in una grande festa. Sembrava una Mission Impossible, anche se la matematica non escludeva la possibilitá, la squadra di Fabio Baldini ci ha creduto fino all’ultimo e il secondo posto di Fuoco ha consegnato a Stefano Gai il titolo 2019 della Classe PRO, nello stesso posto dove nel 2018 gli fu negato.

Nella classifica PRO-AM il titolo va a Francesca Linossi e Stefano Colombo, coadiuvati per l’occasione da Daniel Zampieri. Nella Light confermato il titolo per Mattia Michelotto e Gian Piero Cristoni, purtroppo il secondo posto in gara ha negate il titolo al compagno Emil Skaras. Nella GT4 il titolo va a Giuseppe Ghezzi e Riccardo Chiesa coadivati al Mugello da Fabio Babini. Si chiude cosí una splendida stagione Endurance. Appuntamento a Monza per l’ultima della serie Sprint.

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