Pera: "Il mio sogno è diventare un professionista con le GT"
Il 17enne lucchese è stato il dominatore della Coppa Cayman che si disputa all'interno del Tricolore GT con otto affermazioni. Una sopresa anche per lui, che era al debutto in macchina dopo il kart. Andiamo a conoscerlo da vicino.
Foto di: acisportitalia.it
Il Campionato Italiano Gran Turismo nel 2016 ha segnato il traguardo delle quattordici stagioni, tra le novità c’è stato il debutto della Coppa Cayman che è partita in concomitanza con la tappa di maggio. Il primo vincitore della serie è il giovane Riccardo Pera, il 17 enne lucchese si è imposto vincendo senza mezzi termini, andando a stracciare la concorrenza con un Round di anticipo. Ma andiamo a capire chi è...
Chi è Riccardo Pera?
"Un ragazzo che ha da poco compiuto 17 anni e frequenta il quarto anno all'Istituto Tecnico Industriale di Lucca e come materia specifica ha scelto Meccanica".
Com'è nata la passione per il motorsport?
"La passione per il Motorsport mi è stata tramandata da mio padre, lui correva nelle gare in salita e a 4 anni gli chiesi di provare un kart con il numero 5. Quando siamo andati a comprare il primo kart, un cinquantino, per puro caso aveva il numero 5 e da quel giorno nei numeri che ho avuto c'è sempre stato il numero 5, come adesso il #251. Appena lo provai, capii subito che in qualche modo il motorsport avrebbe fatto parte di me".
Una stagione incredibile con ben otto vittorie su dieci gare...
"E’ stata una sorpresa anche per me, fin dal primo test in realtà avevo già sentito un bel feeling con la macchina e ho capito che mi potevo togliere qualche piccola soddisfazione, nonostante fosse il mio primo anno in macchina. In realtà poi sono rimasto sorpreso e contento dei primi risultati e ho continuato a lavorare con il Team per arrivare fino agli ultimi due di Imola".
La scelta di correre da solo da cosa è maturata? (nel trofeo si può correre anche in equipaggio)
"All'inizio la nostra idea era di correre nella Carrera Cup, ma poi parlandone bene con Enrico Borghi è venuto fuori il Campionato Cayman e così abbiamo deciso di puntare li. Mi sembra una scelta giustissima, visto che era il mio primo anno di corse automobilistiche".
Le tue impressioni sulla Cayman GT4: pregi e difetti?
"La macchina è veramente divertente da guidare, anche se può sembrare molto difficile da mandare al limite. Avendo il motore centrale ha il posteriore molto leggero e tende sempre a scodare in inserimento di curva, questo è un particolare che ho notato. A parte questo è veramente molto divertente e soprattutto molto competitiva sul bagnato: addirittura ho sorpassato qualche Ferrari a Misano sotto l'acqua in gara 2".
Qual è il tuo segreto?
"Il mio segreto è molto semplice: centinaia di migliaia di chilometri in kart. Senza quelli, tutto questo sarebbe stato impossibile".
Al Mugello c’è la gara di casa, che emozioni ti dà?
"Correre al Mugello è qualcosa di incredibile, non solo perché è il mio circuito di casa, ma perché è uno degli impianti più belli al mondo. Detto questo, verranno tanti miei amici e parenti e questo sarà un'enorme spinta a fare sempre meglio. E non scordiamoci delle ragazze, visto che siamo vicini a casa. Naturalmente non le farò venire tutte in un giorno, ma sparse nelle tre giornate cosi evitiamo casini".
Qual è il sogno ne cassetto?
"Il mio sogno nel cassetto è di diventare un pilota professionista nel settore delle ruote coperte. Fin da bambino le GT mi sono sempre piaciute".
Intervista di Stefano Reali
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