Claudio Giudice: dalla Mitjet alla Lamborghini nel GT italiano
Il leader della classifica generale della Mitjet Italian Series, Claudio Giudice, è salito sulla Lamborghini Huracan del team Petri Corse per partecipare alla gara imolese del GT italiano: ecco le impressioni del giovane pilota lombardo sul salto di categoria...
Foto di: Claudio Signori
Dopo lo spumeggiante debutto nella Mitjet Italian Series 2017, che lo vede in testa nella classifica generale Piloti A, Claudio Giudice, sta facendo il suo debutto a Imola nel Campionato Italiano GT, si prepara al debutto con la Lamborghini Huracan in configurazione Supertrofeo del team Petri Corse.
La crescita agonistica di Claudio Giudice è un’altra dimostrazione della validità formativa della Mitjet Series che, per le sue straordinarie caratteristiche tecniche, si dimostra un passaggio validissimo nella formazione di un pilota da corsa.
“Le differenze tra Mitjet e Lamborghini Huracan Supertrofeo sono tantissime - spiega Giudice - , ma è proprio grazie a Mitjet, che ti impone, per andare forte, di studiare e curare maniacalmente ogni momento della tua guida, che mi sono trovato subito a mio agio con gli oltre 600 cavalli della Lambo”.
Malgrado i pochissimi giri effettuati a causa di una prima sessione di libere caratterizzata da molte bandiere gialle, Giudice è già a un paio di secondi dalla pole position...
“... per andare forte con la Mitjet è importantissimo portare velocità in curva – continua Claudio – guidare puntando sulla fluidità del movimento e sulla scorrevolezza. Sulla Lamborghini è l’esatto contrario".
"Con ABS e traction control è fondamentale essere aggressivi sui comandi e diventano fondamentali la frenata, l’ingresso in curva e l’uscita. Ogni curva idealmente si divide in tre momenti. È una guida on-off quella della Lamborghini Huracan, l’esatto contrario di quella della Mitjet”.
Quali sono allora le affinità con la Mitjet?
“Se affrontiamo la domanda dal punto di vista tecnico-dinamico, direi nessuna. Ma l’assonanza tra le due vetture direi che è molto più importante e profonda: la Mitjet ti insegna il metodo di approccio e analisi senza il quale non solo non vai forte con lei, ma non andresti forte con nessun’altra vettura da corsa. Voglio essere ancora più chiaro, la Mitjet non solo ti insegna, ti impone di curare ogni sezione della pista e la ricerca della giusta tecnica. È un approccio di fine tuning che è fondamentale per primeggiare in una serie molto competitiva e combattuta".
"Ecco, il secondo punto importantissimo è che la Mitjet di abitua alla bagarre e questo è fondamentale per il colpo d’occhio, la prontezza di riflessi e la capacità di saper decidere in pochi istanti. Sulla Lamborghini ho trovato le stesse priorità: curare le linee nel migliore dei modi, individuare il giusto approccio relativamente alla tecnica di guida e la cura maniacale delle linee”.
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