Quella del
Barber è stata la gara delle prime volte per la
Grand-Am: in un solo colpo si è potuto assistere infatti alla prima vittoria della nuova
Corvette DP, alla prima vittoria tra i prototipi della
Spirits of Daytona, ma anche al primo successo di
Richard Westbrook, arrivato dopo aver centrato la pole position nelle qualifiche di venerdì.
L'unico che aveva già provato la gioia del gradino più alto del podio nella serie era
Antonio Garcia e bisogna dire che lo spagnolo è stato veramente determinante nella conquista dell'obiettivo in questa seconda gara stagionale, con cui il campionato è ripartito dopo la
24 Ore di Daytona.
L'ex pilota della BMW Italia nel WTCC ha prima conquistato la pole, concendendo il bis di un anno fa, quando regalò alla
Spirits of Daytona la sua prima nella serie, e poi in gara è stato bravissimo a difendersi dagli attacchi della vettura della
Bob Stallings Racing, che ha provato a pressarlo per tutti e tre i giri che hanno seguito l'ultimo restart.
Il successo comunque è stato meritatissimo, visto che il tandem
Garcia-Westbrook ha comandato le operazioni per ben 84 dei 103 giri previsti. Detto del secondo posto della coppia
Fogarty-Gurney, sul gradino più basso del podio troviamo invece i campioni in carica
Scott Pruett e Memo Rojas.
Ancora una volta gli uomini della
Ganassi Racing sono riusciti in una magia che per poco non permetteva ai suoi piloti di andare ad agguantare il secondo posto. In occasione dell'ultima caution hanno fatto rientrare
Pruett per montargli delle gomme fresche e questo ha consentito al veterano di risalire dalla quinta alla terza piazza negli ultimi tre giri.
Per quanto riguarda la
classe GT, il successo è andato invece alla
Mazda RX-8 della SpeedSource, con
Sylvain Tremblay e Jonathan Bomarito che sono quindi riusciti ad impedire ad Emil Assentato e Jeff Segal di condurre per la prima volta alla vittoria la Ferrari 458 Italia.
Grand-Am - Barber - Gara
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