L'edizione 2011 della
24 Ore di Daytona, gara di apertura della
Grand-Am, si è chiusa decisamente nel segno della
Ganassi Racing, che ha sbaragliato tutta la concorrenza con una fantastica doppietta, che gli è valsa anche il quarto successo nelle ultime sette stagioni.
A trionfare alla fine è stato l'equipaggio dei campioni in carica
Scott Pruett e Memo Rojas, che in questa occasione sono stati accompagnati da
Joey Hand e Graham Rahal, che sono stati "scortati" al traguardo dalla
Riley-BMW gemella di
Scott Dixon, Dario Franchitti, Juan Pablo Montoya e Jamie McMurray.
A prendere il comando nell'ultima ora è stato
Pruett, dopo che a tre ore dal termine Hand era incappato in una penalità che aveva fatto finire il suo equipaggio a quasi un minuto da
Dixon. Poi l'ingresso della safety car ed una migliore strategia hanno permesso l'inversione delle posizioni delle due vetture di Ganassi, che sono giunte al traguardo separate da appena un paio di secondi.
Nella giornata trionfale della Ganassi Racing c'è stata però anche un pò di gloria per l'italiano
Max Papis, che insieme a
Joao Barbosa, Christian Fittipaldi, Terry Borcheller e JC France ha conquistato il terzo gradino del podio al volante della
Riley-Porsche della Action Express. I vincitori della passata edizione hanno preso la bandiera a scacchi appena 2"3 dopo i vincitori, insidiando il secondo posto fino all'ultimo metro.
In quarta piazza troviamo la
Riley-Ford della
United Autosport, che anche grazie all'impegno di due veterani del calibro di
Mark Blundell e Martin Brundle ha terminato la corsa in quarta posizione e nello stesso giro dei vincitori.
L'altro italiano con delle ambizioni di vittoria, cioè
Max Angelelli, si è invece dovuto accontentare del quinto posto con la
Dallara-Chevrolet della
Sun Trust. Un piazzamento che avrebbe potuto essere decisamente migliore se si pensa che il ritardo finale è stato solo di un giro, nonostante due stop piuttosto lunghi ai box.
Infine, per quanto riguarda le vetture
GT, a festeggiare il successo di classe è stata la
Porsche 911 GT3 Cup della
TRG Motorsport, portata in gara dall'equipaggio composto da
Andy Lally, Wolf Henzler, Spencer Pumpelly, Brendan Gaughan e Steven Bertheau, che sono stati capaci di rimanere al comando per oltre un terzo di gara con la frizione rotta.
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