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Intervista

Ghiotto: "Russian Time mi aveva cercato già alla fine del 2015"

Il pilota di Arzignano racconta come si sono svolte le trattative con il team russo, svelando di essere stato ad un passo dalla sua attuale scuderia già al termine della sua stagione in GP3. L'obiettivo per il 2017 è esclusivamente il titolo.

Luca Ghiotto, Trident

Foto di: GP2 Media Service

Christopher Höher, RUSSIAN TIME
Luca Ghiotto, Trident Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME and Pierre Gasly, PREMA Racing
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Artem Markelov, RUSSIAN TIME
Luca Ghiotto, Arden International
Luca Ghiotto, Arden International
Christopher Höher, RUSSIAN TIME
Christopher Höher, RUSSIAN TIME
Luca Ghiotto, Arden International
Luca Ghiotto, Arden International
Luca Ghiotto, Arden International
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Team Trident, foto con i piloti di GP2 e GP3 Philo Paz Armand, Trident, Luca Ghiotto, Trident, Antonio Fuoco, Trident, Artur Janosz, Trident, Giuliano Alesi, Trident e Sandy Stuvik, Trident
Team Trident, foto con i piloti di GP2 e GP3 Philo Paz Armand, Trident, Luca Ghiotto, Trident, Antonio Fuoco, Trident, Artur Janosz, Trident, Giuliano Alesi, Trident e Sandy Stuvik, Trident
Luca Ghiotto, Trident
Luca Ghiotto, Trident, Antonio Giovinazzi, PREMA Racing
Luca Ghiotto, Trident, Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME
Luca Ghiotto, Trident

Dopo aver disputato una ottima stagione d'esordio in GP2, centrando una grande vittoria in Gara 2 in Malesia e chiudendo al secondo posto nella classifica rookie, Luca Ghiotto ha svelato ad inizio settimana i programmi per la prossima stagione.

Il pilota veneto, abbandonato il team Trident, proseguirà la sua avventura nella categoria cadetta tra le fila del team Russian Time dove troverà come compagno di squdra Artem Marelov.

Abbiamo avuto l'occasione di scambiare due chiacchiere con Luca al termine di una intensa giornata presso la sede del team dove era impegnato nella realizzazione del sedile, ed è subito apparsa palese tutta la soddisfazione per l'accordo con una scuderia che gli consentirà di recitare un ruolo da protagonista.

Luca, complimenti per aver firmato un contratto con un team come Russian Time. Dopo una stagione come quella appena trascorsa, sarebbe stato uno spreco non trovare un sedile in GP2 ed essere costretto al cambio di categoria.
“Sarei rimasto deluso se non avessi continuato in GP2, è una serie molto competitiva e per la mia carriera non avrebbe avuto molto senso disputare una sola stagione in questa categoria per poi cambiare completamente ambito. Sono felice di continuare soprattutto con un top team come Russian Time e sono certo che con il loro supporto avrò la possibilità di poter lottare per il titolo”.

Puoi spiegare come si sono svolte le trattative con il team e quando è stato firmato l'accordo?
“L’interesse da parte di Russian Time c’è sempre stato sin dal  2015 dopo il mio anno in GP3. Loro poi hanno preferito puntare su un pilota di esperienza come Marciello piuttosto che su un rookie. Ho compreso questa decisione dato che per un team come Russian Time che ha sempre avuto ambizioni da alta classifica era una scelta più indicata”.

“Adesso, grazie alla stagione appena trascorsa ed all’esperienza acquisita nella categoria, posso affermare di essere sempre stato la loro prima scelta. Mi hanno cercato sin dai primi giorni del 2017, ed ho accettato la loro proposta anche se inizialmente ero in trattativa col team Arden”.

Dopo l'ottima annata 2015 in GP3, ed il contatto con i responsabili Red Bull, hai avuto non pochi problemi a trovare un team che ti consentisse di effettuare il salto di categoria. L'accordo con Trident, infatti, è giunto solamente a febbraio, e lo stesso può dirsi per la firma con Russian Time. E' mai possibile che un pilota del tuo livello debba soffrire così tanto per conoscere con un certo preavviso quali saranno i suoi programmi stagionali?
“Ho avuto la fortuna di firmare con Russian Time dieci giorni fa circa ed avevamo raggiunto una intesa verbale già alla fine di gennaio. Da questo punto di vista posso dire che quest’anno, rispetto all’accordo con Trident arrivato a febbraio, mi è andata bene”.

“Purtroppo nel mondo del motorsport i soldi e gli sponsor la fanno da padrone. Avere delle buone finanze alle spalle è quasi più importante del talento. Riuscire a trovare un team che ti chieda un minimo impegno economico e sia interessato alla tua crescita comporta il dover mettere in preventivo la possibilità di  trovare un accordo a solamente a ridosso dell’inizio della stagione”. 

Hai avuto una qualche forma di supporto da parte della nostra Federazione o ti sei dovuto muovere in maniera autonoma per raggiungere questo accordo? 
“Ho avuto un grosso aiuto da parte della Federazione negli ultimi due anni. In questa stagione non ho ancora avuto notizie da parte loro quindi non so come e se proseguirà la collaborazione con Aci Team Italia. Al momento sono contento di aver trovato un sedile in maniera autonoma, ma se la Federazione vorrà portare avanti questo progetto sarò ben felice di farne parte”.

Hai anche considerato delle alternative alla GP2 nell'ipotesi in cui non avessi trovato un team con cui disputare la stagione?
“Le alternative si guardano sempre. Io sono sempre stato convinto di voler continuare in GP2 nel 2017, ma non sapendo cosa sarebbe potuto accadere mi sono visto costretto a valutare anche un piano B. L’alternativa era quella di andare a correre nel GT, categoria che al momento gode di ottima salute”.

“Certamente terrò in considerazione questa alternativa qualora la mia carriera nelle formule non dovesse andare come spero, ma dopo aver sentito odore di Red Bull così da vicino al termine della mia stagione in GP3 e dopo tutto quello che è accaduto negli ultimi due anni non ho alcuna intenzione di voler cambiare strada. Se tutti i pezzi del puzzle dovessero combaciare sono certo che posso arrivare in Formula 1. Sicuramente non mollo”.

Lo scorso anno sei stato particolarmente bersagliato dalla sfortuna, basta vedere gli episodi accaduti in Gara 1 a Barcellona e a Montecarlo o il tamponamento subito da Rowland dopo pochi metri in Gara 2 a Monza. Come fa un rookie a non deprimersi quando viene costantemente preso di mira dalla cattiva sorte?
“Il fatto di essere un rookie diminuisce un minimo la pressione sulle spalle. Si sa che è un anno di apprendistato e cerchi di dare il massimo gara dopo gara senza pensare ad altro. Sono molto soddisfatto di come è andata la stagione anche se sono stato bersagliato dalla sfortuna. Il mio obiettivo ad inizio stagione era quello di poter concludere nella Top 5, e se escludiamo i ritiri non dovuti a mie colpe sarebbe stato un obiettivo fattibile”.

Parlando sempre della passata stagione, hai dimostrato una crescita incredibile nel corso dell'anno che è sbocciata poi nel successo colto in Gara 2 in Malesia. Avresti mai pensato di poter stupire tutti in questo modo?
“Come detto, ad inizio anno il mio obiettivo era finire nella Top 5 ed ero molto fiducioso di poter raggiungere questo risultato subito dopo i test. Ho sempre cercato di dare il massimo ed alla fine credo di aver mostrato il mio potenziale e la mia crescita nel corso della stagione. Di sicuro speravo di concludere la stagione in una posizione di classifica superiore all’ottavo posto”.

“Sono certo che, senza gli episodi sfortunati, avrei potuto giocarmi il terzo posto con Marciello e Sirotkin. Basta guadare la distanza in classifica da loro ed i punti persi nelle gare in cui sono stato costretto al ritiro per colpe non mie per capire che avrei potuto essere della partita”.

Lo scorso anno non c'è stata sfida con il tuo compagno di team Armand, mentre nel 2017 avrai al tuo fianco un pilota decisamente ben più competitivo come Markelov. Credi che questo potrà aiutare te e l'intero team nello sviluppare più velocemente le vetture?
“Avere Markelov come compagno di team sarà un fattore positivo. E’ un pilota che ha una grande esperienza, è maturato molto e lotta costantemente con i migliori. Sicuramente potremo lavorare bene insieme un po’ come avvenuto nel 2016 tra Gasly e Giovinazzi. Avere un compagno di team con il quale paragonare i dati, stimolarsi a vicenda e poter provare il doppio delle cose che potevo provare in Trident vista la presenza di Armand porterà solo vantaggi”.

Quali sono i tuoi obiettivi stagionali e chi ritieni possa essere protagonista nella lotta per la conquista del campionato?
“Il mio unico obiettivo è quello di conquistare il titolo, non ho alternative. Per quanto riguarda i miei rivali, vedo favorito il team DAMS e soprattutto Rowland  Oliver è un pilota molto forte che ha sempre lottato alla pari con Gasly in ogni categoria, mentre DAMS è una squadra di alto livello e sono certo che farà un grande passo in avanti in questa stagione”.

“Per quel che riguarda gli altri piloti esperti presenti nella categoria sarà un grande punto interrogativo. Nato e King affronteranno la stagione in team meno competitivi, mentre Markelov e Latifi saranno da valutare nel corso dell’anno per capire se saranno costanti”.

Che idea ti sei fatto della coppia di rookie che verrà schierata dal team Prema?
“Il duo della Prema sarà ovviamente da tenere d’occhio, anche se credo che Leclerc e Fuoco potranno soffrire nelle prime gare per la poca esperienza nella serie. Sono certo, comunque, che una volta che avranno trovato i ritmi giusti saranno anche loro della partita. Sulla carta la loro è la vettura migliore e questo li aiuterà molto nella curva di apprendimento”.

Ultima domanda. Quest'anno la GP2 affronterà, insieme alla GP3, un appuntamento al di fuori del calendario della F.1 sul tracciato di Jerez. Come hai valutato questa scelta da parte degli organizzatori?
“Il tracciato di Jerez non è paragonabile come bellezza alle altre piste presenti in calendario, specie se confrontato al circuito di Sepang che va a sostituire. Ad ogni modo credo che la scelta degli organizzatori di effettuare questa trasferta sia positiva per i team per evitare i costi eccessivi delle trasferte extra europee. A me come pista non piace, non sono mi sono mai trovato a mio agio su quel tracciato e credo che sarà una gara dove potrei trovarmi in difficoltà”.

 

 

 

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