Zanardi non stava filmando con il telefonino prima del crash!
Il drammatico incidente di Alex con l'handbike non è stato causato dall'imperizia del campione bolognese: il video in possesso dei magistrati esclude che Zanardi stesse facendo delle riprese, ma aveva entrambe le mani sul manubrio.
Alex Zanardi si prepara per un long-distance triathlon che si svolgerà alle Hawaii in Ottobre
BMW AG
Mentre Alex Zanardi lotta per la vita nella terapia intensiva del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena seguito a poca distanza dalla moglie Daniela e dalla mamma Anna, fuori il mondo si agita per ricostruire cosa è successo, in attesa che l’inchiesta aperta dalla magistratura faccia il suo corso regolare.
Spuntano testimoni che alimentano ogni genere di notizie che vengono subito riprese sul web senza alcun controllo. Si è detto che il campione bolognese al momento del terribile crash con il camion fosse stato distratto perché in mano aveva il suo telefonino.
È una fake news che il Corriere della Sera ha smentito dopo aver raccolto informazioni dalle fonti accreditate. Zanna aveva le mani sul manubrio della handbike. A dimostrarlo le immagini di alcuni video che il procuratore di Siena ha già potuto visionare e che sono al vaglio degli inquirenti per ricostruire effettivamente cosa sia successo sulla strada provinciale 146 nel tratto che porta da Pienza a San Quirico d’Orcia.
Alex stava viaggiando a una velocità stimata di 40 km/h quando ha perso il controllo della sua handbike, finendo contro il camion , sebbene l’incolpevola autista abbia cercato in tutti i modi di evitare quello che poteva essere un impatto frontale.
Cosa è successo? Sarà l’inchiesta a stabilirlo, ma le handbike da competizione sono mezzi molto speciali che vengono costruiti su misura di chi ci corre e per dare le massime prestazioni non sono affatto semplici da controllare, visto che possono risentire di ogni minima asperità dell’asfalto.
Alessandro ha contribuito personalmente allo sviluppo delle sue handbike e Zanardi ha sempre potuto fare pieno affidamento sul supporto tecnico di Dallara, il maggiore Costruttore di auto da corsa al mondo. Il mezzo, con un sofisticato telaio in carbonio, sarà sottoposto a una serie di controlli per ricostruire la dinamica del crash contro il mezzo pesante.
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