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Domenicali sarà il nuovo ad della Lamborghini

Il manager dell'Audi tornerà in Italia a pochi passi dalla Ferrari. Da definire il nuovo ruolo di Stephan Winkelmann

Emanule Pirro e Stefano Domenicali FIA Single-Seater Commission Presdient

Foto di: FIA F3 / Suer

Stefano Domenicali, Direttore Generale Ferrari
#69 Team Fydis Aylezo Lamborghini Super Trofeo Huracan: Zen Low, Mitchell Gilbert, Matthew Swanepoel
Stefano Domenicali, Direttore Generale Ferrari
#23 TOPSPEED Racing Lamborghini Super Trofeo Huracan: James Munro, Martin Rump, Yuan Bo
Stefano Domenicali, Direttore Sportivo della Scuderia Ferrari
#16 Change Racing Lamborghini Huracan: Bill Sweedler, Townsend Bell, Bryan Sellers, Madison Snow, Br

Stefano Domenicali, dopo un anno in Germania all’Audi, torna in Italia. Proprio a due passi da Maranello dove è stato il team principal della Scuderia Ferrari dal 2007 al 2014: nei prossimi giorni, infatti, verrà nominato amministratore delegato della Lamborghini, la Casa di Sant'Agata Bolognese che è controllata dal marchio dei quattro anelli.

Ieri sera la decisione sarebbe stata comunicata a Stephan Winkelmann e non è stata ancora ufficializzata perché si attende quello che potrebbe diventare il nuovo ruolo del 51enne manager tedesco nell’ambito del Gruppo Volkswagen.

Stando alle indiscrezioni, il berlinese, che è a capo del marchio del Toro dal 2005, potrebbe essere richiamato in Germania a supporto delle attività sportive di Ingolstadt, mentre c’è chi non esclude una seconda avventura tricolore alla Ducati, nel mondo delle due ruote.

Domenicali, che a tutt’oggi è vice presidente dei progetti innovativi Audi, oltre a essere il presidente della Commissione monoposto della FIA che sta studiando per la Federazione Internazionale il lancio della nuova Formula 2, è entrato a far parte del gruppo tedesco il 1 di novembre 2014 dopo la lunga permanenza alla Ferrari dove ha fatto tutta la trafila fino a diventare il responsabile della Gestione Sportiva, rilevando il Reparto Corse da Jean Todt alla fine del 2007.

L’imolese di 50 anni ha vissuto da direttore sportivo la cavalcata vincente dell’era Schumacher, ma da “capo” si è aggiudicato il mondiale Costruttori nel 2008: ha lasciato la Rossa dopo il Gp del Barhein 2014 per la cocente delusione della F14 T, una monoposto sbagliata dotata di una power unit inadeguata a lottare con le imbattibili Mercedes.

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