Rapiremo Niki Lauda: l'ultimo romanzo di Carlo Cavicchi
Alla presentazione del libro della Minerva Edizioni al Grand Hotel Majestic di Bologna è intervenuto anche Mauro Forghieri per suggellare con i suoi ricordi quel 1976 che è il teatro del nuovo romanza diCarlo Cavicchi. L'ex direttore di Autosprint e Quattroruote è appena andato in libreria con un nuovo libro polarizzato intorno alla Formula 1 degli Anni '70 con alcune chicche che gli appassionati di Motorsport sapranno apprezzare nel raccconto.

È un romanzo, ma lo stesso Carlo Cavicchi ha ammesso di averne sentito parlare da Marcello Sabbatini e Giancarlo Cevenini quando era ancora un ragazzo di bottega nella redazione di Autosprint. Mezze parole, ma nessuna ammissione. Fatto sta che la fantasticheria orecchiata in gioventù è diventata lo scheletro di una storia che si è trasformata in un bellissimo racconto ambientato a Bologna nel 1976.
L’anno del drammatico incidente di Niki Lauda che in Formula 1 stava conquistando il secondo mondiale piloti. E il rogo della Ferrari 312 T2 a Bergwerk nel GP di Germania poteva essere uno spartiacque nella carriera del campione austriaco e il punto di non ritorno del romanzo. O almeno così poteva sembrare, ma non è stato.
“Rapiremo Niki Lauda” è un romanzo che intreccia due storie che magistralmente si incrociano per dipanarsi in una sorta di giallo con un finale imprevisto e imprevedibile.
Da una parte c’è una banda che trova le sue radici in una Bologna per bene che vive fra scommesse illecite, bordelli e amori proibiti. A capo del gruppo c’è un austriaco che studia un piano perfetto per rapire Niki Lauda, il pilota di F1 di maggior richiamo del momento, e dall’altra la storia vissuta del campione ferrarista.
Nel racconto Niki e il suo mondo, non sono nelle corse, è riportato con la fedeltà di un saggio e non di una storia romanzata: gli appassionati di Motorsport potranno trovare alcune chicche dell’esistenza di Lauda che pochissimi conoscono, regalando uno spaccato dell’uomo molto diverso dal pilota computer come era stato descritto.
E, grazie a una spia infiltrata dalla banda nel Circus, Cavicchi descrive con la competenza del cronista quella F1 che non c’è più, fatta di Cavalieri del rischio che vivevano sapendo che poteva non esserci un domani.
In quel tourbillon fra una gara e l’altra c’è una vita godereccia: non deve sorprendere se un pilota soffia la moglie a un famosissimo attore del cinema, e uno dei personaggi più celebrati di Hollywood ruba la moglie al futuro campione del mondo.
Emerge anche una Ferrari, quella di Mauro Forghieri, che continua a vincere dopo aver conquistato il mondiale 1975, dando la sensazione di aver aperto un ciclo di successi irrefrenabile con Lauda all’apice della sua popolarità.
L’idea della banda è di chiedere un grande riscatto dopo aver messo a punto un piano perfetto del rapimento studiato per un anno con maniacale meticolosità da due ideatori, un austriaco e un italiano.
La città delle Due Torri fa da cornice al racconto sebbene ci siano frequenti viaggi in Austria, Friuli Venezia Giulia e in un’area desolata dell’ex Jugoslavia. Quando tutto è pronto per il rapimento c’è il terribile crash di Lauda al Nurburgring. E allora…
Rapiremo Niki Lauda
di Carlo Cavicchi
Edizioni Minerva
prezzo 20 euro
info@minervaedizioni.com

Presentazione del libro, Rapiremo Niki Lauda, di Carlo Cavicchi: da sinistra, Roberto Mugavero, editore di Minerva, Franco Nugnes, Mauro Forghieri e Carlo Cavicchi.
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