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L'università italiana all’Indy Autonomous Challenge!

Nasce il team Euroracing per partecipare alla gara a guida autonoma in programma il 23 ottobre sul catino di Indianapolis: oltre all’Università di Modena e Reggio, e quella di Pisa hanno aderito al progetto MegaRide, spin-off accademico della Federico II di Napoli e l’ETH Zurigo e la Polish Academy of Sciences. In palio un montepremi di 1,5 milioni per chi riuscirà a effettuare 20 giri di Indy in meno di 25 minuti con un veicolo a guida autonoma.

Atmosfera

Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

In palio c’è un montepremi di 1,5 milioni di dollari da destinare alla ricerca universitaria. Il teatro è il Motor Speedway di Indianapolis, il catino ad alta velocità dove si disputa la 500 Miglia. La gara è l’Indy Autonomous Challenge, la prima corsa al mondo dedicata ai veicoli a guida autonoma che è aperta agli atenei di tutto il mondo.

Una sfida tanto sportiva che tecnologica che ha coinvolto l’Università di Modena e Reggio, l’Università di Pisa e MegaRide, spin-off accademico della Federico II. L’idea è di partecipare il 23 ottobre a una delle gare automobilistiche più incredibili mai concepite: a Indianapolis si vedranno correre soluzioni che sperimenteranno il futuro della mobilità, mettendo “a terra”, in una sfida senza precedenti, le esperienze maturate nei laboratorio e con i veicoli driver less sperimentali.

Il team, promosso da UniMoRe, si chiama Euroracing per sottolineare la collaborazione a livello continentale che l’evento ha generato. Al progetto oltre alle Università di Modena e Reggio, Pisa ed allo spin-off di Napoli, hanno aderito anche altri due campioni continentali della ricerca ingegneristica e tecnologica: l’ETH Zurigo e la Polish Academy of Sciences.

Il super-team europeo è già al lavoro con l’obiettivo di dare battaglia ad avversari del calibro del MIT e di Berkley. nella gara che di italiano ha anche i telai: gli IL-15 Dallara modificati.

L’Università di Modena e Reggio, con il suo spin-off HiPeRT, mette in campo la competenza maturata nella ricerca sulla guida autonoma; Pisa l’esperienza delle partecipazioni alla Roborace, mentre l’ETH di Zurigo contribuisce con lo sviluppo del veicolo (il telaio sarà il Dallara IL-15 modificato) e la conoscenza delle gare driverless. La Polish Academy rende disponibile l'esperienza messa a frutto nella gare di F1/10 e le competenze su reti neurali per real-time perception;

MegaRide, in questa fase svolgerà il compito che già copre nel Motorsport ai massimi livelli, ovvero ottimizzare le prestazioni dinamiche del veicolo e della complessa interazione tra gomme, vettura e fondo stradale.

“La modularità delle nostre tecnologie e l'esperienza in ambienti di simulazione vincolanti, come quelli dei simulatori di guida, ci sta consentendo di affacciarci a nuovi scenari in espansione, dalla stima on-board, al controllo non lineare, verso la grande sfida della guida autonoma" racconta Aleksandr Sakhnevych, CTO di MegaRide.

"La partnership con MegaRide ci permetterà di raffinare la correlazione dei nostri modelli con la dinamica dei veicoli in gara. Ciò è fondamentale sia per il testing in ambienti simulati che siamo il più possibile rappresentativi della realtà, che per il perfezionamento dei controllori di guida autonoma. L'entusiasmo e la disponibilità di MegaRide ci ha permesso di entrare in sinergia in brevissimo tempo, fattore chiave per una competizione time-sensitive di questo tipo," racconta Marko Bertogna, Professore presso l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, fondatore e coordinatore del laboratorio HiPeRT.

Per aggiudicarsi uno dei premi in palio (un milione al primo, 250 mila al secondo e 50 mila agli altri) dell’Indy Autonomous Challenge occorre tagliare il traguardo in 25 minuti o meno, dopo aver percorso 20 giri dell’ovale.

“Vincere è il sale delle sfide – commenta Flavio Farroni, CEO di MegaRide – ma l’Indy Autonomous Challenge rappresenta qualcosa di più che richiama le origini più genuine e significative del motorsport: l’opportunità di lavorare in un laboratorio a cielo aperto dove sperimentare le innovazioni e le soluzioni da portare sulla strada. Chiunque vincerà, sarà comunque un successo per tutti".

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