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Hamilton crea una commissione per favorire la diversità nel motorsport

Lewis Hamilton darà vita ad una nuova partnership volta a far crescere la diversità nel motorsport e a consentire "un cambiamento, reale, tangibile e misurabile".

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

motosport.com

Nel mezzo delle proteste legate alla disuguaglianza razziale, innescate dall'assassinio di George Floyd, un uomo di colore disarmato che è stato ucciso dalla polizia statunitense alla fine del mese di maggio, Hamilton ha parlato molto del movimento #BlackLivesMatter nelle ultime settimane.

Il sei volte campione del mondo è l'unico pilota di colore della storia della Formula 1, ed è stato molto critico nei confronti di un'industria motoristica dominata dai bianchi e che ha "taciuto" di fronte al recente attivismo.

Sull'edizione di oggi del Sunday Times, Hamilton ha parlato dei suoi recenti messaggi, dicendo: "Ho visto persone che rispettavo scegliere di non dire nulla e mi ha spezzato il cuore. Per questo ho dovuto parlare".

Il pilota della Mercedes poi ha parlato delle sue esperienze di razzismo all'interno del motorsport: "Dai ragazzini che mi lanciavano oggetti mentre facevo karting fino ad essere deriso da alcuni tifosi ad un Gran Premio del 2007" ha detto. Poi ha aggiunto: "Sono abituato all'idea che nessuno parlerà per me quando affronto il tema del razzismo, perché nessuno sente personalmente o capisce la mia esperienza".

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Nel tentativo di favorire la diversità all'interno dell'industria del motorsport, Lewis ha annunciato il lancio della "The Hamilton Commission", una nuova partnership di ricerca con la Royal Academy of Engineering.

La Hamilton Commission sarà "dedicata ad esplorare come il motorsport possa essere utilizzato come veicolo per coinvolgere un maggior numero di giovani di origine nera in materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche e, in ultima analisi, impiegarli nei nostri team o in altri settori ingegneristici".

Hamilton poi ha continuato: "Esplorerà aree che comprendono la mancanza di modelli di ruolo e di carriera nelle scuole, le opportunità per coinvolgere un maggior numero di neri con le attività extracurricolare, le barriere che impediscono alle persone con background più diversificati di entrare nel settore delle corse, ma anche le pratiche di assunzione che comportano che un minor numero di laureati neri si possano affacciare alle professioni ingegneristiche".

"Questa non sarà una ricerca a braccio. Vogliamo sentire i giovani ed i laureati che affrontano queste sfide ogni giorno e stiamo cercando di coinvolgere altri partner che lavorano sul campo nelle comunità nere per avere una prospettiva di prima mano. Inoltre, vogliamo coinvolgere i leader della politica e del business che si impegnano a guidare l'attivazione delle raccomandazioni nella ricerca".

"Il tempo dei luoghi comuni e dei gesti simbolici è finito. Spero che la Commissione Hamilton permetta un cambiamento reale, tangibile e misurabile. Se mi guardo indietro nel tempo di 20 anni, voglio vedere lo sport che ha dato tante opportunità ad un timido ragazzo nero della classe operaia di Stevenage, cambiare e diventare come il mondo complesso e multiculturale in cui viviamo".

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