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Ducati riaccende i motori: riparte la produzione

I dipendenti chiamati al lavoro saranno il minimo indispensabile per svolgere le attività di produzione e ricerca e dovranno rispettare un rigido protocollo di sicurezza sviluppato insieme alle RSU e oggetto di uno specifico accordo. Le mascherine saranno obbligatorie per tutti, indipendentemente dalle distanze.

Ducati Panigale V4R

Ducati Panigale V4R

Ducati Corse

Ducati inizia il graduale ritorno alla normalità, con la progressiva ripresa della produzione nel suo stabilimento di Borgo Panigale, prevista a partire da lunedì 27 aprile.

In ottemperanza al protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, venerdì 13 marzo Ducati aveva sospeso temporaneamente la produzione nel suo sito bolognese per riorganizzare gli schemi produttivi. Poi era intervenuto il decreto che aveva sospeso tutte le attività non essenziali e quindi, nonostante l’organizzazione fosse pronta, la produzione non era ripartita.

Il graduale miglioramento delle condizioni sanitarie ha consentito oggi al Governo di permettere la ripresa della produzione alle aziende ritenute strategiche per l’economia nazionale, la cui attività è rivolta in modo prevalente alle esportazioni, e il cui prolungamento della sospensione rischierebbe di fare perdere al nostro paese ulteriori quote di mercato.

Si tratta di una prima fase di rientro, che al momento vede coinvolta solo una parte dei lavoratori destinati alle linee di produzione. Inizieranno prima gli addetti all’officina, poi gli addetti al montaggio motori e, da martedì 28 aprile, anche gli operai per i montaggi delle moto. Per quanto riguarda gli impiegati, l’uso dello smartworking rimarrà obbligatorio, solo chi non sarà in grado di svolgere il suo lavoro da casa avrà la possibilità di accedere allo stabilimento.

Saranno quindi al lavoro da remoto tutte le risorse impiegate nell’area commerciale, marketing, IT, gestione personale, finanza, acquisti, logistica. La produzione è stata riorganizzata, passando da un turno di otto ore a due turni di sette ore per permettere di avere all’interno dello stabilimento il minimo numero di persone contemporaneamente e quindi ridurre i possibili contatti. La mensa sarà attiva ma con un posto a sedere ogni quattro sedie.

I tecnici impegnati nelle attività sperimentali di Ricerca e Sviluppo avevano già ripreso le attività grazie al permesso per lo specifico codice Ateco, presenti quindi a Borgo Panigale i tecnici delle sale prova motori, quelli che svolgono test sulle moto e i test di laboratorio. Continueranno a lavorare da remoto tutti i progettisti, i project manager, chi si occupa di calcolo e i designer. Saranno in questo modo garantite le consegne delle moto Ducati e lo sviluppo dei nuovi prodotti.

Tutte le regole di comportamento vigenti in Ducati rispettano il protocollo condiviso aggiornato del 24 aprile, e per alcuni punti sono ancora più restrittive. Ad esempio in Azienda vige l’obbligo assoluto di utilizzo delle mascherine, indipendentemente dalla distanza.

Tutto il protocollo Ducati è il frutto del lavoro di una commissione congiunta fra azienda e RSU che si è formata il 23 febbraio, appena due giorni dopo la scoperta del primo contagiato in Italia. Molte delle misure inserite sono il risultato di un’attenta analisi dei protocolli utilizzati negli stabilimenti Cinesi del gruppo VW, in particolare la FAW-VW di Chanchung, dove la produzione è stata sospesa solo per una settimana e dove tuttora sono in vigore rigorose misure di protezione, distanziamento e sanificazione.

"Siamo pronti per partire. Abbiamo lavorato duramente in queste settimane per ridurre al minimo ogni rischio – ha dichiarato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati – nonostante questo dovremo essere estremamente cauti e rigorosi. Il virus è tuttora in circolazione e dobbiamo combattere ogni possibile forma di trasmissione. Questo è il motivo per cui tutte le persone presenti in stabilimento indosseranno la mascherina. Dobbiamo proteggere la popolazione aziendale dai positivi asintomatici che, pur in percentuale molto ridotta, sono oggi presenti e non saranno identificati dal test obbligatorio della temperatura".

"I test sierologici possono aiutare, ma rappresentano solo un’istantanea e andrebbero ripetuti ogni giorno prima dell’ingresso e questo è evidentemente molto difficile. Per questo sono così importanti mascherina e distanza. Adatteremo ovviamente i protocolli all’evoluzione della situazione sanitaria ed alle indicazioni dello Stato e della Regione Emilia Romagna. Siamo stati costantemente in contatto con il Presidente Bonaccini, che ringrazio per il supporto, con l’assessore Colla e con il commissario Venturi, per prepararci al meglio".

"Il mercato delle due ruote è fortemente stagionale e già il fermo di marzo e aprile ha avuto effetti molto negativi sulle vendite. Il mercato Cinese è già in piena ripresa, in Corea e Giappone le vendite vanno bene. In Germania i concessionari sono aperti da una settimana e già abbiamo una forte scarsità di prodotto. Credo davvero che questa ripartenza possa permetterci di ridurre almeno in parte l’effetto negativo del fermo produttivo che siamo stati obbligati a fare, purtroppo nel momento peggiore dell’anno. Abbiamo uno cospicuo portafoglio ordini".

"La nuovissima Streetfighter V4, appena lanciata, ha ottenuto consensi unanimi da parte della stampa specializzata, è la indiscussa regina della categoria ed i clienti la aspettano. Purtroppo la produzione è stata bloccata dopo appena un mese dall’inizio. Poi tanti ordini anche per la Multistrada 1260 s Grand Tour e per la Panigale V2. Abbiamo i magazzini vuoti anche per il Multistrada 950 e lo Scrambler 1100 PRO".

"Sono convinto che la moto, in questa “fase 2”, si rivelerà un mezzo straordinario per unire divertimento, passione, possibilità di disporre di un veicolo con cui trascorrere i weekend e il muoversi in città velocemente, in tutta sicurezza, senza problemi né di parcheggio né di distanzia sociale. Voglio ringraziare tutti i dipendenti di Ducati che hanno con pazienza e collaborazione gestito questa fase anomala e ci stanno supportando anche per gestire la ripartenza".

Nonostante la riapertura delle linee di produzione, Ducati conferma la sospensione delle visite di Museo, Fabbrica e Fisica in Moto fino a data da destinarsi, così come è vietato l’ingresso in stabilimento a fornitori, dealer, ditte esterne in appalto, e più in generale personale esterno, salvo comprovata ed inderogabile necessità per la continuità delle attività produttive, di sviluppo prodotto e dei servizi generali.

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