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Analisi

Analisi: crollo del 41% nelle presenze dei campionati propedeutici

Al di là della crisi economica, andiamo a verificare perché dal 2007 a oggi s'è registrato un significativo calo dei piloti impegnati nelle monoposto scuola per l'approdo alla F.1. Sono venuti meno gli junior team delle Case e sono nati i "family-team".

Antonio Giovinazzi, PREMA Racing, Pierre Gasly, PREMA Racing e Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME

Antonio Giovinazzi, PREMA Racing, Pierre Gasly, PREMA Racing e Raffaele Marciello, RUSSIAN TIME

GP2 Series Media Service

I campioni GP2 e GP3: Pierre Gasly, PREMA Racing e Charles Leclerc, ART Grand Prix
Start of the second GP2 race
(L to R): Eric Boullier, McLaren Racing Director with Bruno Michel, GP2 CEO
Oliver Rowland vince il titolo Formula Renault 3.5 2015
Le auto della Formula Renault 3.5 verso la curva Woodcote
I piloti posano per la foto di classe della GP3 Series
Charles Leclerc, PREMA Racing
AutoGp - Adria
Lance Stroll, Prema Powerteam Dallara F312 - Mercedes-Benz leads.
Podium: race winner Lance Stroll, Prema Powerteam Dallara F312 - Mercedes-Benz; second place Maximil
Max Verstappen, Red Bull Racing in una foto della squadra
Esteban Ocon, Manor Racin in una foto della squadra

C’è allarme tra gli addetti ai lavori delle formule minori, soprattutto nelle serie internazionali. Seppure in forma differente, e con qualche eccezione, i vari campionati devono percorrere una strada sempre più in salita per completare una griglia di partenza dignitosa.

Non è un malessere dovuto a motivi specifici, ma una sofferenza che negli ultimi dieci anni ha progressivamente visto ridursi il numero di giovani piloti in pista. A dirlo sono le statistiche, e lo evidenziano in modo chiaro confermando un contesto in grande contrazione.

Quando c'erano gli junior team delle Case

Nel 2007, grazie anche a una corposa presenza dei programmi junior delle squadre di Formula 1, alla prime gare stagionali dei campionati internazionali si registrarono ben 122 presenze. In particolare auge si confermarono la Formula Renault 3.5 e la Formula Master, ma anche la GP2 e la Formula 3 Europea vantavano una buona griglia di partenza.

Era un periodo di grande splendore per tutto il mondo “monoposto”, che beneficiava della presenza di molte Case ufficiali impegnate direttamente nel finanziamento di programmi sportivi.

Qualche anno dopo la Formula Master ha poi chiuso i battenti, così come l'Auto GP. La Formula Renault 3.5, denominata oggi Formula V8, ha dovuto superare un progressivo disimpegno della Casa francese, e ad oggi ha ancora da sciogliere interrogativi molto importanti sul fronte presenze. In dieci anni la GP2 ha registrato la dipartita di tre squadre, ed ora vanta una griglia di partenza di venti macchine, mentre la GP3 Series è la novità che gode di migliore salute, grazie anche ad un calo di fiducia dei piloti nella Formula 3 Euro Series.

In F.3 c'è la moda dei "family-team"

Dopo un periodo di grande splendore, la terza formula continentale sta pagando un prezzo importante alla presenza dei “family-team”, ovvero squadre di proprietà di genitori di piloti il cui interesse fondamentalmente è quello di portare avanti la carriera dei figli, senza piani nel lungo periodo. Il risultato è un calo di presenze molto importante, ovvero di oltre il 40%.

Ovviamente il contesto economico in dieci anni è progressivamente diventato meno favorevole a causa della crisi: la caduta è iniziata dalla Formula 1 e ha toccato in cascata tutte le serie. C’è poi il problema delle promozioni per "merito” nel Circus, un’incertezza molto sentita nelle categorie propedeutiche.

Nel 2007 conquistarono il passaggio in Formula 1 Timo Glock, Nelson Piquet jr. e Sebastian Vettel, tutti portati nei GP senza alcun contributo economico garantito da sponsor.

Per tutti i giovani piloti c’era l’obiettivo della “vittoria” ma, soprattutto, il sogno di poter meritare sul campo una chance che avrebbe realizzato il sogno di una vita, una possibilità che alimentava i paddock delle categorie minori.

Il sogno oggi è diventato un miraggio, per il calo di presenza nel Circus, ed anche per le difficoltà in cui versano i piccoli team. La scelta dei giovani migliori non è più un lusso che si possono permettere tutti i team (come avveniva 10 anni fa) ma solo metà schieramento.

Nella seconda metà della griglia è purtroppo tornato indispensabile un contributo economico dei piloti, e questo ha reso più difficile mantenere dei criteri meritocratici. Ma il “sogno” dei giovani ha ancora una base su cui poter sperare in tempi migliori. Le storie a lieto fine, come quelle di Esteban Ocon e Max Verstappen, sono davanti agli occhi di tutti. Bisogna però saper fare la differenza, nel modo più convincente possibile.

Ecco cosa è cambiato negli ultimi 10 anni

Categoria 2017 2007 Differ
GP2 Series 20 26  
Formula Renault 3.5 / V8 16* 30  
Auto GP - 12  
GP3 24 -  
Formula 3 Euro Series 18 24  
Formula Master - 30  
Totale* 78 122 -41%

*numero di vetture da confermare

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