FWS | A Jerez le vittorie sono di Cardenas, Peebles e Cota
Piloti provenienti da tre diversi continenti e in rappresentanza di tre diversi team si sono spartiti le vittorie della Formula Winter Series, che ha preso il via con un triplo appuntamento a Jerez.
Andres Cardenas del Perù e Campos Racing hanno vinto la prima gara sabato. L'australiano Griffin Peebles e MP Motorsport hanno vinto la seconda gara domenica mattina, prima che il pilota di casa Juan Cota guidasse la doppietta DriveX nell'ultima gara del weekend.
Gara 1
Con più della metà dei 38 membri dello schieramento al loro esordio nelle competizioni automobilistiche, non è stato difficile prevedere che questa sarebbe stata una gara all'insegna dell'anarchia e delle safety car. Ma i giovani hanno deluso i gufi, comportandosi in modo impeccabile e dando vita a una gara perlopiù a trenino e del tutto priva di incidenti significativi.
Uno dei pochi sorpassi, tuttavia, è avvenuto per la testa della corsa. Cardenas, che aveva perso terreno nei confronti di Peebles alla partenza, l'ha compiuto quando è riuscito a superare l'australiano nel corso del terzo giro, senza più guardarsi indietro.
Dietro di lui, i rivali sono stati molto vicini, ma senza scambi di posizioni. Peebles è rimasto davanti al compagno di squadra Maciej Gladysz per tutto il tempo, mentre il polacco è stato seguito dal trio US Racing composto da Matheus Ferreira, Akshay Bohra e Gianmarco Pradel.
Pradel ha preceduto Bohra fino a poco prima di metà gara, ma il loro scambio di posizioni all'ottavo giro è stata l'unica mossa degna di nota in testa al gruppo.
L'unico momento in cui la truppa ha mostrato un po' di inesperienza è stato mentre ci si dirigeva in griglia di partenza. Con tanti piloti che cercavano di provarla prima di lasciare la pitlane, alcuni hanno perso tempo prima che l'uscita dei box si chiudesse.
Tra coloro che sono rimasti bloccati al semaforo rosso - e di conseguenza costretti a rimanere fermi lì senza entrare in pista - c'è stata la coppia Campos formata da Ernesto Rivera e James Egozi, qualificati rispettivamente al quarto e al sesto posto, il che ha fatto sì che la parte anteriore dello schieramento avesse un paio di buchi. Tuttavia, per loro, una lezione preziosa è stata senza dubbio appresa.
Lo stesso vale per Cardenas, che ha ammesso di essere stato fortunato a non essere rimasto coinvolto nello stesso ingorgo. "Stavo aspettando di fare una prova di partenza, ma poi sono uscito dalla pit-lane perché si stava innalzando la temperatura dell'acqua, non perché mi fossi accorto che i box stavano chiudendo!".
Gara 2
La safety car questa volta è stata chiamata in causa con due apparizioni che hanno portato via gran parte del tempo della mezz'ora di gara. Per essere onesti con i piloti inesperti, le condizioni erano difficili. La pista di Jerez si è presentata umida, ma poi è diventata completamente bagnata nel corso della gara.
Ancora una volta, però, sono state le carenze procedurali ad attirare l'attenzione. Nonostante nessuno sia rimasto bloccato nella pit-lane, sono risultati necessari due tentativi per far partire la gara. Ciascuna delle prime due procedure è stata interrotta perché Lorenzo Castillo non è riuscito a trovare il proprio posto in griglia in mezzo a quella che si potrebbe definire una discreta confusione.
Al terzo tentativo, tuttavia, è stato dato il via libera, con Peebles a scattare dalla pole tenendo la testa della corsa. Nonostante le due interruzioni con SC per le auto ferme di Filippo Fiorentino e Lucas Fluxa, l'esperto pilota di F4 mantenuto il vantaggio fino alla fine.
Seppur i leader abbiano optato per la relativa sicurezza delle gomme da bagnato, il peggioramento delle condizioni ha contribuito a rendere la gara interessante. Cardenas è balzato in seconda posizione al via, ma ha subìto la pressione di Gladysz, riuscendo a tenere a bada il polacco solo fino al terzo giro.
Cardenas
Photo by: Gedlich Racing
La prima neutralizzazione ha poi annullato il vantaggio iniziale di Peebles di quasi quattro secondi. Quando la safety car è entrata in scena al settimo giro, Gladysz è rimasto incollato all'australiano per un paio di giri, mentre Ferreira e Mikel Pedersen (DriveX) hanno tenuto testa a Cardenas.
Poi è arrivata la successiva safety car, che ha lasciato solo il tempo per due giri di gara bagnata quando è uscita di scena al dodicesimo.
Questa volta, Peebles è tornato a ruggire scappando via, mentre anche Gladysz non ha avuto problemi fino alla fine. Ferreira si è affiancato a Cardenas nelle prime due curve dopo la ripartenza, ma non è riuscito a fare alcuna mossa. Il brasiliano ha finito per perdere terreno nei confronti di Egozi e Pedersen, che hanno conquistato rispettivamente il quarto e il quinto posto.
Gara 3
La gara bagnata della domenica pomeriggio è stata la più bella del fine settimana: Cota ha convertito la pole in una vittoria di sette secondi, probabilmente aiutato da Cardenas, Peebles e Gladysz che si erano qualificati rispettivamente quarto, quinto e nono dopo una frenetica sessione di provecaratterizzata da una bandiera rossa.
La battaglia per il secondo posto, tuttavia, è stata molto movimentata e Ferreira ne è uscito protagonista. Nei primi giri ha condotto una lotta per la seconda posizione con Rivera e Cardenas, poi all'ottavo ha perso la posizione a favore di Rivera, ma ha risposto con una delle mosse più azzeccate del fine settimana, vincendo una battaglia di nervi durata diverse curve per riprendersela due tornate dopo.
Rivera e Cardenas si sono staccati negli ultimi giri, ma Ferreira ha dovuto fare i conti con Pedersen all'ultimo. Il danese, che si era fatto largo tra gli avversari dopo essere partito sesto, ha piazzato il colpo da maestro quando ha superato il brasiliano al tornante nel penultimo giro.
Peebles ha faticato a ingranare in questa gara, perdendo numerose posizioni nelle fasi iniziali prima di concludere nono. Gladysz, invece, è stato in grado di avanzare da centro gruppo classificandosi quinto, tra Cardenas e Rivera, ottenendo la terza vittoria su tre nella classe rookie.
In questa gara si è distinto anche un coraggioso commissario che ha raccolto un'ala posteriore vagante a metà del rettilineo di partenza/arrivo, invece di aspettare la safety car. A torto o a ragione, è una cosa rara di questi tempi.
Per quanto riguarda i due nomi di spicco del motorsport, il figlio di Jan Lammers, René, ha preceduto la figlia di Ken Block, Lia, durante il fine settimana. Ma entrambi sono rimasti in fondo al gruppo e nessuno dei due è riuscito a entrare nella Top10.
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