Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia
Analisi

Minì e Antonelli: le stelle del futuro del motorsport italiano

La delusione per l'addio di Giovinazzi alla F1 è ancora enorme, ma il nostro vivaio è ricco di talenti che stanno crescendo bene. Gabriele Minì e Andrea Kimi Antonelli sono le stelle più brillanti.

Gabriele Minì e Andrea Kimi Antonelli

Foto di: Motorsport.com

Motorsport.com contenuti Prime

I migliori contenuti di Motorsport.com Prime, il nostro servizio di sottoscrizione. <a href="https://www.motorsport.com/prime/">Subscribe here</a> per avere accesso a tutti i contenuti.

Dopo mesi di speculazioni l’amara certezza è arrivata martedì 16 novembre. Antonio Giovinazzi il prossimo anno non sarà più presente sulla griglia di partenza del campionato di Formula 1.

L’annuncio dell’Alfa Romeo Sauber dell’ingaggio di Guanyu Zhou ha scatenato polemiche feroci nei confronti del team da parte dei sostenitori dell’italiano che sui social non si sono risparmiati in messaggi al veleno verso la squadra svizzera, ed anche lo stesso Giovinazzi, con un tweet per nulla diplomatico, ha ammesso come la Formula 1 possa essere spietata quando a farla da padrone è il denaro.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Messa da parte l’amarezza per un appiedamento dettato più dalla mancanza di budget che di altro, resta da fare una riflessione che forse è passata sotto silenzio in questi giorni: quanto ancora dovremo attendere per vedere daccapo un pilota italiano in F1?

Servirà del tempo, è certo, ma il vivaio tricolore sembra davvero ricco di talenti. Due su tutti si sono messi sotto la luce dei riflettori in questi ultimi anni: Gabriele Minì ed Andrea Kimi Antonelli. Su di loro sono riposte le speranze di rivedere un pilota italiano nella categoria regina del motorsport.

Una premessa è d’obbligo. Stiamo parlando di ragazzini che stanno iniziando adesso a muovere i primi passi in monoposto e non si deve commettere l’errore di avere aspettative esagerate che potrebbero essere controproducenti.

Sognare, però, non costa nulla e quanto fatto vedere da questi due campioncini in erba lascia presagire cose buone.

Gabriele Minì: il professore silenzioso

Palermitano, classe 2005, Gabriele Minì ha fatto parlare di sé quando nel 2018 è stato messo sotto contratto da un nome importante nel mondo del Motorsport: Nicholas Todt.

Il figlio del presidente FIA, già manager tra gli altri di un certo Charles Leclerc, ha intuito subito le potenzialità del pilota siciliano tanto da volerlo nella sua “scuderia” ancora kartista.

La scommessa di Todt si è rivelata vincente nel 2020, quando Minì ha compiuto il debutto in monoposto nella Formula 4 italiana. Con i colori del team Prema, Gabriele è riuscito a stupire tutti conquistando il successo all’esordio nella prima gara della stagione a Misano per poi salire sul gradino più alto del podio in altre tre occasioni e laurearsi campione con un bottino di 284 punti.

A colpire della stagione 2020 di Minì nella Formula 4 tricolore sono stati due aspetti: la costanza di rendimento e la visione complessiva di gara. Gabriele ha ottenuto un totale di 12 podi e 9 pole, mostrando anche una notevole velocità sul giro secco, ma è sembrato molto più maturo della sua età quando si è trattato di capire se valesse o meno la pena prendere rischi.

Gabriele Mini, Prema Powerteam

Gabriele Mini, Prema Powerteam

Photo by: Davide Cavazza

Questo modo di agire gli ha consentito di portare a casa il titolo all’esordio e di sbarcare con pieno merito l’anno successivo nella Formula Regional European Champioship by Alpine.

Abbandonato il team Prema, non senza stupore, Minì si è legato ad un’altra squadra dal grande palmares: la ART Grand Prix.

L’esordio nella nuova categoria per il siciliano è stato promettente. Ad Imola, dopo il decimo posto in Gara 1 condizionato da una qualifica compromessa dal traffico, Minì si è riscattato in Gara 2 ottenendo la sesta piazza, mentre a Barcellona, secondo round della stagione, il palermitano ha messo conquistato il suo primo podio tagliando il traguardo in seconda posizione.

Altri tre podi sono poi arrivati a Le Castellet, ancora una volta secondo ma in Gara 1, ed a Zandvoort, miglior weekend dell’anno concluso con il secondo posto in Gara 1 ed il terzo in Gara 3.

Gabriele Mini, ART Grand Prix

Gabriele Mini, ART Grand Prix

Photo by: PhotoCiabatti

Il finale di stagione, però, non è stato altrettanto brillante. Complice un calo di forma della ART Grand Prix (pagato anche dal suo compagno di team, il “cannibale” Saucy), Minì non è più riuscito a lottare per le posizioni di vertice ed in questo modo non è stato in grado di replicare ad Isack Hadjar nella classifica riservata agli esordiente.

Schivo, mai una parola fuori luogo, Gabriele si è subito tuffato anima e corpo nei test post stagionali per preparare al meglio il 2022. L’obiettivo per il professore sarà emulare quanto fatto da Saucy al secondo anno nella categoria.

Andrea Kimi Antonelli: talento esplosivo

Classe 2006, bolognese, Antonelli è cresciuto a pane e motori e, così come Minì, si è subito messo in luce nel mondo del karting attirando l’attenzione di molti osservatori. Nel 2019, a soli 12 anni, è stata la Mercedes a metterlo sotto contratto facendolo entrare nella propria Academy considerando Antonelli un fenomeno (parole di Gwen Lagrue, responsabile del vivaio della Stella).

L’attesa per vedere finalmente Kimi in monoposto si è conclusa nel 2021. Dopo una prima presa di contatto con la monoposto della F4 italiana avvenuta in occasione dei test collettivi disputati al Red Bull Ring, Antonelli ha dovuto attendere il compimento dei 15 anni per poter finalmente debuttare in gara.

Proprio il Red Bull Ring, sede del terz’ultimo round della stagione, ha rappresentato il palcoscenico d’esordio per Antonelli che ha poi disputato le rimanenti sei gare su circuiti impegnativi come il Mugello e Monza.

Andrea Kimi Antonelli,  Prema Powerteam

Andrea Kimi Antonelli, Prema Powerteam

Photo by: Giovanni Nappi

Con i colori del team Prema, Kimi ha subito fatto capire di essere dotato di qualcosa di speciale ed è stato proprio sul tracciato brianzolo che il talento del bolognese è emerso con forza.

Nonostante la limitatissima esperienza in monoposto, Antonelli ha regalato spettacolo lottando come un leone contro piloti ben più esperti di lui. In Gara 1 il bolognese ha pagato un errore di gioventù con un taglio in prima chicane e si è dovuto accontentare del secondo gradino del podio alle spalle del rullo compressore Bearman, mentre in Gara 2, disputata sul bagnato, il talento del vivaio Mercedes ha imposto un ritmo insostenibile per tutti per poi essere beffato dalla safety car e dal solito Bearman retrocedendo in terza piazza alle spalle anche di Montoya.

Anche in Gara 3 Antonelli è riuscito ad andare a podio, concludendo questo primo antipasto di Formula 4 italiana con un bottino di 4 vittorie tra i rookie ottenute in appena 9 gare.

Che Kimi non fosse un pilota qualunque era cosa nota da tempo, ma vederlo subito a proprio agio in monoposto ha lasciato tutti sbalorditi. Il team Prema non se l’è fatto scappare ed ha confermato il quindicenne bolognese anche per la prossima stagione di F4 italiana.

Minì e Antonelli rappresentano quindi le maggiori speranze per l’Italia di un futuro luminoso nell’automobilismo. Servirà pazienza per vederli crescere e calma nel giudicarli, ma una cosa è certa: a questi due talenti made in Italy serve tutto il nostro sostegno incondizionato.

Andrea Kimi Antonelli,  Prema Powerteam

Andrea Kimi Antonelli, Prema Powerteam

Photo by: Giovanni Nappi

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Antonelli con Prema per la stagione 2022 di F4 italiana
Prossimo Articolo Le migliori gare del 2021: a Monza è Kimi Antonelli show

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia