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Intervista

Una Mahindra “rivoluzionaria” nella terza stagione!

In un'intervista esclusiva, il team principal Dilbagh Gill fa il punto sull'avventura elettrica del costruttore indiano in F.E, sulla categoria stessa e sugli sviluppi attesi nel breve-medio periodo della tecnologia.

Dilbagh Gill, Team Principal di Mahindra Racing

Foto di: M Saad

Bruno Senna, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Bruno Senna, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing e Vinit Patel, Chief Engineer Mahindra Racing
Bruno Senna, Mahindra Racing
Dilbagh Gill, Team Principal of Mahindra Racing
Bruno Senna, Mahindra Racing Formula E Team
Bruno Senna, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing

La Mahindra Racing adotterà un approccio rivoluzionario per il veicolo da corsa che adotterà a partire dalla terza stagione di vita della Formula E, procedendo per così dire “controcorrente” rispetto alle scelte più conservatrici che interessano il modello 2015-2016.

Dopo aver fatto gareggiare tutte le squadre con vetture identiche nella stagione inaugurale, i regolamenti della specialità sono stati “aperti” alla vigilia della seconda edizione, onde consentire ai diversi costruttori di sviluppare in proprio i sistemi di trasmissione.

Le soluzioni sono variate da squadra a squadra, con il Team Aguri e la Amlin Andretti che hanno confermato i pacchetti tecnologici della prima stagione e la NextEV TCR e la DS Virgin Racing arrivate addirittura a impiegare rispettivamente due motori accoppiati e un singolo ingranaggio in una sorta di presa continua.

La Mahindra Racing ha affrontato la questione nella maniera più conservatrice possibile, avendo chiesto ai fornitori Hewland e McLaren di costruire un cambio e un motore aggiornati secondo le specifiche che essi avrebbero adottato “naturalmente”.

Ma nella stagione 2016-2017, quando la Williams Advanced Engineering introdurrà una nuova batteria standard per tutte le squadre, la scuderia indiana scenderà in campo con una macchina “rivoluzionaria”.

"Ci siamo riuniti come azienda e abbiamo discusso e messo a verbale, approvandolo, tutto questo: 'fra le stagioni 1 e 2, faremo un'evoluzione; tra la seconda e la terza, una rivoluzione; dalla stagione 3 alla 4, un'altra evoluzione, mentre la quinta edizione del torneo sarà completamente aperta", ha dichiarato a Motorsport.com il grande capo della Mahindra Racing, Dilbagh Gill. "Questo è il ciclo che noi stiamo puntualmente seguendo".

Macchine (troppo) più veloci?

Anche se Gill si aspetta che le vetture di Formula E diventino significativamente più veloci in futuro, egli ha esortato l'ambiente alla massima cautela e a mantenere i piedi saldi per terra. Lo scopo deve essere quello di garantire che il lavoro di sviluppo non si riveli ridondante o eccessivo soprattutto in vista della quinta stagione, allorché ogni pilota avrà a disposizione la stessa monoposto per l'intera durata di un ePrix.

“Già nella transizione fra l'anno scorso e quest'anno, siamo andati tutti notevolmente più veloci. Allo stesso tempo, vogliamo mantenere il passo con l'idea di tecnologia e di sviluppo'', ha detto. "Noi fondamentalmente vogliamo assicurarci che non si raggiunga uno stadio in cui la categoria con due vetture per gara risulti molto più veloce di quando si userà una sola macchina, e cioè che la competitività delle monoposto scenda improvvisamente il quinto anno. Vogliamo almeno una condizione di parità, o anche andare più in là".

L'indiano ha aggiunto che un modo molto semplice per rendere le vetture più veloci potrebbe essere quello di introdurre gomme slick al posto delle coperture intagliate “ognitempo” di adesso. Egli, tuttavia, ammette che un tale cambiamento comporterebbe una deviazione di attenzione rispetto alla questione centrale del propulsore e della mobilità elettrica.

Case attratte dall'idea F.E?

Pur vivendo i propri anni pionieristici, la Formula E è riuscita ad attrarre con successo produttori da tutto il mondo. Dilbagh Gill crede che la natura stessa e l'identità del campionato, vale a dire l'impiego di auto da corsa elettriche, siano state il fattore chiave di attrazione per i costruttori, i quali riconoscono che il mondo dovrà allontanarsi forzatamente domani dal combustibile convenzionale.

"Se si guardano le cose dal punto di vista di un qualsiasi costruttore di automobili, non si può non comprendere come l'elettrico sia l'unico futuro possibile. Questo è uno dei motivi per cui così tante industrie automobilistiche sono coinvolte in Formula E e non soltanto nello sport", ha suggerito il dirigente indiano. "Credo che la mobilità elettrica sia molto più democratica. Non deve essere un'azienda tradizionale del settore automotive a presentarsi e a sviluppare una macchina elettrica".

"Guardiamo la Tesla. Non esisteva dieci anni fa, ma ci rendiamo conto di dove sia arrivata ora? Essa ha avuto una capitalizzazione del mercato sostanzialmente maggiore rispetto a quella dei tre grandi colossi d'America dell'auto: Ford, General Motors e Fiat-Chrysler. E poi si osservano in pista imprese nate con uno scopo specifico come la NextEV, così come altre organizzazioni ancora”.

E ancora: “Quindi si tratta di un segmento o di un settore molto aperto o, per così dire, 'democratico'. Questo è uno dei motivi per cui i produttori di motori elettrici stanno entrando nella categoria: si rendono conto che è un ambito di successo, nel quale non è nemmeno richiesta un'alta intensità di capitali'', ha aggiunto.

Primi cinque in classifica

Dilbagh Gill ha l'obiettivo di consolidare la quinta posizione della Mahindra Racing in classifica, anche se gran parte degli sforzi della sua squadra sono già orientati sulla prossima stagione, in tempo per iniziare al meglio l'avventura a Montréal se il Campionato FIA prenderà il via in Canada nel mese di settembre.

"Credo che saremo in grado di dare vita a performance non soltanto credibili, ma anche erogabili in maniera costante. Essere nella metà superiore della classifica della categoria a fine anno sarebbe già una performance abbastanza buona per questa stagione, a mio modo di vedere'', ha seguitato Gill.

"Poiché il nostro obiettivo è sempre stato la terza stagione, riteniamo un buon risultato parziale l'affidabilità che stiamo dimostrando in questa seconda edizione del torneo. La stiamo mostrando efficacemente, così come riusciamo a far comprendere all'esterno lo sviluppo che abbiamo messo sulla vettura".

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