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Turvey: “La Safety-Car mi ha impedito ben due sorpassi...”

Dodicesimo al traguardo di Long Beach, il pilota britannico della scuderia NextEV TCR ha condotto un week end nelle retrovie, però la zona punti avrebbe potuto essere alla sua portata.

Oliver Turvey, NextEV TCR

Oliver Turvey, NextEV TCR

Oliver Turvey, China Racing
Oliver Turvey, China Racing
Oliver Turvey, China Racing
Oliver Turvey, China Racing

Se Nelson Piquet Jr prosegue a mo’ di calvario la propria seconda stagione in Formula E a dispetto delle mostrine di campione in carica della specialità, non va meglio per il suo compagno di squadra in seno al team NextEV TCR. Oliver Turvey, estratto a sorte nel Gruppo 1 per le qualifiche di Long Beach, ha in effetti strappato soltanto il 14esimo miglior tempo, divenuto il 13esimo allorché il poleman Antonio Félix Da Costa (Team Aguri) è stato escluso di classifica per l’irregolare pressione degli pneumatici riscontrata in verifica.

Il quasi rookie britannico ha mantenuto il proprio posto al via della gara californiana, prevista su quarantuno giri, ma è precipitato alla 14esima piazza al sesto passaggio e poi ha smarrito un'ulteriore posizione all’ottava. Al giro 16, si è verificato l’increscioso episodio dell’incidente fra Sébastien Buemi (Renault e.dams) e Robin Frijns (Amlin Andretti), che sono stati costretti ai box per i danni alle vetture, promuovendo Oliver Turvey in 13esima posizione (rimasta tale anche dopo la sosta obbligatoria per il cambio vetture del passaggio 22).

L’inglese della NextEV TCR è poi salito alla 12esima piazza alla 34esima tornata dopo aver superato Mike Conway (Venturi) e all’11esima un giro più tardi, quando Antonio Félix Da Costa (Team Aguri) ha dovuto dare forfait. Dopo un periodo di Safety-Car, la bandiera verde ha dato il la a un’ultima fase di gara della durata di soli tre giri fino al traguardo. Oliver Turvey ha dovuto scartare all’improvviso per proteggersi dall’errore di Jean-Éric Vergne (DS Virgin Racing) retrocedendo 12esimo, condizione in cui ha portato a termine la gara statunitense.

“È stato un finale di corsa frustrante perché, anche se ho faticato un po' nei primi giri, il mio primo stint non è andato affatto male. Sono stato in pista un giro in più prima del cambio vettura di un sacco di macchine che mi precedevano e così ho avuto più energia a disposizione con la seconda macchina”, ha spiegato il collaudatore della scuderia McLaren di Formula 1.

In conclusione: “Mi sentivo bene con la seconda macchina, però la Safety-Car è entrata in pista proprio quando mi apprestavo ad attaccare per cercare di superare un paio di vetture. È stato un peccato, perché avremmo potuto onestamente lottare per qualche punto. Poi, c’è stato Jean-Éric Vergne, che ha avuto un problema e mi ha spinto all’esterno, costringendomi pericolosamente a pennellare il muro. Tutto sommato è stato una disdetta questo week end, perché le cose non hanno mai funzionato a dovere". 

 

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