Sarà più simile a quelli di F.1 il nuovo volante della F.E!
Sterzo aggiornato per la serie “full electric” nella stagione 2016-2017, quando l'aumento nel numero di rotori, bilancieri e pulsanti consentirà a piloti e team di affinare i software di gestione, ma per ora è escluso l'uso del freno elettronico.
Volante, Mahindra Racing
Mahindra Racing
Grazie a Dilbagh Gill, il team principal della Mahindra Racing, particolarmente avvezzo all’uso dei social network, è stato svelato un altro tassello del puzzle che costituisce la versione 2016-2017 della monoposto unica del Campionato FIA di Formula E.
Dopo l’ala biplano ispirata all’avantreno della futura categoria Roborace, è stata la volta del nuovo sterzo. Non esistono molte informazioni disponibili, dato che il dispositivo è ancora coperto ufficialmente da segreto, ma pare che esso continui a non adottare un freno elettronico a polarizzazione, controllato dal volante.
Ormai una visione familiare per gli appassionati della serie “full electric”, il volante della categoria dispone di tre grandi manopole girevoli, poste sotto uno schermo digitale e fiancheggiate da pulsanti. Una fila di luci per il cambio marcia si trova appena sopra lo schermo e quattro bilancieri sono montati sul retro.
ll display è particolarmente grande, in analogia con quello delle stagioni uno e due. Il volante è in generale molto importante nell’ambito del kit di aggiornamento delle monoposto di questa categoria perché la Formula E permette un’aliquota molto limitata di dati telemetrici inoltrati dalla vettura ai box durante le gare.
Spetta infatti essenzialmente al pilota il compito tenere d'occhio gli elementi critici della vettura, quali la temperatura di esercizio raggiunta dal powertrain e i livelli di energia/consumo durante l’azione. Tali informazioni vengono messe a disposizione del pilota sul display al volante ed è il conduttore a comunicarle al team via radio.
Nella prima stagione, tutte le vetture avevano propulsori identici, con la conseguenza che il volante era utilizzato in maniera pressoché analoga da tutte le scuderie della specialità. Due bilancieri posteriori venivano utilizzati per scalare e salire di marcia con il cambio Hewland a 5 velocità, uno veniva impiegato per attivare il Fanboost e uno per modulare i livelli di frenata rigenerativa.
I tre potenziometri venivano invece maneggiati per modificare i programmi legati alla potenza, cambiare le mappature della coppia motrice e modificare le impostazioni del regen, cioè la procedura con cui i piloti rilasciano l’acceleratore a fine rettilineo usando il motore elettrico come freno dell’inerzia vettura.
Nella seconda stagione, l’introduzione dei nuovi propulsori concepiti da ogni singolo costruttore (o quasi) ha cambiato il modo in cui il volante avrebbe potuto essere usato. Gli esempi più eclatanti sono stati quelli della NextEV TCR Formula E 001 e della DS Virgin Racing DSV-01, dotate sì di due motori elettrici accoppiati, ma anche di una configurazione a singolo ingranaggio o “presa diretta”: senza la necessità di cambiare marcia, le leve posteriori sono state improvvisamente rese disponibili per altri usi.
Allo stesso modo, anche se la e.dams aveva una soluzione a doppio ingranaggio o a due marce (probabilmente la migliore in assoluto), la Renault Z.E. 15 disponeva di un classico cambio manuale, che a propria volta lasciava i bilancieri liberi per altri usi. Gli ingegneri hanno avuto pertanto la possibilità di essere ancora più precisi nella programmazione delle macchine, disponendo di un’ampia schiera di “manettini” con cui avviare i software.
Per la terza stagione del Campionato FIA di Formula E, la Spark Racing Technology introdurrà il menzionato nuovo sterzo, che sarà ancora una volta un componente obbligatorio e, soprattutto, identico per tutte le squadre. Come si osserva, esso sarà molto simile allo sterzo di una Formula 1 e verrà realizzato dalla francese XAP Technology di Calvisson, nella regione della Linguadoca-Rossiglione, azienda confermata come come fornitore dell’importante elemento. L’accresciuto numero di pulsanti legittimerà le squadre e ai suoi tecnici a un maggiore controllo su come verrà programmato, a tutto beneficio della sofisticazione.
Il volante potrebbe anche consentire un freno elettronico a polarizzazione controllato dal volante, in teoria, in luogo della manopola manuale che viene attualmente impiegata, ma ciò non sembra rientrare nelle corde e nei desiderata “politici” e strategici della Federazione Internazionale dell’Automobile.
La FIA non vuole infatti un sistema completamente automatico, anche se le squadre sarebbero in grado di utilizzare i nuovi sistemi di programmazione per bilanciare in modo autonomo la parzializzazione della frenata con la modifica dei livelli di regen, che i driver devono attualmente fare da soli e manualmente.
L'intenzione dell’Autorità Sportiva resterebbe quella di rendere le vetture relativamente ostiche da guidare per mantenere l'attenzione sul pilota. I freni elettronici agevolerebbero certamente tale obiettivo, ma consentono al conduttore di tenere le mani sul volante, il che è molto meglio per la sicurezza e per l’agonismo.
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