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Sam Bird vince il secondo Diriyah E-Prix con la bandiera rossa

Il pilota Jaguar trionfa al termine di una lotta stupenda contro Frijns, anche se l'olandese mastica amaro per l'interruzione anzitempo dovuta ad un incidente. Podio per Vergne che batte con le cattive Da Costa, Cassidy in Top5 beffando Sette Câmara e Müller. Rimonta di Rast, Mercedes a secco.

Sam Bird, Panasonic Jaguar Racing, Jaguar I-Type 5, Maximilian Gunther, BMW I Andretti Motorsports, BMW iFE.21, Andre Lotterer, Tag Heuer Porsche, Porsche 99X Electric

Sam Bird, Panasonic Jaguar Racing, Jaguar I-Type 5, Maximilian Gunther, BMW I Andretti Motorsports, BMW iFE.21, Andre Lotterer, Tag Heuer Porsche, Porsche 99X Electric

Sam Bloxham / Motorsport Images

Sam Bird ha vinto il secondo Diriyah E-Prix al termine di una gara molto concitata e terminata anzitempo con l'esposizione della bandiera rossa.

L'interruzione è stata causata da una collisione avvenuta al giro 26 tra la BMW di Maximilian Günther e la NIO 333 di Tom Blomqvist, colpita dal tedesco che stava guardando principalmente negli specchietti per difendersi dall'attacco di Oliver Rowland (Nissan e.dams), e franato addosso all'incolpevole rivale.

A ruota è giunta la Mahindra di Alex Lynn capottata, probabilmente per un contatto con la Jaguar di Mitchell Evans. Lynn è stato trasportato in ospedale per accertamenti, ma dal team fanno sapere che è cosciente.

 

In quel mentre, erano appena state esposte le bandiere gialle per l'uscita di scena anche da parte di Sébastien Buemi, fermatosi lungo il tracciato con la Nissan e.dams, dunque tra detriti e vetture da recuperare, i commissari hanno preferito porre fine alla contesa quando sul cronometro mancavano ancora 2'40".

In realtà Bird si stava ampiamente meritando il successo dopo aver combattuto strenuamente contro il poleman Robin Frijns, che era partito molto bene dalla prima casella, ma a lungo tallonato dall'inglese della Jaguar, con cui si è scambiato più volte la posizione fino a quando non si è ritrovato secondo con un Attack Mode reso inutilizzabile da un Full Course Yellow causato dal ritiro di Jake Dennis, la cui BMW è stata spedita a muro dalla Porsche di Pascal Wehrlein, poi punito con un Drive Through.

A quel punto, Frijns ha solamente potuto sfruttare la potenza extra per tornare davanti a Bird al giro 20, ma quest'ultimo gli ha risposto un paio di tornate dopo e allungato guadagnando un paio di secondi che poi sono risultati preziosi per mantenere la testa della corsa.

Dietro a Bird e al delusissimo Frijns abbiamo le DS Teechetah degli scatenati Jean-Éric Vergne ed António Félix Da Costa. Il francese alla fine beffa il suo collega completando il podio, ma entrambi gli alfieri della scuderia franco-cinese hanno compiuto una fantastica rimonta risalendo rispettivamente dal 7° e 9° posto in griglia, scambiandosi le posizioni anche con contatti piuttosto cattivi.

Chi poteva ambire a qualcosa di più è Sérgio Sette Câmara, sesto con la Dragon-Penske dopo aver ceduto la Top5 nel finale a Nick Cassidy, autore di un bel recupero con la Virgin Racing scavalcando sia il sudamericano che il compagno di quest'ultimo, Nico Müller.

Sperava in un piazzamento migliore anche Oliver Turvey, che è ottavo e migliore dei piloti NIO 333, con la Top10 completata da Rowland e dall'Audi di René Rast, bravo a risalire la china dal 19° posto.

Restano a bocca asciutta entrambe le Mahindra perché Alexander Sims è undicesimo e Norman Nato quindicesimo, così come l'Audi di un Lucas Di Grassi opaco e le Mercedes di Nyck De Vries e Stoffel Vandoorne.

L'olandese e il belga della Stella sono riusciti ad avere l'ok per partire dopo i problemi avuti dal powertrain Mercedes verificatisi sulla Venturi di Edoardo Mortara (che alla fine non ha corso per i danni alla monoposto), visto che in precedenza la FIA gli aveva negato le Qualifiche per motivi di sicurezza.

Cla   # Pilota Team Giri Tempo Gap Distacco km/h Ritirato Punti
1   10 United Kingdom Sam Bird Jaguar Racing 29 39'50.836          
2   4 Netherlands Robin Frijns United Kingdom Virgin Racing 29 39'53.030 2.194 2.194      
3   25 France Jean-Éric Vergne China Techeetah 29 39'55.682 4.846 2.652      
4   13 Portugal António Félix Da Costa China Techeetah 29 39'57.736 6.900 2.054      
5   37 New Zealand Nick Cassidy United Kingdom Virgin Racing 29 39'59.915 9.079 2.179      
6   7 Brazil Sergio Sette Camara DRAGON / PENSKE AUTOSPORT 29 40'03.653 12.817 3.738      
7   6 Switzerland Nico Müller DRAGON / PENSKE AUTOSPORT 29 40'04.760 13.924 1.107      
8   8 United Kingdom Oliver Turvey United Kingdom NIO Formula E Team 29 40'06.359 15.523 1.599      
9   22 United Kingdom Oliver Rowland France DAMS 29 40'07.225 16.389 0.866      
10   33 Germany René Rast Germany Audi Sport Team ABT 29 40'09.090 18.254 1.865      
11   29 United Kingdom Alexander Sims India Mahindra Racing 29 40'10.721 19.885 1.631      
12   11 Brazil Lucas Di Grassi Germany Audi Sport Team ABT 29 40'11.448 20.612 0.727      
13   88 United Kingdom Tom Blomqvist United Kingdom NIO Formula E Team 29 40'12.344 21.508 0.896      
14   17 Netherlands Nyck De Vries Mercedes-EQ Formula E Team 29 40'13.318 22.482 0.974      
15   71 France Norman Nato Monaco Venturi 29 40'15.028 24.192 1.710      
16   99 Germany Pascal Wehrlein Germany Porsche Team 29 40'16.231 25.395 1.203      
17   36 Germany André Lotterer Germany Porsche Team 29 40'18.093 27.257 1.862      
18   5 Belgium Stoffel Vandoorne Mercedes-EQ Formula E Team 29 40'19.948 29.112 1.855      
  dnf 28 Germany Maximilian Gunther United States Andretti Autosport 26 32'35.218 3 Laps 3 Laps   Ritirato  
  dnf 20 New Zealand Mitch Evans Jaguar Racing 26 32'38.574 3 Laps 3.356   Ritirato  
  dnf 94 United Kingdom Alex Lynn India Mahindra Racing 26 32'44.395 3 Laps 5.821   Ritirato  
  dnf 23 Switzerland Sébastien Buemi France DAMS 26 32'44.705 3 Laps 0.310   Ritirato  
  dnf 27 United Kingdom Jake Dennis United States Andretti Autosport 16 19'43.653 13 Laps 10 Laps   Ritirato  
  dns 48 Switzerland Edoardo Mortara Monaco Venturi 0            

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