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Prost: “Una pena eccessiva per un errore minimo...”

Nicolas ha smarrito un quarto posto nell’ePrix di Long Beach anche a causa di un drive-through inflittogli per aver superato di un solo secondo il tempo minimo legale per le soste obbligatorie ai box.

Alain Prost, Nicolas Prost, Renault e.dams

Alain Prost, Nicolas Prost, Renault e.dams

Nicolas Prost, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams
Nicolas Prost, Renault e.Dams

Che la versione ridotta del circuito Grand Prix di Long Beach non fosse il più indicato per fare da proscenio a una rinascita della Renault e.dams fra le monoposto “full electric” era chiaro fin dalla vigilia dell’appuntamento negli Stati Uniti d’America.

Passi il kappaò dell’ormai ex leader di campionato Sébastien Buemi, protagonista di un incredibile tamponamento a Robin Frijns (Andretti Autosport), in verità nemmeno Nicolas Prost è stato in grado di dare soddisfazioni a papà Alain, a Jean-Paul Driot e, soprattutto, al responsabile delle competizioni in Formula E della Casa francese, Vincent Gaillardot.

Il figlio d’arte transalpino si è infatti classificato undicesimo dinanzi alla bandiera a scacchi dopo aver preso la partenza dall’ottava posizione (era la nona prima della retrocessione del poleman Antonio Félix Da Costa del Team Aguri) e avere segnato rispettivamente il nono e il settimo miglior rilievo cronometrico nel primo e nel secondo turno di prove libere.

Da parte sua, “Nico” aveva condotto una corsa convincente e intelligente in California, occupando il quarto posto dopo il rito del cambio obbligatorio di auto. È a questo punto che il francese ha subìto però un drive-through per uno stop ai box lievemente più rapido del tempo minimo regolamentare.

“Prima della penalità che mi hanno inflitto, tutto stava andando davvero bene per me, che mi trovavo in quarta posizione”, ha detto Prost junior. “Le prospettive per il resto della corsa erano promettenti e penso che avremmo potuto giocarci il podio. È stato quindi frustrante aver dovuto scontare un drive-through così importante per un errore minimo (ciò è avvenuto a 13 giri dalla fine ed è stato causato dal fatto che il suo tempo di sostituzione delle vetture è stato di appena un secondo al di sotto del minimo legale, ndr). Dobbiamo ora trarre degli insegnamenti da questa prova di Long Beach. Da parte mia, farò il possibile per ritornare davanti nella corsa che giocherò in casa, a Parigi”. 

 

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