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Piquet vs Di Grassi: “Vorrei Commissari più equilibrati...”

“Nelsinho” ha contestato la lievità della sanzione inflitta in Argentina al rivale Lucas (1.500 euro di multa), che avrebbe mantenuto il terzo posto malgrado un’uscita dai box molto “garibaldina”...

Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

ABT Sportsline

Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Nelson Piquet Jr., NEXTEV TCR Formula E Team
Nelson Piquet Jr., NEXTEV TCR Formula E Team
Nelson Piquet Jr., NEXTEV TCR Formula E Team
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Nelson Piquet Jr., NEXTEV TCR Formula E Team
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
L'auto di Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Nelson Piquet Jr., NEXTEV TCR Formula E Team
Nelson Piquet Jr., NEXTEV TCR Formula E Team
Nelson Piquet Jr., NEXTEV TCR Formula E Team
Podio: il terzo classificato Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport
Lucas di Grassi, ABT Schaeffler Audi Sport

Nelson Piquet Jr., campione di Formula E nella prima stagione di vita della categoria, ha espresso la propria frustrazione per quella che, a suo dire, sarebbe spesso una “gestione incoerente” delle sanzioni inflitte ai piloti in caso di manovre irregolari sulla pista. 

La polemica è esplosa a causa del fatto che Lucas Di Grassi avrebbe mantenuto il piazzamento sul podio di Buenos Aires nonostante una presunta violazione regolamentare e di sicurezza in sede di fuoriuscita dai garage del suo team verso la pit-lane.

Durante il cambio vettura di metà gara, il pilota brasiliano della scuderia ABT Schaeffler Audi Sport si sarebbe infatti gettato nella corsia box proprio dinanzi al connazionale dell’équipe NextEV NIO, che si trovava immediatamente alle sue spalle quando entrambi hanno deciso contemporaneamente di fermarsi.

I Commissari Sportivi hanno studiato l'incidente nel dopo-corsa e hanno riconosciuto che Piquet è stato davvero costretto a frenare a causa dell’uscita di Di Grassi. Lucas è stato così successivamente il destinatario di un rimprovero formale e di una multa di 1.500 euro. 

 

In passato, i “rilasci” non sicuri, come si dice nel gergo della Formula E, sono sempre stati puniti con un drive-through o almeno con una penalità di tempo, ma gli Stewards si sono sempre riservati il diritto di interpretare in maniera autonoma ogni incidente.

“Nelsinho” pensa che sia profondamente ingiusto prevedere pene sempre diverse e discrezionali per il medesimo “reato” di guida.

"Non ci sono stati né coerenza né equilibrio in quello che hanno fatto fino ad adesso", ha detto il figlio d’arte a Motorsport.com.

"La giuria ribadisce che ognuno è un caso a se stante, ma il loro ragionamento non è corretto. Qualunque sia la situazione, un’uscita non sicura è un’uscita non sicura. Punto”, argomenta Piquet junior.

"Tutto ciò è davvero frustrante. Vorrei che fosse bianco o nero in maniera chiara. Invece, abbiamo il 90 per cento di grigio: un po' di nero, un po' di bianco. Non so come si possa risolvere questo stato di cose, ma dovrebbero almeno provarci. Hanno abbastanza persone, nonché macchine fotografiche e GPS in tutte le auto”. 

Avendo mantenuto i 15 punti di pertinenza del terzo posto, più i tre assegnati per essersi qualificato in pole position, Lucas Di Grassi rimane secondo nella classifica piloti, 29 punti dietro il vincitore dell’ePrix di Puerto Madero, Sébastien Buemi (Renault e.dams).

Il giallo della… bandiera gialla

Nelson Piquet, che ha concluso la gara di Buenos Aires in quinta posizione, era stato a sua volta indagato durante la fase a gironi delle prove cronometrate per aver siglato il suo miglior tempo mentre una bandiera gialla era temporaneamente esposta in pista.

Il pilota carioca ha schivato la punizione dei giudici locali, ma ha detto che il fatto cozzava grandemente con ciò che era stato spiegato ai piloti prima della gara argentina in sede di briefing.

"Ci hanno detto che, nelle qualifiche, ci sarebbe state soltanto bandiere verdi o rosse, non gialle", ha detto Piquet. "Quando ho visto il giallo, ho dovuto ricredermi sulle regole e rallentare, ma una volta data un’occhiata dentro la curva ho visto non c'era nulla...”. 

"È stato compromesso il mio giro di qualifica, ma sono stato anche convocato dai Commissari Sportivi per non avere abbastanza rispettato una bandiera gialla che non avrebbe dovuto essere lì”.

"È incredibile che capitino queste cose e che noi si sia anche costretti a passarci sopra...", ha concluso Nelson Angelo. 

 

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