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Pallanca Pastor: “L’obiettivo Venturi? Il rispetto dell’ambiente!”

Con 18 anni di esperienza alle spalle nel campo della mobilità elettrica, la scuderia di Montecarlo punta a diventare competitiva anche in Formula E e a diffondere un messaggio ecologico globale...

Gildo Pallanca Pastor, CEO Venturi

Gildo Pallanca Pastor, CEO Venturi

Gildo Pallanca Pastor, CEO Venturi
La giornalista Chiara Rainis e Franck Baldet, Team Venturi
La giornalista Chiara Rainis e Delphine Biscayne, Team Venturi
L'officina del Team Venturi
L'officina del Team Venturi
L'officina del Team Venturi
L'officina del Team Venturi
L'officina del Team Venturi
L'officina del Team Venturi
L'officina del Team Venturi
Maro Engel in the Venturi garage
Edoardo Mortara, Venturi Formula E Team
Michael Benyahia, Venturi Formula E Team
Test Venturi Antarctica sulla neve
Test Venturi Antarctica sulla neve
Test Venturi Antarctica sulla neve
Test Venturi Antarctica sulla neve
Venturi VBB-3
Venturi VBB-3
Venturi VBB-3
Principe Alberto II guida una Venturi Formula E
Principe Alberto II guida una Venturi Formula E
Principe Alberto II guida una Venturi Formula E
Principe Alberto II guida una Venturi Formula E

Grande paladino degli spostamenti ad inquinamento zero, il magnate monegasco Gildo Pallanca Pastor ha voluto lanciarsi nel mondo dell’automotive nel 2001 acquistando la Venturi. 

A parecchio tempo di distanza, la sua azienda è diventata un riferimento del mondo “full electric” e ora, con l’impegno in Formula E, spera di poter vincere pure su un terreno meno usuale per il marchio come le corse in monoposto. 

 

Abbiamo visto nella Venturi un’importante società di engineering ormai capace di progettare, costruire e gestire vetture a propulsione elettrica di grande qualità: siete pronti per un’eventuale partnership con una casa automobilistica o per il ritorno alla produzione di serie?
“Personalmente sarei disponibile ad una partnership, anche perché le Case stanno già cercando di farsi largo. Noi abbiamo forti competenze nel campo dei veicoli elettrici sia in termini di stoccaggio delle batterie, sia di motore e cambio. Siamo stati dei pionieri considerato che utilizziamo la tecnologia verde da 18 anni e in moltissimi hanno manifestato interesse per il nostro know-how. Una cosa che, devo ammettere, mi ha sorpreso”. 

Ci sarà una rivoluzione in Formula E con l'ingresso di molti costruttori di automobili: avete ricevuto qualche offerta per rilevare o entrare in società con il vostro franchising? Sono veri i rumors di un interessamento da parte di FCA, per il marchio Maserati?
“Abbiamo ricevuto offerte da numerosi costruttori”.

In caso contrario, come pensate di contrastare a livello privato costruttori automobilistici del peso di Audi, BMW, Mercedes e Porsche?
“Lavorando in maniera intelligente ed efficace, ma comunque in sinergia con una Casa”. 

In Formula E quest'anno a chi pensate come piloti possibili? Sempre due soltanto o ci sarà anche un collaudatore? Al di là della scorsa stagione, pensate ad un driver molto veloce come furono Stéphane Sarrazin e Nick Heidfeld?
“Siamo in piena fase di test e riflessione per quanto concerne la futura formazione” (la comunicazione è stata fissata per venerdì 20 ottobre, ndr).

Il progetto della vostra vettura per l’esplorazione dell’Antartide quali sviluppi potrà avere?
“La speranza è di poterci recare sul posto a dicembre 2018 per ottimizzare il veicolo e intraprendere il programma di ricerca. Vorremmo consentire agli studiosi di arrivare con il loro materiale fin nelle zone meno accessibili, senza però inquinare. Diversamente il design dell’Antartica, di cui si occupa Sacha Lakic, è ancora in via di sviluppo”. 

Siete coinvolti anche nella gestione organizzativa della gara di Formula E di Montecarlo?
“No, noi non ne facciamo parte”.

È possibile conoscere a grandi linee il costo e il fatturato di una stagione di partecipazione al Campionato FIA di Formula E?
“No, preferiamo tenere le cifre segrete”

Ci sarà qualche nuovo abbinamento di sponsor con la squadra in vista del prossimo campionato?
“Sì, avremo qualche nome nuovo, ma i più importanti sono già presenti sulla macchina”. 

Il veicolo da record costruito per il lago salato di Bonneville potrà avere una ricaduta ai fini dell’apertura al mercato USA, con un vostro progetto automotive elettrico?
“Sì, perché stiamo per aprire la Venturi North America (VNA). Circa il record, quest’anno, abbiamo dovuto rinunciare a causa delle condizioni meteo. Il lago era inondato, per cui, malgrado i nostri sforzi e la determinazione, non abbiamo potuto fare nulla per contrastare la realtà”.

La Venturi è da sempre vicina alla famiglia Grimaldi e al principe Alberto II: avete in programma altre iniziative congiunte, magari finalizzate alla promozione del brand di Monaco nel motorsport?
“Il Principe Alberto si è sempre comportato in maniera amichevole con noi. Si tiene informato sulle nostre attività, il che mi fa molto piacere. La nostra collaborazione si estende però anche ad altri aspetti, essendo io Console Generale di Montecarlo a New York”. 

Qual è la sfida più grande che attende la Venturi nel prossimo futuro?
“Fare il massimo per creare un’azienda che rispetti l’ambiente”.

 

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